Lo scandalo dei pompieri
[24/3/1909] [1].
Milano, 23, ore 23.
Lo scandalo dei pompieri
entra in una nuova fase.
La Giuria municipale, per
tagliar corto alle dicerie, ha consegnato all'Autorità giudiziaria
l'incarto della propria inchiesta.
Sebbene ritengano i più
che nei fatti compiuti non esista reato, pel quale l'Autorità giudiziaria
possa fare indagini serie senza querele di parte, tuttavia si ha la credenza
che, poiché si vorrebbe da taluno che essi fatti fossero stati commessi
in luogo pubblico, il processo si possa fare e quindi venga chiaramente
stabilito quali persone all'nfuori dei pompieri, siano responsabili dei
turpi fatti.
Mi consta in modo positivo
però che l'incarto passato dalla Giunta all'Autorità giudiziaria
non riguarda che unicamente i pompieri. Degli estranei non si è
affatto tenuto conto, avendo pregiudizialmente la Giunta ritenuto che essa
non potrebbe occuparsi se non dei suoi dipendenti.
Intanto la situazione precisa
è questa: sono stati fatti nomi di altre persone estranee al Corpo
e quei nomi - a torto o a ragione - corrono sulla bocca della gente. Essi
sono stati messi in circolazione dai pompieri colpiti per tentare di coprire
con questo metodo lo scandalo e interrompere l'inchiesta.
Ecco un punto grave. Intanto
per taluni nomi, che si facevano, dopo un'inchiesta diligente da me compiuta,
posso con sicura coscienza e tranqullamente dichiarare che si tratta della
più basse e infami calunnie.
Intanto io mi auguro che
appunto per sventare le voci calunniose e le accuse ad arte messe in giro,
la Giunta provinciale amministrativa, senza preoccuparsi di nulla, vada
sino in fondo con un'inchiesta, e dica chi sono stati coloro che hanno
gettato tanto discredito su di uno dei Corpi più amati della nostra
città.
|
Ritaglio dell'articolo.
|
|
Per far la luce sullo scandalo
dei pompieri milanesi [15/4/1909] [2].
Milano, 14, ore 14,54
Una notizia che ridesta la curiosità
sullo scandalo famoso dei pompieri si è oggi rapidamente sparsa
in città.
L'avv. Luigi Gasparotto, prsidente del
Consiglio dell'Associazione di previdenza tra i pompieri, riuniva d'urgenza
stamane il Consiglio stesso e proponeva che, per tagliare corto su ogni
discussione troppo incresciosa, e per portare maggiore luce sul triste
episodio che ancora è argomento di tanti discorsi, ma sopra tutto
per la tutela del decoro dell'Associazione medesima, il Consiglio avesse
a costituirsi parte civile nel processo che il giudice Anfosso sta istruendo
in seguito alla rimessione che degli atti dell'inchiesta municipale la
Giunta ha fatto all'Autorità giudiziaria.
La proposta è stata accettata all'unanimità
ed alle ore 10,30 infatti l'intero Consiglio dell'Associazione, col suo
presidente, entrava nel gabinetto del giudice istruttore per le dichiarazioni
di rito.
Si spera che con questo passo decisivo
si faccia finalmente luce completa, e vengano resi noti i nomi dei colpevoli
evitando così calunnie che continuano a colpire persone che assolutamente
nulla avevano a che fare con lo scandalo.
|
Ritaglio dell'articolo.
|
|
L'autore ringrazia fin d'ora
chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone,
luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1]
Il testo da: Lo scandalo dei pompieri, "La Stampa", 24 marzo 1909,
numero 83, pagina 4; online sul
sito storico della Stampa.
L'articolo riguarda lo scandalo
che è stato studiato
da Enrico Oliari qui.
[2]
Il testo da: Per far la luce sullo scandalo dei pompieri milanesi,
"La Stampa", 15 aprile 1909, numero 104, pagina 3; online sul
sito storico della Stampa.
|