"Hannelore" / "Hannelore"
[1928] [1]
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Hannelore
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Hannelore
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Hannelore
wohnt am Hall'schen Tor
bei einer
Blumenfrau.
Hannelore
singt Revue im Chor,
man hört
es nicht jenau.
Doch wo
sie ist und wo sie stand,
da war’n
die Kerls außer Rand und Band,
besonders
so im Mai.
Und voller
Lenz und Liebesdrang
Schrieb
eener mal auf eene Bank
die schöne
Melodei: |
Hannelore abita
vicino a Porta Halle [2]
da una fioraia.
Hannelore canta
in coro al varietà,
la si sente
a malapena.
Ma dovunque
c’è lei,
gli uomini
impazziscono,
specialmente
verso maggio.
E nell’impeto
d’amore primaverile
un tale ha
scritto su una panchina
questo bel
motivetto: |
"Hannelore,
Hannelore,
schönstes
Kind vom Hall'schen Tore.
Süßes
reizendes Geschöpfchen
mit dem
schönsten Bubiköpfchen,
keiner unterscheiden
kann,
ob du Weib
bist oder Mann!
Hannelore,
Hannelore,
schönstes
Kind vom Hall’schen Tor". |
"Hannelore,
Hannelore,
bella pupa
di Porta Halle,
dolce, graziosa
creaturina
con i capelli
a caschetto.
Nessuno sa
dire
se sei donna
o uomo
Hannelore,
Hannelore,
bella pupa
di Porta Halle". |
Hannelore
jeht ufn Reimann Ball
im hochjeschloss'nen
Kleid.
Nachher
sitzt sie im Ludenstall
zu früher
Morjenzeit.
Sie tropft
in die Augen Atropin
und schnupft
'ne Handvoll Kokain,
besonders
so im Mai.
Sie macht
in Weltverjessenheit,
und ab und
zu in Sinnlichkeit,
och det
jeht schnell vorbei. |
Hannelore va
al ballo di Reimann [3]
nel suo abitino
accollato.
Poi se ne sta
seduta coi magnaccia
fino all’alba.
Si mette le
gocce di atropina [4]
tira una manciata
di cocaina,
specialmente
verso maggio.
Quando lo fa
si dimentica di tutto,
ogni tanto
è anche sensuale,
soltanto che
dura poco. |
Hannelore,
Hannelore
Schönstes
Kind vom Hall'schen Tore.
Süßes
reizendes Geschöpfchen
mit dem
schönsten Bubiköpfchen,
keiner unterscheiden
kann,
ob du Weib
bist oder Mann!
Hannelore,
Hannelore
Schönstes
Kind vom Hall'schen Tor. |
Hannelore,
Hannelore,
bella pupa
di Porta Halle,
dolce, graziosa
creaturina
con i capelli
a caschetto.
Nessuno sa
dire
se sei donna
o uomo
Hannelore,
Hannelore,
bella pupa
di Porta Halle. |
Hannelore
trägt ein Smokingkleid
und einen
Bindeschlips,
trägt
ein Monokel jederzeit
am Band
von Seidenrips.
Sie boxt,
sie boxt, sie golft, sie steppt,
und unter
uns jesagt, sie neppt,
besonders
so im Mai.
Es hat mir
einer anvertraut,
sie hat
'n Bräutijam und 'ne Braut.
Doch dies
bloß nebenbei. |
Hannelore indossa
smoking
e cravatta,
ha sempre con
sé un monocolo
legato a un
nastro
canneté di seta.
Pratica
la boxe, il golf, balla il tip-tap,
e, detto fra
noi, è anche truffaldina,
specialmente
verso maggio.
Un tale mi
ha confidato
che ha un marito
e anche una moglie,
ma soltanto
a tempo perso. |
"Hannelore,
Hannelore
Schönstes
Kind vom Hall'schen Tore.
Süßes
reizendes Geschöpfchen
mit dem
schönsten Bubiköpfchen,
keiner unterscheiden
kann,
ob du Weib
bist oder Mann.
Hannelore,
Hannelore
Schönstes
Kind vom Hall'schen Tor". |
"Hannelore,
Hannelore,
bella pupa
di Porta Halle,
dolce, graziosa
creaturina
con i capelli
a caschetto.
Nessuno sa
dire
se sei donna
o uomo
Hannelore,
Hannelore,
bella pupa
di Porta Halle". |
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Note
[1]
Il testo, inedito in Rete, è stato trascritto da Jochen
Pichler, di Merano (che ringrazio) a partire dal CD: Die
schwule Plattenkiste - vom Hirschfeldlied zum lila Lied, Schwules
und lesbisches in historischen Aufnahmen 1908 - 1933.
La traduzione
italiana, inedita, è stata offerta da Paolo
Pèrgher, che parimenti ringrazio.
Testo e musica
di questa canzone sono di Profes e Hagen.
Claire Waldoff
fu una celeberrima cabarettista, apertamente
lesbica (dal modo in cui canta doveva essere molto butch...
come del resto la "maschietta"
di cui canta qui).
Il nazismo
le distrusse la carriera, impedendole di esibirsi.
[2]
"Hallesches Tor": una delle porte della città di Berlino,
nel quartiere di Kreuzberg; il nome indica anche la piazza adiacente.
[3]
"Reimannball": una delle più celebri feste danzanti della
Berlino degli anni Venti.
A proposito
del pubblico femminile che s'incontrava in queste manifestazioni il giornalista
di costume Paul Schlesinger osservava nel 1928 sul quotidiano "Vossische
Zeitung“: “Si può dire che ciascuna indossasse in media mezzo
vestito... Una di loro aveva indosso soltanto una cosuccia di pizzo nero,
senza per questo pigliarsi un raffreddore“ [nota di Jochen Pichler].
[4]
Medicinale che si usa per dilatare le pupille, qui usato per avere "occhi
grandi" (considerati sessualmente attraenti) come già la belladonna
nel medioevo. |