Da: Viaje a Turquía
/ Viaggio in Turchia [1557] [1]
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<El cerraje de Istanbul>
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<Il Serraglio d'Istanbul> [2].
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JUAN. -¿Cuántos serán aquellos eunucos principales que hay dentro del cerraje? |
Juan - Quanti saranno questi eunuchi principali, che sono dentro al Serraglio? |
PEDRO. - Más de ciento, de los cuales hay diez que tienen cada día paga de cuatro ducados, y otros tantos de a dos, y los demás ducado y vestidos de seda y brocado. |
Pedro - Più di cento, dieci dei quali hanno una paga quotidiana di quattro ducati, e altrettanti ne hanno due, mentre la maggior parte riceve un ducato e vestiti di seta e broccato. |
MATA<LASCALLANDO>. - ¿Y ésos pueden salir a pasear por la ciudad? |
Uccidiletacendo - E costoro possono uscire a passeggio per la città? |
PEDRO. - Ninguno, ni de cuantos pajes he contado, que son más de doscientos, puede salir o asomarse a las ventanas más que las mujeres, porque son muy celosos, y como creo que os dije otra vez ayer, todos, desde el mayor hasta el menor, cuantos turcos hay son bujarrones, y cuando yo estaba en la cámara de Zinán Bajá, los vi a muchachos entre si que lo deprendían con tiempo, y los mayores festejaban a los menores. |
Pedro - Nessuno, e nessuno dei paggi che ho contato (che son più di duecento) può uscire o avvicinarsi alle finestre più di quanto possano farlo le donne, e come credo di avervi detto ieri, tutti quanti i turchi, dal più piccolo al più grande, sono buggeroni, e quando io stavo al servizio di Sinan Pascià, vidi ragazzini che fra di loro lo imparavano con agio, e i più grandi corteggiavano i più piccoli. |
JUAN. - Y cuando estos pajes son grandes, ¿qué les hacen? ¿Múdanlos? |
Juan - E quando questi paggi sono adulti, che ne fanno? Li licenziano? |
PEDRO. - Luego los hacen “espais”, que son como gentileshombres de a caballo, y les dan medio escudo al día, y caballo y armas, y mándanles salir del cerraje, metiendo en su lugar otros tantos muchachos. |
Pedro - A quel punto ne fanno degli "spahis", che sono come nobili cavalieri, e dan lor mezzo scudo al giorno, e cavallo ed armi, e li costringono ad uscire dal Serraglio, sostituendoli con un ugual numero di ragazzini. |
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L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1] Il testo spagnolo da: <Andrés Laguna> (attribuito a), Viaje a Turquía, così come edito in: Alberto Cardín, Guerreros, chamanes y travestis. Indicios de homosexualidad entre los exóticos, Tusquets, Barcelona 1984, p. 80.
Il titolo e i neretti sono stati aggiunti da me.
Online (nella "Biblioteca Cervantes") c'è un'altra versione del Viaje de Turquía. (La odisea de Pedro de Urdemalas), nella quale però il brano qui pubblicato manca.
Ne esiste anche una versione italiana (che non ho visto): Anonimo, Avventure di uno schiavo dei turchi, il Saggiatore, Milano 1983.
La presente traduzione, inedita, è mia.
[2] Non ho trovato traccia d'un viaggio di Laguna in Turchia.
Quindi quanto qui descritto sulla omosessualità turca a Istanbul, per quanto basato su racconti altrui (gli ex schiavi dei turchi, all'epoca, formicolavano), andrà preso più come letteratura che come testimonianza oculare di storia dell'omosessualità. |