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Francisco de Villegas y Contardi  (sec. XVII) [1685]
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La folla assiste ad un rogo e due impiccagioni. Dettaglio da: Bruegel ''La giustizia''.

Un rogo e due impiccagioni. Da: Bruegel ''La giustizia''.
Commentarium a: Statuta et privilegia Vallis Antigorii / Commento agli statuti della Valle Antigorio [1685] [1]
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De stupro et adulteriis
§ 75, pp. 172-174.
Lo stupro e gli adultèri,
par. 75, pp. 172-174

Stuprum vero cum masculo est crimen nefandum Decian<us>.[2].cons<ilium>. 90. Socin<us> iun<ior> [3].cons<ilia>. 7. n. 3, ac etiam cum foemina committitur, & punitur teste Decian<o> in l. si qua mulier n. 9. C. de secundis nupt<iis>, 

Un coito illecito con un maschio, inoltre, è un crimine nefando (Consigli di Deciani [2], 90; Consigli di Soccini jr [3], 7 numero 3), che può essere commesso  ed è punito anche con una donna, come testimonia Deciani nel commento alla legge “Si qua mulier” ["Se una qualche donna"] numero 9, capitolo “Le seconde nozze”
estq; crimen communis fori, eiusq; poena, tàm in agente, quàm in patiente tex<tus>. in l. cum vir nubit in foeminam C. de adult., & quamvis ille textus videatur imponere poenam gladij, idest amputationis capitis, tamen de consuetudine sodomitae igne comburuntur Ang<elus  Gambiglione>.[4].in l. cum vir nubit in foeminam, quem refert Afflict<us>.[5].super tertia parte Constit<ionum> Regn<i> rubr<ica> 42. in princ<ipio> post nu<merum> 13. pract<ica>. Iodoc<us>..[6].c. 96. n. 12.,  Per questo crimine è competente il tribunale comune, e circa la sua pena, tanto per l'attivo quanto per il passivo, si veda il Corpus Iuris civilis alla legge “Cum vir nubit in foeminam” nel capitolo “Gli adultèri”; e sebbene sembri che quel testo imponga la pena della spada, cioè la decapitazione, tuttavia secondo la consuetudine i sodomiti si bruciano sul rogo: si veda Angelo Gambiglione [4], nel commento alla legge “Cum vir nubit in foeminam”, secondo quanto riferisce l’Afflitto [5].(sopra la terza parte delle Costituzioni del Regno, rubrica 42 all’inizio, dopo il numero 13, “Casi concreti”), e Joost [6].al capitolo 96 numero 12.
& ita servatum fuisse per Parlamentum Parisiense refert Papo<nius>.[7] .lib. 24. tit. 10. Aresto<rum>. 5.
Papon (libro 24, titolo 10, il numero 5 degli Arresti” [7]) riferisce che così era stato osservato dal Parlamento parigino.
Arresto di un imputato. Da Bruegel, ''La giustizia''.
Arresto di un imputato. Da Bruegel, ''La giustizia''.
Arresto di un imputato. Da Bruegel, ''La giustizia''.
Arresto di un imputato. Da Bruegel, ''La giustizia''.
Et quando maritus vult punire uxorem in hoc crimen, sit criminis separatio, cum fit gravius adulterio, ut dicit Clar<us>.[8].lib. 5. §. sodomia, & c. omnes accusationes 32. q. 7.  E quando un marito vuole punire la moglie per questo crimine, questo è un caso di separazione matrimoniale per colpa, poiché è più grave dell’adulterio, come dice il Chiari (libro 5, capitolo “La sodomia” e capitolo “Tutte le accuse”, numero 32 questione settima). 
quem authorem Clar<um> latiùs vide loco cit. n. 7., & per totum. Si consulti più ampiamente questo autore, il Chiari, al passo citato numero 7, e per tutto il resto del capitolo.
L'imputato davanti ai giudici. Da Bruegel, ''La giustizia''.
L'imputato davanti ai giudici. Da Bruegel, ''La giustizia''.
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Note

[1] Da: Statuta et privilegia Vallis Antigorii, Cattaneo, Ginevra 1685.
La traduzione dal latino, inedita, è stata offerta da don Marco, che ringrazio.

Villega y Contardi dichiara d'essere stato nel 1684-1685 "praetor" della valle Antigorio (Lombardia spagnola). La valle era una zona povera, quindi Villegas non era certo un funzionario di successo.

Lo statuto tace sulla sodomia: il brano viene dalle additiones di Villegas. Dato curioso: nel 1688 il libro fu messo all'Indice.

[2] Forse Tiberio Deciani (1512?-1581), Tractatus criminalis.

[3] Mariano Soccini (1482-1556), Consilia.

[4] Angelo Gambiglione (sec. XV-1451), Tractatus de maleficiis. Commento al Corpus Iuris (il "textus" qui citato).

[5] Matteo D'Afflitto (1448-1528), In constitutiones Regni legum asperitatem.

[6] Joost Damhouder  (1507-1581), Praxis rerum criminalium.

[7].Jean Papon (1505?-1590), Corpus Iuris Francici, seu absolutissima collectio arrestorum.

[8] Giulio Chiari (1525-1575), Sententiarum libri V.


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