--[1920]
- Ludovico Hernandez (pseud. collettivo di Fernand Fleuret (1883-1945)
e Louis Perceau (1883-1942), Les procès de sodomie aux XVIe, XVIIe et
XVIIIe siècles publiés d'après les documents judiciaires conservés à la
Bibliothèque nationale, Bibliothèque des Curieux, Paris 1920. (Link a - Archive.org, online in .pdf).
Una delle opere pioniere della ricerca storica sull'omosessualità,
scritta con rigore tale da essere di utile consultazione ancor oggi.
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--[1921] - Earl Lind (aka Ralph Werther aka Jennie June) (sec. XX), The riddle of the Underworld.
Trascrizione di alcuni capitoli di un'autobiografia di una persona transessuale, preparati per la pubblicazione. (Link a - Outhistory.org).
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--[1921]
- Aldo Mieli,
Patologia sessuale. In: "Rassegna di studi sessuali", anno I, n.
2, marzo-aprile 1921, pp. 29-42. Ampia
e interessante recensione dell'opera principale di Magnus
Hirschfeld, Sexual pathologie, proposta dal
primo italiano che cercò di creare un movimento di liberazione
omosessuale nel nostro Paese. Purtroppo la data mostra che quello era ahimè
il momento meno propizio per farlo...
Mieli
riassume ampiamente le tesi del libro, limitandosi a criticare fra esse
quella secondo cui l'omosessualità costituisce un "tipo sessuale
intermedio". (Link a - Archivio lgbtq. I testi sono online in formato
.pdf).
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--[1921]
Kurt
Schwabach (1898-1966), Das lila Lied / La canzone lillà.
Canzonetta
(cantata da Marek Weber), che esprime l'orgoglio di sé della sottocultura
gay che fiorì in Germania prima del nazismo: "Siamo quel che siamo".
Stupefacente.
È
stata riedita
su CD.
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--[1922]
Luigi Salerno
(sec. XIX-XX), La polizia dei costumi in Tripoli.
Si
veda il capitolo "Pervertimento sessuale" sulla prostituzione maschile
nella colonia italiana della Libia. (Link a - Internet archive).
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--[1922]
Ernani Mandolini,
Omosessualità e genio, in: "Rassegna di studi sessuali",
anno II, n. 5, settembre-ottobre 1922, pp. 280-284.
Sulle
orme di Cesare
Lombroso, Mandolini afferma (un bel po' in ritardo sui suoi
tempi...) che l'omosessualità è quasi un indice caratteristico
di genialità. (Link a - Archivio LGBTQ, in
formato .pdf).
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--[1922] - "Ralph Werther" (alias "Junnie June" alias "Earl Lind") (sec. XX), The female-impersonators; a sequel to the Autobiography of an androgyne and
an account of some of the author's experiences during his six years'
career as instinctive female-impersonator in New York's underworld, The medico-legal journal, New York 1922.
Seconda parte di un'autobiografia (la prima non è online) di un'anonima "androgina", ossia una transessuale. Oggi è
considerato uno dei primi testi di rivendicazione del movimento
transessuale americano. (Link a - Archive.org).
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--[1923]
Ernani Mandolini,
Il contagio nelle psicopatie sessuali, in ''Rassegna di studi sessuali'',
anno III, n. 3, maggio-giugno 1923, pp. 169-172.
L'autore
distingue fra "vera omosessualità" (che ha una "base fisiologica",
cioè ormonale) e la semplice "abitudine pederastica", che può
nascere anche per "contagio" ed ha "la sua base fondamentale nell'esistenza
di elementi anomali incoscienti <inconsci, NdR>, variabili a
seconda degli individui, che possono risvegliarsi ed attualizzarsi sotto
l'influsso di una causa accidentale in speciali condizioni interne ed esterne"
(p. 172). (Link a - Archivio LGBTQ, in
formato .pdf).
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--[1923]
Jean Cocteau (1889-1963),
"Plain chant" (da: Plain chant).
Poesia
d'amore per l'amante che dorme, in un sonno così simile alla morte...
L'ispirazione all'analoga
poesia di Verlaine è esplicita. (Link a - Poésie.net).
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--[1924]
"Inversions" n.
1, 15 novembre 1924.
Coraggioso
(fin dal titolo) tentativo di rivista militante omosessuale, subito stroncato
dalle autorità. Facsimile in formato .pdf. (Link a - Le seminaire
gai). Si veda al 1926 la condanna del tribunale contro
questa rivista, che fu costretta alla chiusura.
Una---traduzione
italiana del solo editoriale di questo numero è online qui,
in formato .pdf. (Link a - Archivio LGBTQ).
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--[1923]
Ernani Mandolini
(secc. XIX-XX), Amicizia ed omoerotismo, "Rassegna di studi sessuali",
anno III, n. 6, novembre/dicembre 1923, pp. 393-399.
Lo
scivolamento di un'amicizia in amore omosessuale è dovuto alla naturale
bisessualità potenziale di ogni essere umano. (Link a - Archivio LGBTQ, in formato .pdf).
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--[1923]
R. Olegna
(secc. XIX-XX), L'omosessualità negli ultimi romanzi francesi,
in: "Rassegna di studi sessuali", anno III, n. 4, luglio-agosto 1923, pp.
271-276.
Vi
è analizzata con una certa ampiezza una decina di romanzi francesi
ed italiani trattanti l'omosessualità. Una preziosa fonte
di informazioni sull'epoca. (Link a - Archivio LGBTQ, in formato .pdf).
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--[1924-1926]
Le dossier
de presse de Corydon (1924).
Strepitosa
raccolta di recensioni su Corydon di André Gide,
difesa letteraria dell'amore omosessuale. (Link a - Gidiana).
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--[1925]
"L'amitié",
n. 1.
Primo
numero di questa rivista succeduta a "Inversions" dopo la sua chiusura.
Facsimile in formato .pdf. (Link a - Le seminaire gai).
--Il
sito italiano "Archivio LGBTQ" ne ha tradotto e messo online l'editoriale
di presentazione (firmato "Clarens"), seguito da un'inchiesta
fra studiosi e ricercatori sul fatto che la rivista potesse offendere o
meno il senso del pudore. Ovviamente gli studiosi interrogati sono stati
scelti fra coloro che si sapeva poter propendere per il "no"...
Il
file .pdf sembra finire dopo questo secondo testo, invece dopo un ingannatore
spazio bianco appare anche la noterella Eterosessualità
e omosessualità, di Yves Reval, che sostiene che
l'omosessualità fa parte della Natura, al pari dell'eterosessualità.
(Link a - Archivio LGBTQ).
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--[7-14/9/1925]
Cole Porter
(1891-1964), Estratti da tre lettere scritte da Cole Porter al ballerino
russo Boris Kochno.
In
sola traduzione, tre estratti inediti in Italia. Furono scritte dal compositore
americano durante una vacanza in Italia. (Link a - Culturagay.it).
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-[1925]
Anonimo,
In tribunale. "Il gazzettino di Venezia", 18/11/1925.
Aresto
di un venticinquenne per aver sbottonato i pantaloni a un diciottenne, in
un cinema.
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--[1926]
André Gide
(1869-1951), Estratto da: Se il grano non muore.
Sola
traduzione italiana da uno dei romanzi più celebri di questo scrittore
premio Nobel. Vi si descrive l'incontro con Oscar
Wilde e il suo amante Alfred
Douglas in Algeria, e l'iniziazione dello scrittore (su
istigazione dei due) all'amore omosessuale con ragazzetti arabi.
Per l'epoca fu uno scritto di audacia quasi inaudita. (Link a -
Gay, lesbiche e bisessuali nella storia).
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---[1926-1927]
Le dossier de
presse de Si le grain ne meurt (1926).
Un'altra
rassegna stampa originale, sul romanzo più celebre di André
Gide, autobiografia tenuta nel cassetto per più d'un decennio
per la franchezza con cui confessa i suoi amori con ragazzi. Per l'epoca
fu uno scandalo (e Gide non fu mai ammesso all'Académie Française),
ma il libro è un capolavoro (e Gide vinse il premio
Nobel). (Link a - Gidiana,net).
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--[20-3-1926]
Procès
devant la 12e chambre correctionnelle [de Paris]. (Nota: cliccando sul link non si apre una pagina ma viene scaricato il documento). Sentenza
di condanna (online in formato .rtf) della prima rivista omosessuale
francese, "Inversions" (vedila al 1924).
(Link a - Le seminaire gai).
--Ne
esiste online una traduzione in italiano (in formato .pdf): Sentenza
della 12° Pretura Penale del Tribunale di prima istanza del Dipartimento
della Senna. (Link a - "Archivio LGBTQ").
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--[1927
circa] Anonimo,
Ifigonia in Cùlide.
Testo
teatrale goliardico (e per la precisione satira del teatro di D'Annunzio),
che fra i personaggi che aspirano alla mano (be', non propriamente alla
mano...) della nobile Ifigonia, mette in scena anche "Don Peder
Asta, secondo pretendente". Sboccato, scollacciato, volgare e maschilista...
ma ristampato infinite volte (ne esistono online decine di copie,
nonché numerose versioni diverse l'una dall'altra, dato che il testo
è stato rimaneggiato ininterrottametne da generazioni di goliardi)
e capace di strappare una risata nonostante tutto. (Link a - Plgrs).
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--[1927] - Jean Cocteau (1889-1963), Le livre blanc.
Edito in origine anonimamente, è l'autobiografia erotica d'un giovane
che scopre ed esplora l'omosessualità, rivendicando il diritto a essere se stesso e denunciando l'oppressione sociale. Fu per decenni uno dei più
importanti testi "semi-clandestini" a carattere omosessuale. (Link a - Le seminaire gai).
Ne esistono -- traduzioni italiane a stampa col titolo: Il libro bianco.
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--[1927]
Havelock
Ellis (1859-1939) [e John Addington Symonds (1840-1893)],
Sexual inversion.
Terza
edizione (la prima è del 1896) di uno dei primi testi che tentano
di capire e non criminalizzare l'omosessualità, nato dalla collaborazione
fra uno studioso e un militante omosessuale (Symonds,
il cui nome gli eredi, scandalizzati, pretesero fosse soppresso). Gli omosessuali
sono qui visti come persone differenti, piuttosto che come degenerati e
delinquenti. (Link a - Project Gutenberg).
Il testo è stato -- tradotto in italiano come: L'inversione sessuale (Psicologia del sesso, vol.
2), Newton Compton, Roma 1970.
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---[1928]
Djuna Barnes (1892-1981),
Ladies' almanack.
Scansione
completa-online
di un libro-culto lesbico. Il testo è in inglese,
il commento è in
italiano. (Link a - Pagine lesbiche).
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--[1928]
Max
Hansen (1897-1971), "War'n Sie schon 'mal in mich verliebt?" / "Lei
è mai stato innamorato di me?".
Canzonetta
tedesca, che accusa Hitler di amori omosessuali.
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-[1928]
Regno
d'Italia, "Progetto preliminare di un Nuovo Codice Penale".
Proposta
di criminalizzazione dell'omosessualità (art. 528).
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--[1928]
Marcellus
Schiffer (1892-1932), Wenn die beste Freundin / Quando l'amica
del cuore.
Canzonetta,
da una commedia musicale, che sfotte le amicizie intime fra donne, insinuandone
pesantemente la natura lesbica. Fu cantata originariamente da Marlene
Dietrich, che di lesbismo ne sapeva più che qualcosa, ma che
avrebbe dichiarato d'essera stata ignara del doppio senso lesbico della
scena. Adorabile candore...
La
canzonetta è stata riedita più volte su CD.
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--[1928]
Claire
Waldoff (1884-1957), "Hannelore" / "Hannelore".
Canzone
tedesca di cabaret, che presenta una "maschietta" decisamente disinvolta,
sia con gli uomini che con le donne.
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-[1929]
Antonio
Aniante (1900-1983), "Gloeden", da: Venere ciprigna.
Descrizione
ed esaltazione un po' malinconica degli ultimi, poveri anni del fotografo
Wilhelm
von Gloeden.
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--[1929]
Heinrich
Beck (secc. XIX-XX), Jugendburg Ludwigstein: ein Werk der jungen
Generation, da: "Der Eigene - ein Blatt für männliche Kultur",
1929, n. 1, pp. 6-10.
--Traduzione
italiana inedita: Heinrich
Beck (sec. XIX-XX), La Fortezza Ludwigstein: un'opera della giovane
generazione.
(Devo
ancora leggerla).
(Link
a - Archivio LGBTQ, in formato .pdf).
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-[1929]
Amedeo
Dalla Volta (1892-195?), Una associazione a delinquere nel reato
di violenza carnale contro natura.
Interessante
studio (per nulla moralistico, anzi molto sobrio) su un gruppo d'adulti
catanesi condannati per aver indotto alla prostituzione o addirittura
stuprato minori in condizioni sociali di difficoltà.
Lo
studio permette di farsi un'idea delle dinamiche di relazione (a volte
decisamente aberranti) e della mentalità dei condannati,
per molti versi assai lontana dalla nostra (e non solo per i tratti delinquenziali,
ma proprio per una sua visione del rapporto fra maschi radicalmente "altra"
rispetto alla nostra).
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--[1929]
Robert
Gilbert (1899-1978), "Am Sonntag will mein Süßer mit
mir segeln geh'n" / "Domenica il mio amore mi porta in barca a vela".
Canzonetta
tedesca, che mette in scena anche un biondo signore che, come le servette,
aspetta la domenica per andare in gita con il suo... uomo.
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--[1929]
Magnus
Hirschfeld (1868-1935) e Richard Linsert (1899-1933), Liebesmittel
[Vorwort]
Introduzione
e indice di un'altra opera di Hirschfeld
e di un suo collaboratore. (Link a - Schwulencity).
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--[1929]
Paul
O'Montis (1894-1940), "Ich bin verrückt nach Hilde!" / "Sono
pazzo di Hilde!".
Canzonetta
tedesca che dedica un paio di versi ad un travestito.
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-[9/3/1929]
Anonimo,
La capitana Barker liberata dal carcere.
Articolo
da "La stampa" sul caso di Valerie Arkell-Smith (1895-1960), alias
"colonnello" Victor Barker.
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--[1929/30]
Federico
García Lorca (1898-1936), Oda a Walt Whitman.
Tratto
da Poeta en Nueva York [postumo, 1940], è quanto di più
esplicito García Lorca osò mai cercare di pubblicare
in vita. Esprime le contraddizioni del poeta, che assommava il desiderio
per i corpi dei ragazzi, la voglia (irrealizzata) d'essere coraggioso come
Walt
Whitman, e il suo disprezzo viscerale per "i finocchi".
(Link a: Wikisource).
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