Da: Jadis et naguère [1885]
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La poesia descrive Verlaine che osserva Rimbaud mentre dorme.
Verses pour être calomnié Ce soir je
m'étais penché sur ton sommeil.
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Versi per essere calunniato Questa sera
m'ero chinato sul tuo sonno.
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Qu'on vive, ô quelle délicate merveille, Tant notre appareil est une fleur qui plie! O pensée aboutissant à la folie! Va, pauvre, dors! moi, l'effroi pour toi m'éveille. |
Che si esista, oh delicato miracolo, tant'è il nostro splendere un fiore che gualcisce. Oh pensiero che sconfina nella follia! Misero, dormi! Me, tiene desto una pena per te. |
Ah! misère de t'aimer, mon frêle amour Qui vas respirant comme on respire un jour! O regard fermé que la mort fera tel! |
Ah! sfortuna d'amarti mio fragile amore che respiri come si spirerà, un giorno! O immobile sguardo, che tale farà la morte! |
O bouche qui ris en songe sur ma bouche, En attendant l'autre rire plus farouche! Vite, éveille-toi. Dis, l'âme est immortelle?
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O bocca che nel sonno ride sulla mia bocca, nell'attesa d'un altro riso più truce! Presto, svegliati. Di', l'anima non muore? [Traduzione italiana di Gianmario Lucini tratta da http://www.pseudolo.it/verlaine.htm] |
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