(Allegato
n° 9)
Mentana, 3/I/1936-XIIII
Io sottoscritta madre del giovane M_____ Germano fu Ugo, nata e domiciliata a Mentana, per onore della verità dichiaro che io consigliai il mio figlio Germano di andare in casa del prete don Amedeo Ancora perché potesse apprendere un pò di educazione e di istruzione.
Però in questo frattempo mio figlio si ritirava a casa dopo la mezzanotte e perfino alle ore quattro del mattino e parecchie volte l'ho cercato per tutti i caffè o per ogni altra parte e mai mi è stato possibile trovarlo. Quando poi sentivo a ora tarda che veniva a casa le domandavo dove era stato e lui mi rispondeva tu mi ai voluto mandare dal prete e sappi che quando si è entrati in quella catena non si esce salvi. A me però non piacendo tale condotta ordinai a mio figlio di ritirarsi presto se no l'avrei chiuso fuori. Siccome mio figlio fece tardi io mantenni la parola.
Dopo questo fatto ricevetti un biglietto dal prete suddetto che si raccomandava di tenere aperta la porta di casa al figlio perché stante il tempo non buono, questo si sarebbe potuto ammalare: e se non lo facevo per Germano tale atto l'avessi fatto per lui. Germano fu preso a casa ma questo continuò sempre con lo stesso tenore di vita detta sopra: Senti e risenti, alfine giorni fa per voce di popolo sono venuta a conoscenza di fatti e relazioni contaminose che fanno schifo solamente a parlarne di mio figlio ed altri col prete suddetto.
Perciò invitiamo le autorità civili e religiose di prendere riparo onde non avvenga fatti spiacevoli.
Per mezzo dell'infermiere dell'ambulatorio ho saputo che era anche malato al membro.
F/ta Edvige Duranti vedova M_____.
N. B. L'originale della presente dichiarazione trovasi presso il Municipio di Mentana. = |