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capitano Diego de Ulloa Rivadeneira (1573-1625)
 
Stemma della famiglia Ulloa
Stemma della famiglia Ulloa

Da: Carta a S. M., el rey, don Felipe III / Lettera a Sua Maestà il re, don Filippo III [1613] [1].
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<Los indios de Chile> Es gente en general grandes traydores envusteros cautelosos mentirosos fraudulentos sobervios vorrachos nefandos sin pa[la]bra ny berdad y grandes ladrones grandemente amygos de guerra.
(...)
<Gli indios del Cile> come gente sono in generale gran traditori, truffatori, sospettosi, bugiardi, imbroglioni, superbi, ubriaconi, sodomiti, senza parola né verità, e gran ladroni grandemente [sic] amici della guerra. 
(...)
No es vien que jente tan mala y vil como estos yndios. Non esiste altra gente tanto cattiva e vile come questi indios.

Per altri testi sull'omosessualità e la sodomia nell'America premoderna, fare clic qui.

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Dal sito del dizionario della RAE, sub voce "nefandos", che ripubblica il testo tratto da: Diego de Ulloa, Carta de Diego de Ulloa (Andalucía) a S. M., el rey, don Felipe III, Real Academia Española, Madrid 1993. La traduzione, inedita, è mia.

Anche qui abbiamo propaganda di guerra anti-indigeni del Cile. Al solito, la sodomia ne fa parte.


Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.

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