Sentenza contro Giacomello di Bonoldo
[1342] [1]
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Die 22 Novembris
<1342>
XL
capta.
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Giorno 22 novembre
<1342>.
Sentenza della Quarantia.
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//p.
13// Si per ea que lecta et dicta sunt contra Iacomellum de Bonoldo
qui fuit de Agorti districtus Cadubrii,
habitatorem in contrata sancte Sophye, qui modo sodomitico habuit agere
//p. 14//
cum Marino, condam Petri barcharolli,
vagabundo, contra velle dicti Marini, |
//p.
13// Se per quanto vi è stato letto e detto contro Giacomello
di Bonoldo da Agordo
nel distretto di
Cadore, abitante nella contrada di Santa Sofia, che al
modo sodomitico ha copulato
//p. 14//
con
Marino, del fu Pietro barcaiolo, vagabondo, contro la volontà del
detto Marino, |
et post modum ne tantum
scelus sciretur percussit et vulneravit dictum Marinum quatuordecim ictibus
in diversis locis persone taliter quod propterea obiit dictus Marinus,
videtur vobis quod procedatur contra eum. |
dopodiché per impedire
che tale crimine fosse risaputo colpì e ferì il detto Marino
con quattordici colpi in diversi punti del corpo in modo tale che per questo
il detto Marino è morto; decidete se procedere contro di lui. |
- 41.
Vel non -0.
Non sinceri - 0. |
<A favore>: 41.
Contro: 0.
Astenuti: 0. |
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Testa di ragazzo. Capitello
di Palazzo Ducale a Venezia (sec. XIV).
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Ser
Petrus Miani. Ser Petrus Badovario. Ser lacobus Gradonico caput. Advocatores.
Quod ducatur aliter per
canale usque ad Sanctam Luciam clamante uno precone eius culpam et postmodum
trasinetur ad caudam equi usque ad locum ubi percussit dictum Marinum,
et ibi sibi amputetur manus dextra, que sibi ligetur ad collum, et sic
ducatur ad Sanctum Marcum et ibi comburatur inter duas columnas taliter
quod moriatur.
-15.
-19. |
Proposta
di ser Pietro Miani, ser Pietro Badoer, ser Giacomo Gradenigo. Avogadori.
Che venga portato fuori
<dal nostro carcere> via canale fino a Santa Lucia, con un banditore
che proclami la sua colpa, e sia poi trascinato a coda di cavallo fino
al luogo in cui colpì il detto Marino, e qui gli sia amputata la
mano destra, che gli sia legata al collo, e così sia
condotto a San Marco, e qui sia bruciato fra le due colonne in modo
che muoia.
<Prima votazione>: 15.
<Seconda votazione>:
19. |
Ser Marcus Ruzini, ser
Lisius Vitalis, ser Iohannes Greoni, Ser Nicolaus Bragadino caput.
Quod ducatur ut supra
et deinde trasinetur usque ad Sanctum Marcum ubi comburatur ut supra.
-11. |
Proposta di ser Marco Ruzzini,
ser Lisio Vidal, ser Giovanni Grioni, ser Nicolò Bragadin.
Che sia condotto come sopra
e poi sia trascinato fino a San Marco, dove sia bruciato come sopra.
<Prima votazione>: 11. |
Ser Marcus Barbadico,
ser Marcus Moro. Capta.
Quod ducatur per canale
ut supra et postmodum ducatur ad Sanctum Marcum ubi comburatur ut supra.
-15.
-22. [2]. |
Proposte di ser Marco Barbarigo,
ser Marco Moro.
Che sia portato via canale
come sopra e poi sia portato a San Marco, dove sia arso come sopra.
<Prima votazione>: 15.
<Seconda votazione>:
22. [2]. |
Non sinceri
-1.
-1. |
Astenuti.
<Prima votazione>: 1.
<Seconda votazione>:
1. |
L'autore ringrazia fin d'ora
chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone,
luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti.Eventuale dida |
Note
[1]
Il testo da: Antonio Lombardo (a cura di), Le deliberazioni del Consiglio
dei XL della Repubblica di Venezia, Deputazione di Storia Patria per
le Venezie, Venezia, vol. I, 1957-IX, pp. 13-14.
La traduzione dal latino
è mia.
[2]
In questo caso di stupro omosessuale e omicidio i magistrati veneziani
scelsero fra tre diverse proposte di punizione.
Il voto dovette essere ripetuto
perché la prima e la terza proposta ebbero lo stesso numero di voti.
Prevalse infine la terza
mozione, che non prevedeva né il taglio della mano né il
trascinamento per le strade del reo.
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