Annotazioni agli Statuti
di Pavia [1590] [1]
.
Quo casu omissio
solemnitatis
statutorum Communis Papiae
non vitiat processum
factum.
Rubr. 5.
|
"In
quale caso l’inosservanza
delle formalità
degli statuti
del Comune
di Pavia
non pregiudica
la validità
d'un processo
fatto.
Rubrica
5".
|
/p.
672 / Item statuimus, &
ordinamus, quod aliquis processus, qui de caetero fieret contra publicos,
& famosos robatores stratarum, homicidas, proditores praefati Magnifici
Domini, Proditores Civitatis, & locorum Districtus Papiae, & Sodomitas
non possit vitiari, praetextu alicuius solemnitatis statutorum, vel reformationum
Communis Papiae omissae.
|
"Inoltre stabiliamo
e ordiniamo che la validità di un qualunque processo, che d’ora
in poi venga celebrato contro pubblici e famigerati rapinatori di strada,
omicidi, traditori del suddetto magnifico signore, traditori della città
e del distretto di Pavia, e sodomiti, non possa essere pregiudicata
col pretesto di una qualche omissione delle formalità prescritte
dagli statuti o degli atti di riforma del Comune di Pavia.
|
Et intelligantur
quantum ad hoc publici, & famosi, si alias de simili maleficio essent
banniti, vel comdemnati.
|
E per
"pubblici e famigerati", si intenda: se altre volte siano stati messi al
bando o condannati per un crimine simile".
|
Summarium
ad Statutum 5.
in Criminalibus.
|
Sommario
del commento alla
rubrica
5 sui criminali.[2]
|
(...)
|
(...)
|
/p.
672 / 3 Sodomiae
crimen atrocissimum, & qualiter procedatur, ac puniatur remissivè. |
3. Il crimine
di sodomia è gravissimo. Come procedere, e come punirlo adattando
le regole. |
(...)
|
(...)
|
3
In verbo, sodomitas, quam + sit hoc crimen nefandum, detestabile,
& atrox, tam apud Deum quam homines hoc atrocissimum crimen, nemo est
qui nesciat, contra quod
leges
insurgunt, ferro armantur, & gravissimè puniendo
statuunt,
l<ex>
cum vir, C<aput> ad l<egem> Iul<iam> de adult<eriis>
& de eo agit latissimè
Clar<us> in §. sodomia [3]
ubi
Baiard<us>. in addit<ione> plenius
Farinac<cius>
in tract<ato> de delict<is> carn<is> q<uaestio> 148.[4]. |
3 Circa la
parola "sodomiti". Non c’è nessuno che non sappia quanto
sia nefando, detestabile e atroce, tanto presso Dio quanto presso
gli uomini, questo crimine, contro il quale "insorgono
le leggi, e il Diritto si arma della spada"; e la
legge "Cum vir", e il capitolo nella legge Giulia sugli adultèri,
dispongono una gravissima punizione; e ne tratta ampiamente il Chiari
nel paragrafo "sodomia" [3]
con [nota di] Baiardo; inoltre in modo più completo il Farinacci,
nel trattato Sui delitti carnali, questione 148 [4]. |
< ================== >
.
|
Pavia
in epoca rinascimentale,
De
poena sodomitae.
Rubr.
23.
|
La
pena del sodomita.
Rubrica
23.
|
/p.
685/ "Item statuimus, quòd quilibet sodomita,
debeat ignibus excremari, taliter quod moriatur.
|
"Inoltre stabiliamo,
che qualunque sodomita debba essere bruciato con le fiamme, in modo
che muoia.
|
Et intelligatur
Sodomita ipso facto, & iure, nedum qui coierit cum masculo,
sed etiam de caetero qui coierit cum aliquo bruto animali".
|
E si intenda per
"sodomita", ipso facto e per legge, non solo chi abbia copulato
con un maschio, ma anche, per l'avvenire, chi abbia copulato con qualsiasi
animale privo di ragione".
|
<p.
686 > Sommarium ad Statutum
23. in
criminalibus.
|
Sommario
del commento alla
rubrica
23 sui criminali.
|
1.Sodomitae
qualiter puniantur. |
1In
che modo siano puniti i sodomiti. |
2.Sodomia
tàm cum faemina, quam cum masculo punibilis. |
2 È
punibile sia la sodomia con femmina sia quella con maschio. |
3.Coiens
cum animali bruto, punitur tamquam sodomita. |
3 Chi
copula con un animale privo di ragione, sia punito come sodomita. |
4.Sodomitae
bona, an Fisco applicantur. |
4 Se
i beni di un sodomita debbano essere confiscati. |
1.Sodomitae
quicquid sit de iure communi, ex consuetudine, tamen Civi comburuntur,
sivè sint agentes, sivè patientes. |
1.
I sodomiti, qualunque cosa stabilisca il diritto comune, secondo la consuetudine
vengono bruciati, anche se sono cittadini, siano essi attivi o passivi. |
Clar<us>
in §. sodomia, num. 4.ubi Baiard<us>. num. 7. cum seqq.
pluribus, Menoch<ius> de arbit<rariis> iud<icum questionibus>
cas. 286. num<ero> primo.[5],
Farinac<cius> abundè de delict<is> carn<is> quaest<io>
148. & per Nov<ae>
Mediolani Constitutiones, tit<ulo> de paen<is>
§. sodomitae. |
[Si veda] il
Chiari nel paragrafo "sodomia", al numero 4, con [nota di] Baiardo,
e al numero 7 con molti seguenti; il Menochio nel De questionibus
et causis arbitrariis al caso 286, numero primo [5];
il Farinacci ampiamente nel trattato Sui delitti carnali alla
questione 148; e nelle Nuove
Costituzioni di Milano, al titolo "Le pene", paragrafo "sodomiti". |
2
+ Intelligitur
autem hoc statutum procedere in sodomitis, tàm cum masculo, quàm
cum faeminis [sic], licèt propriè sodomita cum faemina
contra naturam contrahatur, ut de communi, per Clar<um>
in dicto §. sodomia, nu<mero> 2. Menoch<ius> dicto cas<u>
286. nu<mero> 5. |
2.
Questo statuto si intende applicabile contro i sodomiti sia con un maschio
quanto con una femmina, anche se propriamente il sodomita con una femmina
è classificato nel caso dell'atto contro natura, come è
sentenza comune, secondo il Chiari nel predetto paragrafo "sodomia"
al numero 2, e il Menochio al predetto caso 286 al numero 5. |
plura possent
de hoc nefando crimine dici, sed sufficiat lectorem ad praedictos auctores
remittere. |
Si potrebbero
aggiungere molte cose su questo nefando crimine, ma sia sufficiente rimandare
il lettore ai predetti autori. |
3
+
In glo<ssa> qui coierit cum aliquo bruto animali + etiam de iure
causa uti sodomita punitur, qui cum animali bruto coierit, |
3.
Nella glossa Qui coierit cum aliquo bruto animali ("Chi avesse copulato
con un animale privo di ragione"): secondo la legge è punito come
sodomita anche chi copuli con un animale privo di ragione. |
Menoch<ius>
dicto cas<u> 286. num<ero> 6. |
[Si veda] il
Menochio, al predetto caso 286, al numero 6. |
4
+ Sodomitae
autem bona in Dominio Mediolani, Fisco non applicantur, ut in Nov<is>
Mediolani Constitu<tionibus> tit<ulo> de iur<e>
& privil<egiis> Fisc<ii> c<aput> omnium, & ità
iudicavit Senatus Excellentissimus Mediolani anno 1563. die
14. Iulij, |
4.
Nel Ducato di Milano i beni di un sodomita non vengono confiscati, come
detto nelle Nuove
Costituzioni di Milano al titolo "Diritto e privilegi del Fisco",
capitolo "omnium"; e così ha giudicato anche l’eccellentissimo
Senato di Milano il 14 luglio 1563. |
an autem
statim devolvantur agnatis proximioribus videndus, Plot<us> cons<ilio>
132. nu<mero> 9. & seq<uentibus> inter cons<iliis> crimin<alibus>
tom<o> primo [6],
Thob. Non. cons<ilio> 104. per totum, & per Farinac<cium>
de delict<is> carn<is> quaest<io> 148. nu<mero> 12. & seqq. |
Sull'opportunità
che tali beni vengano subito devoluti ai parenti più prossimi, [si
veda] il Piotti al consiglio 132 numero 9 e seguenti, all’interno
dei Consigli criminalistici al tomo primo, e il Thob. Non.
per tutto il consiglio 104, e nel Farinacci,
Sui delitti carnali, la questione 148 al numero 12 e seguenti. |
L'autore ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1].Flavio
Torti, Annotationes, seu lucubrationes ad Statuta Inclytae Civitatis
Papiae, Bordoni, Papiae 1617.
La traduzione
in italiano, inedita, m'è stata offerta da don
Marco, che ringrazio.
[2]
L'autore sta commentando il testo degli Statuti pavesi, appena citato,
edito in: Statuta civitatis et principatus Papiae, adiectis adnotationibus
Flavii Torti, Bartoli, Papiae 1590.
[3]
Giulio Chiari (Iulius Clarus, 1525-1575), Sententiarum libri
V. In: Opera omnia, sive practicae civilis et criminalis, edizione
da me consultata: Philbert, Genevae 1739, Libro V, §. "sodomia"; Giovambattista
Baiardo, celebratissimo giureconsulto parmigiano, due volte governatore
di Spoleto tra il 1569 e il 1585. Autore delle Notae ad Julium
Clarum.
[4]
Prospero Farinacci (1554-1618), Praxis et theorica criminalis,
[1608], Varisco, Venezia 1608. Vedi: Tomo II, parte II, quaestiones 143
e 147 (tutta, col titolo "De Delictis carnis").
[5]
Giacomo Menochio (1532-1607), De questionibus et causis arbitrariis
auctum et emendatum [1571?], Gymnicus, Coloniae 1595. Anche come: De
arbitrariis iudicum questionibus et causis [1569], de Francisciis,
Venetiis 1624.
Vedi:
Liber II, centuria 3, casus 286, pp. 427-430 (tutto); e liber II, centuria
4, casus 360, §§ 59-61, p. 526.
[6]
Giovan Battista Piotti (Ioannes Baptista Plotus, sec. XVI), Consiliorum,
sive responsorum..., Sesallus, Novariae 1575. Vedi: Liber I, consilium
132, §§ 9 & sequentibus [i beni dei sodomiti condannati vanno,
nel ducato di Milano, consegnati ai parenti?], §§ 22, 28-29.
|