Da: War'n Sie schon
'mal in mich verliebt? / Lei è mai stato innamorato di me? [1928] [1]
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War'n Sie schon mal in mich verliebt?
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Lei è mai stato innamorato di me?
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Wenn man frech ist, schimpfen d' Leut'
über diese Dreistigkeit.
Auch wenn man bescheiden ist,
man nicht zu beneiden ist.
Ich sag' alles grad heraus,
da mach' ich mir gar nichts draus.
Wenn ich eine schöne Frau seh,
rutscht mir's raus: |
Se sei sfacciato la gente inveisce
contro tanta sfrontatezza.
Ma anche se sei modesto
non c’è di che invidiarti.
Io non ho peli sulla lingua,
non mi faccio certo riguardo.
Se vedo una bella donna
mi scappa di dirle: |
"War'n Sie schon mal in mich verliebt?
Das ist das Schönste, was es gibt.
Hab'n Sie noch nie von mir geträumt?
Da hab'n Sie wirklich was versäumt!
Ich bin nicht groß, ich bin nicht klein,
Ich pass' grad' so in alles rein.
Ich bin nicht g'scheit, ich bin nicht dumm,
das spricht sich jetzt schon langsam rum.
Bei mir hab'n Sie nichts zu riskier'n.
Wie wär's denn, woll'n Sie's nicht einmal mit mir probier'n?. |
“Lei è mai stata innamorata di me?
È la cosa più bella che ci sia.
Non ha mai sognato di me?
Allora non sa cosa s’è persa!
Non sono né alto né basso di statura
qualsiasi cosa mi sta a pennello
non sono intelligente ma neanche scemo
già comincia a spargersi la voce.
Con me non corre nessun rischio.
Che ne dice, vuol darmi una possibilità? |
Meine Freundin ist 'ne Frau,
doch sie nimmt's nicht so genau.
Geht ihr Mann, dann darf ich rein,
denn für drei ist's doch zu klein.
Einmal, ich vergess' es nie,
stand der Mann vorm Bett und schrie:
"Na, da komm ich ja grad recht!"
Ich rief: "Zu früh! |
La mia amica è sposata
ma non prende la cosa troppo sul serio.
Quando suo marito esce, entro io,
perché in tre si sta troppo stretti.
Una volta - non me lo dimenticherò mai -
si presenta suo marito davanti al letto e grida:
“Ah, arrivo proprio al momento giusto!”
Ed io: “Troppo presto! |
War'n Sie schon mal in mich verliebt?
Das ist das Schönste, was es gibt.
Betrachten'S mich genau, und dann
schau'n Sie sich selbst im Spiegel an.
Dann, lieber Freund, werd'n Sie verstehn,
was hier geschah, das musst' gescheh'n!
Drum sind Sie brav und nicht nervös
und Ihrer Gattin ja nicht bös.
Damit werd'n Sie nichts profitier'n,
und wenn Sie klug sind, geh'n Sie jetzt 'ne Stund' spazieren". |
Lei è mai stato innamorato di me?
È la cosa più bella che ci sia.
Mi guardi bene e poi
si guardi Lei allo specchio.
Allora, caro amico, capirà
che quello che è successo qui doveva succedere!
Perciò faccia il bravo e non s‘innervosisca,
non se la prenda con sua moglie.
Tanto che cosa ci guadagna?
Perché invece non se ne va per un'oretta a spasso?" |
Hitler und der Sigi Kohn
kennen sich seit Jahren schon.
Eines Tages ging'nse aus
miteinand ins Hofbräuhaus.
Doch schon bei der fünften Mass
werden Hitlers Augen nass,
er umarmt den Sigi Kohn
und stottert blass: |
Hitler e Siegfried Kohn [2]
si conoscono già da anni.
Un giorno sono andati
insieme in birreria.
Ma già al quinto boccale
a Hitler vengon gli occhi umidi,
abbraccia Sigi Kohn
e balbetta pallido: |
"Warst du schon mal in mich verliebt?
Das ist das Schönste was es gibt!
Hast du noch nie von mir geträumt?
Da hast du wirklich nichts versäumt.
Ich bin nicht groß, ich bin ganz klein,
ich pass grad' so nach München rein.
Ich bin nicht dumm, ich bin nicht g'scheit,
am größten Dreck hab' i mei Freud.
Die Freundschaft kannst du ruhig riskier'n,
denn, unter uns g'sagt, ich hab nichts mehr zu verlier'n!" |
“Sei mai stato innamorato di me?
È la cosa più bella che ci sia.
Non hai mai sognato di me?
Non ti sei proprio perso nulla.
Non sono alto, anzi sono un nano,
ho la statura giusta per Monaco di Baviera.
Non sono scemo né intelligente,
nella peggior melma io ci sguazzo.
Puoi tranquillamente scommetterci l’amicizia,
perché, detto fra noi, non ho più niente da perdere!" |
Ich bin nicht groß, ich bin nicht klein,
ich pass grad' so in alles rein.
Ich bin nicht g'scheid, ich bin nicht dumm,
das spricht sich jetzt schon langsam rum.
Bei mir hab'n Sie nichts zu riskier'n.
Wie wär's denn, woll'n Sie's nicht einmal mit mir probier'n?" |
Io non sono né alto né basso di statura
qualsiasi cosa mi sta a pennello
non sono intelligente ma neanche scemo
già comincia a spargersi la voce.
Con me non corre nessun rischio.
Che ne dice,
vuol darmi una possibilità?” [3]. |
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Cartolina antinazista con sosia di Hitler in posizione "compromettente" [anni Trenta]. Fa parte di una serie che contiene pose decisamentre pornografiche, compresa una con fiori infilati nell'ano. Non sempre l'antinazismo ha scelto la strada del buongusto...
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Note
[1] Il testo, inedito in Rete, è stato trascritto da Jochen Pichler, di Merano (che ringrazio) a partire dal CD: Die schwule Plattenkiste - vom Hirschfeldlied zum lila Lied, Schwules und lesbisches in historischen Aufnahmen 1908 - 1933.
Non ho ancora appurato chi sia l'autore del testo, pertanto presento la canzone sotto il nome del cantante.
La traduzione italiana, inedita, è stata offerta da Paolo Pèrgher, che parimenti ringrazio.
Questa canzone ha dato il titolo a un film biografico su Hansen.
[2] "Non sono riuscito a scoprire chi fosse Siegfried Kohn, comunque Kohn è un cognome ebraico, come l'italiano Cohen o Coin" [nota di Jochen Pichler].
Va comunque aggiunto che, essendo Hansen ebreo, è ovviamente da escludere che la scelta di questo cognome avesse un intento antisemita.
[3] Nell'aspra lotta che si concluse con la conquista del potere da parte di Hitler, l'accusa di omosessualità fu usata a piene mani contro il fuehrer nazista. L'accusa nasceva in gran parte dal fatto che nel gruppo dirigente nazista c'era un gruppo di omosessuali notorii, in particolar modo Ernest Roehm, la cui omosessualità fu resa pubblica da un tentativo di ricatto da parte di un prostituto.
Ho spiegato altrove perché ritengo falsa tale accusa, e non certo perché mi crei soverchio problema l'idea di un dittatore gay (fra gli omosessuali, galantuomini e farabutti si ritrovano nella stessa percentuale che fra gli eterosessuali), ma perché in mezzo secolo non è mai emersa la minima prova relativa a tale accusa.
Questa canzone è comunque un interessante documento del disinvolto uso dell'accusa di omosessualità fatta dagli oppositori di Hitler (nonostante le inutili proteste di un omosessuale di sinistra e antinazista come Klaus Mann).
Ma la storia umana è fatta anche di bassezze di questo tipo... |