-[30/5/1941]
Tribunale
di Messina, dalla: Sentenza di assoluzione di Pancrazio Bucinì.
Assoluzione
dell'erede
di von Gloeden dall'accusa di avere smerciato fotografie pornografiche.
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--[23/11/1940]
Gestapo
anti-gay telex.
Ordine
d'internamento (in tedesco, con trascrizione, e traduzione inglese) per
l'"omosessuale incorreggibile" Hans Retzlaff, nato nel 1901 e morto poche
settimane dopo nel campo di concentramento di Sachsenhausen. (Link
a - Wikimedia Commons).
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--[18/6/1942]
Dr
Schäfer, Lettera dal Ministro della Giustizia del Reich.
In
sola traduzione italiana. Il ministro della Giustizia del Reich spiega che si
è deciso di non perseguitare le lesbiche perché, dopotutto,
le donne e quel che fanno a letto non contano niente. Ovviamente lui lo
dice in modo più carino. (Link a - Culturagay.it).
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-[21/7/1942]
...auf
der Flucht erschoßen. Facsimile
di documento su Friedrich Brüchmann (1907-1942), omosessuale,
castrato, internato in un lager e "abbattuto durante un tentativo
di fuga". (Immagine .jpg - Già sul sito Triangles
roses).
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--[1942-1948]
Jean Genêt
(1910-1986), Poèmes.
Quella genettiana è una
poesia omosessuale forte nella descrizione erotica ma delicata in
quella dei sentimenti. Vi appaiono veri "classici" come "Le
condamné à mort" [1942, rievocazione erotizzata della
bellezza dell'assassino Maurice Pilorge, giustiziato nel 1939]; "Marche
funèbre"; "La
galère"; "La
parade"; "Le
pêcheur du Suquet" [1946, lunga poesia d'amore dedicata
a un carcerato diciottenne, Lucien Sénémaud, qui idealizzato
come pescatore sulla spiaggia -- ma fu scritta in carcere!],
"Un chant d'amour" [sempre per Sénémaud], editi nel 1948, o il "Dialogue
de la lune et du soleil".
Molto
peculiare la forte erotizzazione del carcere e della virilità
brutale e violenta, anche criminale.
(Link
a - Vari siti).
[Ne
esiste una -traduzione
italiana a stampa].
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-[14/12/1943]
Freiwilligen
Kastration. Facsimile
di documento sulla castrazione "volontaria" d'un omosessuale austriaco.
(Immagine .jpg - Già sul sito Triangles
roses).
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--[17/8/1944]
Einweisung eines
Homosexuellen in die Strafkompanie Schuhlaüfer des KZ Sachsenhausen.
Facsimile
(.jpg) dell'ordine di punizione, in un lager nazista, dell'omosessuale
Rudolf Sobottka. (Link a - WikiCommons).
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| --[1948]
Edmund Bergler
(1899-1962), The myth of a new national disease: homosexuality and
the Kinsey Report.
Pesante
e fazioso attacco psicoanalitico (dal: "Psychiatric Quarterly") contro
il Rapporto Kinsey, "troppo favorevole" agli omosessuali, a dire
di Bergler, che fu uno dei più ossessivi sostenitori dell'ideologia
dell'omosessualità come perversione da curare a qualsiasi
costo. Un testo dall'omofobia patologica. (Link a - Born
eunuchs).
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--[22/12/1948] Anonimo, 24 years disguised as man, "The mercury" (Tasmania),
22/12/1948, p. 1.
Sul caso di Carolina Biagi, "passing woman" veneziana vissuta come uomo, che s'era anche
sposata con un'altra donna. (Link al .pdf su - National library of Australia).
--[22/12/1948] Anonimo, Parce qu'elle s'était disputée avec sa famille, une italienne s'est faite homme 24 ans, "L'impartial" (Svizzera), 24.12.1948, p. 10.
Come il precedente. (Link al .pdf su - Doc.rero.ch).
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-[1949
ca.] N.
Bardelle (sec. XX), La canzone dell'uomo-donna.
Canzone sul caso di Carolina Biagi.
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--[1949]
Carlo
Emilio Gadda (1893-1973), Emilio e Narcisso.
Non
è purtroppo per tutti, questa divertente cicalata di Gadda
(tratta da: I viaggi e la morte), uno dei pochissimi scritti in
cui osasse affrontare il tema per lui caro e proibito dell'omosessualità.
Per capire dove vada a parare occorre infatti o capire il latino, o almeno
tenere sotto mano una traduzione delle Metamorfosi di Ovidio.
Gadda
riracconta a modo suo il mito di Narciso, che "era amato e affocatamente
era desiderato da mille: fanciulle, fanciull… e: sì, fanciulle",
toccando svagatamente l'aspetto omosessuale del mito, ma soffocandolo sotto
sbadate digressioni e costruzioni verbali toscano-latine, che si aprono
solo per il lettore abbastanza attento e colto. (Link a - Edinburgh
Journal of Gadda Studies).
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-[3/4/1949]
Bruno
Romano, Il moralista.
Recensione
giornalistica (molto moralistica, prevedibilmente) delle "scandalose" opere
di Maurice
Sachs.
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--[1950]
Carlo
Emilio Gadda (1893-1973), Il faut d’abord être coupable.
Recensione
al Journal
du voleur di Jean
Genet.
Nel suo stile turgido Gadda
fa lo slalom attorno all'omosessualità, lui che come
omosessuale non fu mai coraggioso.
Si
noti il viluppo nonchalant delle citazioni dalle note 3-5,
di fatto elenco di celebri omosessuali, presentati con la svagata
aria dell'esecrazione, ma in realtà per un'altrettanto svagata "nobilitazione"
dei gusti sessuali di Genet (e Gadda).
Un
testo "in codice", "per soli addetti ai lavori", per allusioni, per far
capire senza essere costretto a dire. (Link a - The Edinburgh journal
of Gadda studies).
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