Da: "Avanti!" [01/11/1931] [1].
LIEGI
CAPUCCETTI HA PRESO LA FUGA
(Ritardato). Un fatto di cronaca nera che ha conturbato l'opinione pubblica di questo paese (il delitto Broka,
un pederasta conosciuto ed educato in un istituto di gesuiti, che fece
scempio d'un ragazzo di 8 anni e l'ha fatto morire strozzandolo) mise
sossopra il ritrovo del fascisti italiani a Liegi. Ecco di che si
tratta:
Appena a
conoscenza dei fatti di cui sopra il giornale socialista "La Wallonie",
pubblicò una serie di articoli facendo rilevare che il doloroso fatto
non è isolato e che a Liegi il turpe vizio aveva preso un'estensione
allarmante che dei provvedimenti energici erano necessari per
tranquillizzare l'opinione pubblica.
Colpito da tale pubblicazione, un capo del fascismo locale ha preso il volo. Si tratta di Capuccetti,
proprietario del ristorante in cui ospitava le più losche figure del
Consolato. Costui, pederasta anche lui, pensò bene di fuggire
mettendosi al sicuro da eventuali provvedimenti di polizia, lasciando i
suoi clienti squadristi sconsolati <di> non poter più sbafare
gratuitamente, mentre il console pagava. Il nostro informatore ci
assicura, che i medesimi, per la rabbia distrussero i vetri
dell'entrata del ristorante ove si trovava dis<e>gnata l'insegna
dell'Italia fascista.
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L'autore ringrazia fin d'ora
chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone,
luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti.
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Note
[1] Il testo trascritto da: Anonimo, Liegi. Capuccetti ha preso la fuga, "Avanti!", 01.11.1931, p. 4.
Si tratta dell'edizione clandestina, pubblicata a Parigi.
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