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29// Un losco individuo, privo di ogni morale ritegno, è
stato assicurato alla Giustizia grazie l'intelligente intervento del sig.
Angelo D*** abitante in Calle delle Rasse, e le accurate indagini del Commissariato
di S. Marco su istruzione del valente Commissario Dott. Termini.
Il 23 corrente un bimbo del
D***, Mario, di anni 9, trovandosi da solo al cinematografo
Moretto in Piscina di Frezzeria [2],
fu avvicinato da uno spettatore a lui sconosciuto che gli fece carezze
e gli promise in regalo un
fioretto da scherma qualora avesse voluto accompagnarlo a casa.
Il bimbo, sufficientemente
sveglio per diffidare dello sconosciuto, declinò l'invito adducendo
che ormai s'era fatto scuro e doveva tornare a casa.
L'uomo allora, sempre con
la promessa di regalargli il fioretto da scherma, gli diede appuntamento
per l'indomani, alle 14, innanzi al cinematografo.
Appena a casa il piccolo
Mario raccontò le strane proposte al padre il quale, giustamente
pensando che il contegno dello sconosciuto appariva abbastanza ambiguo,
permise all'indomani al figlio di recarsi all'appuntamento, naturalmente
tenendogli dietro a debita distanza.
Mario D*** trovò in
Piscina
di Frezzeria l'uomo che lo attendeva col famoso fioretto ma
che, per consegnarglielo, gli richiese di accompagnarlo a casa.
Mentre si avviavano, //p.
30// intervenne il padre che, dopo
aver chiesto e non ottenute chiare spiegazioni dallo strano uomo, lo obbligò
a seguirlo al Commissariato di S. Marco.
Qui il fermato venne riconosciuto
per Giovanni D*** di Gaetano di anni 23, bracciante disoccupato,
abitante in Rio Terrà dei Birri, varie volte condannato per furto.
Sottoposto a stringente interrogatorio,
il D*** tentò giustificare il suo interessamento per il piccolo
Mario con un innocente sentimento di simpatia, ma il dott. Termini, sguinzagliati
i suoi migliori agenti, riuscì presto a sbugiardare l'individuo
in base a gravissimi precedenti.
Risultò infatti che
giorni prima, nello stesso cinematografo, il D*** sedutosi fra due bambine
non ancora decenni, col regalo di "bagigi"
e di una piccola bambola di celluloide le aveva obbligate a cose oscene
e, come se ciò non bastasse, aveva poi tentato di derubarle degli
orecchini, provocando con ciò la loro ribellione.
Un loro fratellino di tre
anni, che ad un tratto s'era messo a piangere, fu preso in braccio dal
Doglioni
che riusci a sfilargli, rubandogliela, la collanina d'oro con la medaglietta
della Madonna della Salute che portava al collo e che valeva 84 lire.
Fu accertato un altro nauseante
precedente che risale a tre anni contro una piccina di tre anni, ora con
i suoi a Udine.
Dal suo stesso fratello
fu cacciato di casa, pel contegno indegno tenuto in famiglia e per un tentativo
di oltraggio alla cognata.
Il mandrillo è stato
naturalmente trattenuto in arresto.
Ora noi ci domandiamo: Non
esistono disposizioni che disciplinano l'ingresso nei cinematografi per
i bambini e le bambine?
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