Da: Ich bin verrückt
nach Hilde / Sono pazzo di Hilde! [1929] [1]
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Ich bin verrückt nach Hilde
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Sono pazzo di Hilde!
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Ich spür was Verrücktes,
mich drückt es, mich zwickt es,
ich schnitt' es gern in alle Rinden ein!
Ich kann's nicht vergessen
beim Schlafen, beim Essen,
ich grüb es gern in jeden Kieselstein!
Nur meiner eignen Gattin sag ich's nicht,
die kratzt es mir womöglich ins Gesicht. |
Sento qualcosa di folle
che mi stringe, che mi pizzica,
vorrei inciderlo nella corteccia di ogni albero!
Non mi esce dalla testa,
quando dormo, quando mangio
vorrei scolpirlo in ogni sassolino!
Ma se viene a saperlo mia moglie,
me lo scolpisce in faccia con le unghie! |
Ich bin verrückt nach Hilde,
die küsst wie eine Wilde,
ja, darin ist das Mädel kolossal!
Spazier ich mit der Hilde
am Sonntag ins Gefilde,
dann küssen wir uns hunderttausendmal!
Und immer wieder bebe ich vor Glück dabei.
Mir scheint, sie hat da irgendeinen Trick dabei!
Mich stört nur eins an Hilde,
sie küsst ja wie 'ne Wilde,
doch wen sie küsst, das ist ihr einerlei. |
Sono pazzo di Hilde,
lei bacia come una forsennata,
in questo è un vero portento!
Quando vado a spasso con Hilde
la domenica in campagna
ci diamo centomila baci!
E ogni volta ho un fremito di gioia.
Non so quale sia il suo segreto!
C’è solo una cosa di Hilde che non mi va a genio:
è che lei bacia come una forsennata,
ma non le importa chi. |
Ich war schon bei Frieda,
das tu ich nie wieder,
die niest beim Küssen,
weil sie Schnupfen hat.
Dann war ich bei Ada,
das war noch viel fader,
die liest dabei das "Aktualblatt".
Am schlimmsten aber war es bei Mariann',
da stellte sich’s heraus, das ist ein Mann, ohh! |
Sono stato con Frieda -
non l’avessi mai fatto!
Quando bacia starnutisce
perché ha il raffreddore.
Poi sono stato con Ada,
che è ancora più scialba:
mentre bacia sfoglia una rivista.
Ma peggio di tutte è stato con Marianne,
che poi in realtà era... un uomo! Ohi... |
Ich bin verrückt nach Hilde,
die küsst ja wie'ne Wilde,
ja, darin ist das Mädel kolossal!
Spazier ich mit der Hilde
am Sonntag ins Gefilde,
dann küssen wir uns hunderttausendmal!
Und immer wieder bibbre ich vor Glück dabei.
Mir scheint, sie hat da irgendeinen Trick dabei!
Mich stört nur eins an Hilde,
sie küsst ja wie 'ne Wilde,
doch wen sie küsst, das ist ihr einerlei. |
Sono pazzo di Hilde,
lei bacia come una forsennata,
in questo è un vero portento!
Quando vado a spasso con Hilde
la domenica in campagna
ci diamo centomila baci!
E ogni volta ho un fremito di gioia.
Non so quale sia il suo segreto!
C’è solo una cosa di Hilde che non mi va a genio:
è che lei bacia come una forsennata,
ma non le importa chi. |
Refrain (pfeifend) |
Ritornello (fischettando) |
Mich stört nur eins an Hilde,
sie küsst ja wie 'ne Wilde,
doch wen sie küsst, das ist ihr einerlei. |
C’è solo una cosa di Hilde che non mi va a genio:
è che lei bacia come una forsennata,
ma non le importa chi. |
Etichetta centrale di disco a 78 giri di Paul O' Montis.
L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1] Il testo, inedito in Rete, è stato trascritto da Jochen Pichler, di Merano (che ringrazio) a partire dal CD: Die schwule Plattenkiste - vom Hirschfeldlied zum lila Lied, Schwules und lesbisches in historischen Aufnahmen 1908 - 1933.
Le parole della canzone sono di Otto Stransky (1889-1932), la musica è di Arthur Rebner.
La traduzione italiana, inedita, è stata offerta da Paolo Pèrgher, che parimenti ringrazio.
O'Montis, ebreo ed omosessuale, ebbe successo nei cabaret tedeschi prima del nazismo, all'avvento del quale saggiamente fuggì all'estero, prima in Austria e poi a Praga.
Con l'invasione nazista della Cecoslovacchia fu però catturato, e internato in un campo di sterminio, dove morì dopo appena due mesi.
In questa canzone il contenuto omosessuale non è gran cosa (un paio di versi), ma ho pensato che un "omaggio" a questo personaggio non fosse inopportuno... |