Da: I costumi et i modi particolari
de la vita de' Turchi [1545] [1].
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Cap. III.
Delli bagni delle
donne appartati, & il modo che elle tengono nel farsi lavare.
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Capitolo 3.
Sui bagni riservati alle donne, e sulle abitudini che hanno nel farsi lavare.
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Li bagni delle
donne sono fatti à somiglianza di quelli de gl'huomini, ma si sa
per fama publica quai sieno quelli, dove non vanno se non le donne, tanto
Christiane, come Giudee, e Turche,
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I
bagni delle donne sono fatti a somiglianza di quelli degli uomini, ma è
noto a tutti quali siano quelli dove non sono ammesse se non le donne,
tanto cristiane quanto ebree o turche,
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né vi si lascia mai entrar'huomo,
eccetto che qualche volta, così il giorno sul tardi, quando le donne
non vi vengono, ma ne l'hore debite, non vi entra in modo alcuno huomo;
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né li si lascia
mai visitare a un uomo, salvo qualche eccezione, come di giorno sul
tardi quando le donne non ci vengono; ma nelle ore di apertura non vi
entra mai alcun uomo, |
anchor che gli huomini sieno padroni del Bagno, non però lavano
loro, anzi hanno in questo grandissimo rispetto, ma vi tengono donne, le
quali lavino quelle che vi vanno senza serva, o schiava, |
ed anche se il
bagno è proprietà di uomini, non sono loro a lavare, anzi rispettano
attentamente la regola, e tengono donne per lavare quelle che ci vanno
senza avere con sé una serva o schiava, |
benche per il
più vanno accompagnate à XX. per volta e si lavano domesticamente
l'un l'altra, & una vicina con l'altra, o una sorella con l’altra:
Onde si sa che tra donne è amore grandissimo, per la familiarità
del lavarsi, e strappicciarsi. |
anche se per lo
più le donne ci vanno a gruppi di una ventina per volta e si lavano
amichevolmente l'una con l'altra, e l'una vicino all'altra, o una
sorella con l'altra; ragione per cui si sa che fra loro possono nasceri
forti innamoramenti, per la familiarità che hanno nel lavarsi e
stropicciarsi. |
Vedesi
per questo anchora spesso donna innamoratissima de l'altra, non altrimente
ch'uno huomo della donna, & io ho già conosciute Greche, e Turche
(vedendo una giovane bella) cercano occasione di lavarsi seco, per vederla
ignuda, e maneggiarla; |
E
succede di vedere spesso una donna innamoratissima dell'altra, non
diversamente da un uomo con una donna, ed ho conosciuto greche,
e turche che, vedendo una giovane bella, cercavano l'occasione di
lavarsi assieme a lei, per vederla nuda, e toccarla; |
e ne vanno molte à Bagni fuora del vicinato,
per far questo fatto, con tutto che l'usanza sia de andare al bagno del
suo vicinato. |
e molte vanno in
bagni fuori dal proprio quartiere per fare queste cose, nonostante che
l'usanza sia di servirsi dei bagni del proprio quartiere. |
Questa
e molte altre dishonestà nascono dal lavarsi delle donne. |
Questa e molte altre immoralità nascono dal modo in cui si lavano le donne. |
L'autore ringrazia fin d'ora
chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone,
luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti.Eventuale dida
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Note
[1]
Il testo da: Luigi Bassano da Zara, I Costumi, et i modi particolari
de la vita de' Turchi, Roma 1545 (ristampa anastatica a cura di Franz
Babinger, Monaco di Baviera 1963), così come
ricopiato sul sito LesWiki.
La parafrasi in italiano moderno è mia.
L'autore, che soggiornò a
lungo a Costantinopoli (oggi Istambul), descrisse in un questo libro la
vita quotidiana nell'impero Ottomano.
Il testo fu ristampato da Francesco Sansovino nella sua: Historia universale dell'origine, guerre et imperio de' Turchi, di cui su Google books si trova online l'edizione Combi, Venezia, 1654, dove il presente brano è edito alle pp. 77-78.
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