Due
epigrammi inediti
[sec. XV] [1]
[Sine titulo]
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[Senza titolo]
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/ carte 34r /
Ille erit ille felix tenerum cui sydera culum
prestiterint<:> culo conciliatur Amor, |
/ carte 34r /
Felice colui al quale la sorte ha concesso un
tenero culo: <il dio> Amore è accattivato dal culo, |
divitiae culo, culo tribuentur honores<,>
egregio culo fata benigna favent. |
al culo si tributano ricchezze, al culo si tributano onori,
a
un culo straordinario
arride un destino benigno. |
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[Foto di G. Dall'Orto]
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De mulieribus & cinedo.[2]
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Le donne e il sodomita passivo.[2]
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/ carte 34r /
Si gelidos queris habeat cur femina clunes
et tantis cunnus estunt ardoribus. |
/ carte 34r /
Ti domandi perché la donna abbia natiche gelide,
mentre le fiche avvampano di tanti ardori? |
distinxit natura parens sua comoda rebus
ut foret estate hec apta quam frigoribus. |
Madre natura distinse nelle cose i vantaggi,
affinché la donna fosse usabile d'estate e d'inverno. |
L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.
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Note
[1] I due epigrammi (per quanto ne so, inediti) li trascrivo dal manoscritto latino classe XII n. 210 = 4689, del sec. XVI, conservato alla Biblioteca Nazionale marciana di Venezia.
Questa è una trascrizione di lavoro, senza pretese di filologia, e la metto quindi a disposizione come appunto, in attesa di un'edizione curata da qualcuno più dotto di me. Sarò grato a chi mi segnalasse eventuali pubblicazioni dei testi qui proposti.
La traduzione in italiano, inedita, è di Andrea R., che ringrazio; la revisione della traduzione e le note sono mie.
[2] Il titolo è incongruo: sarà stato aggiunto da un copista distratto. L'epigramma infatti non confronta le attrattive sessuali rispettive di donne e sodomiti (un luogo comune della poesia "grassoccia" dell'epoca) ma è un indovinello paradossale con risposta altrettanto paradossale.
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