Un grave scandalo clericale [16/3/1908] [1].
UN GRAVE SCANDALO CLERICALE.
Il "pallanzismo" [2] nel collegio di Clusone.
Un prete pederasta.
La denunzia delle piccole vittime e i tentativi di salvataggio.
BERGAMO, 15, ore 9.20 (Or.) — Nella vicina Clusone, roccaforte dei clericali e già nota come rifugio di pallanzisti [2], è scoppiato uno scandalo gravissimo.
Mercoledì sera quattro fanciulli rinchiusi in quel collegio comunale si
recarono dal rettore, il sacerdote Savoldelli, e gli narrarono che essi
ed altri loro compagni avevano subito turpi oltraggi dal loro
istitutore, un chierico ventenne, tal Poloni
Antonio. Il rettore licenziò immediatamente il turpe chierico, ma si
guardò bene dal denunziare il fatto all'autorità competente,
limitandosi ad informare quella ecclesiastica e quella comunale — composta di baciapile — della nostra città. Sicché il prefetto venne informato del fatto solo ieri, e da privati.
Egli ordinò subito un'inchiesta, la quale ha constatato in maniera
recisa e positiva la verità dei fatti denunciati dai quattro fanciulli,
ed è imminente il decreto che ordina la chiusura dell'immondo collegio
clericale.
Frattanto, il Poloni, svestito l'abito talare [3],
si è posto in latitanza, e i pezzi grossi del clericalume stanno
facendo ogni sforzo per impedire la chiusura del collegio e per
persuadere — in nome del santo timor di dio e magari con denaro — i genitori dei fanciulli consolati a non sporger querela. In tal caso... mancando la querela di parte [4] — come avvenne per Pallanza — tutto finirebbe nel nulla!
In Bergamo e nei paesi vicini lo scandalo ha sollevato un'impressione enorme, bene si sappia che don Poloni venne raccomandato come istitutore del collegio di Clusone da questo vescovo, monsignor Radini-Tedeschi [5].
Il Poloni sfogò la sua immonda libidine sovra fanciulli ammalati; altri furono da lui ubbriacati!
Non bisogna dimenticare che già quattro anni or sono, e poi periodicamente in seguito, vennero denunziati casi concreti di pederastia accaduti nel collegio pallanzista di Clusone; ma le inframmettenze clericali e la vile compiacenza delle autorità riuscirono a salvare i colpevoli.
Sarà fatta giustizia questa volta?
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Note
[1] Ho trascritto il testo da: Or., Un
grave scandalo clericale. Il "pallanzismo" nel collegio di Clusone. Un
prete pederasta. La denunzia delle piccole vittime e i tentativi di
salvataggio, "Avanti!", 16 marzo 1908, p. 1.
[3] In
realtà in Rete si trovano documenti degli anni Venti che lo definiscono
ancora sacerdote. Quindi non fu ridotto allo stato laicale.
[4] Nel
codice penale in vigore all'epoca, la denuncia dello stupro era
facoltativa, e lasciata alla decisione della parte lesa, o dei suoi
genitori. Questo permetteva a chi fosse ricco di tacitare le vittime
con denaro, convincendole a ritirare la querela.Oggi invece l'azione penale per lo stupro è sempre obbligatoria.
[5] Giacomo Maria Radini-Tedeschi (1857-1914).
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