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César Vichard, abbé de Saint Réal (1639-1692)

Tre donne che fanno l'amore
Tre donne. Incisione acquarellata 
attribuita al XVII secolo.

Da: Traités de philosophie, de morale et de politique / Trattati di filosofia, di morale e di politica [postumo, 1693] [1]
.
Traité V: "Des femmes".
Trattato 5: "Sulle donne".

Qui leur < = à nos pères> auroit dit, que ces mêmes femmes, lassées des plaisirs ordinaires que la corruption & la licence du Siècle leur a laissé prendre sans borne & sans ménagement, en sont venues jusqu’a les trouver insipides, & à chercher à réveiller leur sens émoussés par l’extravagante & horrible imitation de ce qu’on a écrit de quelques anciennes Grecques[2].

Chi avrebbe mai detto <ai nostri avi>, che queste stesse donne, stanche dei piaceri ordinari che la corruzione e la licenza del nostro tempo ha lasciato loro prendere senza più limite e riguardo, sarebbero arrivate fino a trovarli insipidi, e a cercare di svegliare i loro sensi affievoliti con la stravagante e orribile imitazione di ciò che è stato scritto di alcune donne greche antiche [2].

Qui leur auroit dit, que bien loin de cacher au public ces effroyables sujets de leur honte, elle prendroient plaisir à les mettre au jour?

Chi avrebbe detto loro, che ben lontano dal nascondere al pubblico questi spaventosi motivi della loro vergogna, costoro avrebbero provato piacere ad esibirli?
 .
Tre donne. Incisione del XVII secolo.
Trio lesbico. Incisione erotica attribuita al XVII secolo in: L'atlante di Saffo (a cura di Ando Gilardi e Roberta Clerici), Publimedia, Milano 1984, p. 78.

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Il testo da: Traités de philosophie, de morale et de politique. In: Oeuvres, F. L'Honore & fils, Amsterdam 1740, 6 voll., vol. 4, pp. 29-148. Traité V: «Des femmes», pp. 58-68, a p. 60.

La traduzione in italiano, inedita, è mia.

[2] Allude a Saffo, e al lesbismo.
L'idea che l'omosessualità sia un eccesso di chi è sazio di ogni altro eccesso, fa tuttora parte del bric-à-brac cattolico.
Nella sua palese esagerazione, questo testo è comunque un documento di una precoce "visibilità" dei comportamenti lesbici, che fin lì erano passati inosservati anche ai moralisti.
I quali, magari dopo aver letto di Saffo (nel Cinque e Seicento in Francia ci fu molto interesse per lei), cominciano ora a notare le donne lesbiche...


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