Sin dal 1952 il Ministero, con Circolare del 7 settembre, ebbe ad impartire istruzioni affinché gli organi di polizia prodigassero ogni loro sforzo per evitare il dilagare di tristi forme di perversione, di per se stesse dannose alla pubblica moralità, e dalle quali sovente scaturiscono efferati crimini.

La tendenza, sia pure incipiente, ora manifestatasi, di iniziare ed invischiare nel torbido ambiente scolari ed in genere giovanissimi privi di discernimento, impone che gli organi di polizia svolgano la loro azione intesa a reprimere con ogni possibile mezzo manifestazioni di pervertimenti sessuali, ed eventuali conseguenze deleterie come quelle innanzi citate.

In proposito, nel mentre si richiamano le istruzioni di cui alla Circolare 4 febbraio c.<orrente> a.<nno> 10.11031/13600, si rappresenta la necessità di disporre che gli organi di Polizia, oltre la repressione di manifestazioni esteriori di pervertimento che concretino a norma delle vigenti disposizioni gli estremi del reato, provvedano ad individuare e sottoporre a costante vigilanza persone affette da omosessualità onde impedire, e comunque prontamente stroncare, losche manovre intese ad adescare manifestazioni di invertiti [sic].

Poiché si ha motivo di ritenere che un non indifferente apporto all'incremento del  triste fenomeno sia dato da stranieri residenti o soggiornanti nel nostro paese, le SS. LL., nei casi accertati di stranieri che diano luogo a sfavorevoli rilievi perché omosessuali, potranno chiedere al Ministero, con motivato rapporto, di denegare ad essi l'ulteriore soggiorno nel territorio nazionale.