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Note
[1].Legge dell'ill. et Eccell. S. Duca di Fiorenza et di Siena, contro a quelli che useranno forza, & violenza a femina, o maschio per desiderio carnale. Bandita adi 2. di Dicembre 1561. (Foglio volante, 4 pp.), Giunti, Firenze 1561. Ho messo online anche la scansione del Bando (...) sopra la bestemmia, del 1566, promulgato sempre da Francesco I. [2] "Violentare". [3] Qui si intende "galera" nel significato originale, cioè la nave da guerra funzionante tanto a vela quanto a remi. Il tasso di mortalità dei rematori era altissimo, perciò per il ruolo del "galeotto" si usavano condannati, o schiavi. Francesco I iniziò il varo di una flotta da guerra toscana contro le navi turche: da qui il bisogno di rifornire di "carne da remo" le galee. Parlare di "commutazione" della pena di morte è però eufemistico, dato che nel giro di qualche anno l'effetto sarebbe stato identico... [4]."Ipso facto". [5] "Per il tempo che piacerà al magistrato, tenuto conto del tipo di reato e di reo". [6] "Se il tentativo avrà raggiunto il suo scopo, sia punito con la pena di morte". [7] "I cittadini che godono di diritti politici avranno trattamento privilegiato solo nei casi che prevedono la galea, e saranno puniti col carcere". [8].Questa lunga conclusione si spiega col fatto che in epoca prenapoleonica ogni città o area poteva avere i suoi propri statuti. Essendo lo scopo di questo bando, come specificato all'inizio, l'imposizione di pene uniformi in tutta la Toscana, questa parte del decreto abolisce qualunque altra legge o privilegio od esenzione difforme da quanto qui stabilito. [9] "Letto pubblicamente da me".
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