Dalla
Traducción
de El Libro de Proprietatibus Rerum de Bartolomé Anglicus
[sec. XIII e 1494] [1]
De
la enfermedad llamada litargia.
Capitulo
.vi.
|
La malattia
chiamata letargia.
Capitolo
6
|
A Los .xviii.
capitulos del libro Deuteronomii es escripto que Dios hiere alguna vez
la persona de çeguedad, y es llamada çeguedad, un pasmo de
pensamiento que verdaderamente es una çeguedad espiritual, segund
dize Costantino, y es assi como un sueño que viene a los ojos çerrados
sin dormir, ca entonçe el anima no puede juzgar por la falta de
los espiritus. |
Nel capitolo
18 del Deuteronomio.[2].sta
scritto che Dio colpisce qualche volta la persona con la cecità,
ed è detta cecità <anche> uno spasimo della capacità
di pensare che davvero è una forma di cecità spirituale,
come dice Costantino, ed è come un sogno che viene con occhi
chiusi <ma> senza dormire, perché allora l’anima non può
giudicare per mancanza di giudizio. |
Desta
manera fueron heridos los de Sodoma quando forçavan la casa
de Lot, como cuenta la glosa sobre los .xxx. capitulos del Genesis
&
sobre el ultimo capitulo del libro de Sapiençia. |
In
questo modo furono
colpiti quelli di Sodoma quando forzavano la casa di
Lot, come narra la glossa sopra il capitolo XXX del Genesi e
sopra
l’ultimo capitolo del libro della Sapienza [3]. |
.
Del
agua del lago.
Capitulo
.xi.
|
Dell'acqua
del lago.
Capitolo
11
|
(...)
El
lago
de Judea es llamado el mar Muerto, ca ende ni viven peçes ni aves
& si echan dentro alguna cosa viva luego sale fuera & dentro no
pueden las naos navigar & todas cosas que han vida luego se
asuelan,
la candela muerta va al baxo e la que es ençendida nada ençima. |
(...)
Il
lago di
Giudea è chiamato mar
Morto, perché non vi vivono pesci, né uccelli,
e se vi si butta una cosa viva subito risale, e le navi non vi possono
navigare, e tutte le cose viventi sono ributtate a riva; la candela
spenta
va a fondo e quella accesa nuota a pelo. |
Este
es llamado alguna vez el lago de çimento & otra vez el mar de
salinas & es en Judea entre Jerico e otra çibdad llamada Zoroas,
do el es luengo de ochenta & çinco leguas de luengo & .xx.
de ancho, segund cuenta Isidoro en los .xiii. libros de las Ethimologias
en el .iii. capitulo, do se trata de los lagos & de los estanques
&
segund dize el maestro de las istorias en la fin de la su version de Sodoma. |
È
chiamato talora "Lago di asfalto" ed altra volta "Mare delle saline" e
si trova in Giudea, tra Gerico e un’altra città chiamata
Zohar,
è ampio ottantacinque leghe in lunghezza e venti in larghezza, come
dice Isidoro
nei 13 libri delle Etimologie, nel capitolo 3.[4],
nel quale si tratta dei laghi e degli stagni, e secondo quanto
dice
il maestro delle storie al termine della sua versione di <quanto
accaduto
a> Sodoma. |
Este
lago echa de si maravillosas piedras para çimentos, & sobre
su riva creçen arboles cuyas mançanas son de verde color
e quando las hienden dentro las hallan llenas de llamas pequeñas
& çeniza, segund cuenta Josephus. |
Questo
lago è ricco di tali meravigliose pietre per cementare, e sulla
sua riva crescono alberi che danno mele di colore verde e quando le si
taglia si presentano dentro piene di fiammelle e di cenere, come
racconta
Giuseppe. |
&
la glosa sobre el .ii. capitulo de la Epistola de Sant Pedro
dize
que sobre este lago creçen muy hermosas mançanas & dan
a los pasantes grand apetito de comer, pero quando las cortan no hallan
que fumo & çeniça, & este miraglo guardia Dios en
memoria de la vengança hecha en aquel pueblo de Sodoma que
moravan en el lugar do este lago es por agora. |
E
la glossa al capitolo 2 dell’Epistola
di san Pietro dice che al di sopra di questo lago
crescono
magnifiche mele che invogliano il passante a mangiarle, però quando
le tagliano non trovano altro che fumo e cenere e questo miracolo
conserva
Dio in memoria della vendetta compiuta su quel popolo di Sodoma
che dimorava nel luogo ove si trova attualmente questo lago.[5]. |
.
De
la montaña de Segor.
Capitulo
.xxxv.
|
La montagna
di Segor.
Capitolo
35
|
Segor
es una montaña çerca de Sodoma otramente llamada Bala,
segund dize Sant Hieronimo. |
Segor
è una montagna vicina a Sodoma, altrimenti chiamata Bala,
come dice San
Gerolamo. |
En
esta montaña era la çibdad que fue salvada por el ruego de
Lot quando fue suvertida Sodoma. |
Su
questa montagna v’era la città che fu salvata dalle preghiere di
Lot, quando fu distrutta Sodoma. |
En
esta montaña es la viña do creçia el balsamo &
los datiles en señal de la grand abundançia que havia entonçe
en aquella tierra, la qual destruyo Dios por el pecado contra natura
que ende se cometia. |
Su
questa montagna v’è il vigneto in cui crescevano il balsamo e i
datteri come segno della grande abbondanza che c'era allora in quella
terra,
che Dio distrusse a causa del peccato contro natura che vi si
commetteva. |
Esta
montaña es sobre el mar Muerto y ende fue el refugio de los romanos
quando conquistaron aquella tierra. |
Questa
montagna è sopra il mar Morto e fu rifugio dai romani quando essi
conquistarono quella terra. |
Esta montaña
es comparada en el .xv. capitulo de Isaias a la veçerra. E sobre
este paso dize Sant Gregorio que esta montaña era llamada veçerra
por su hermosura, que le fue dos vezes quitada & a la terçera
jamas le fue tornada & si oviera perseverado en bien jamas le fuera
quitada. |
Questa montagna
è paragonata nel XV capitolo di Isaia alla
vitella.
E su questo passo dice San Gregorio che questa montagna è chiamata
"vitella" per la sua bellezza, che le fu
tolta
due volte e alla terza non le fu mai più restituita, mentre se avesse
perseverato nel bene non le sarebbe stata tolta mai [6]. |
.
|
Questa
interressantisima miniatura del 1450 (dallo "Speculum humanae
salvationis"
oggi all'Aia) mostra Lot che fugge da Sodoma
in fiamme. Il testo scritto in rosso dice, in latino: "L'angelo ha
salvato
dai sodomiti Lot. Genesi,
XIX".
|
De
Pentapolis.
Capitulo
.cxvii.
|
La Pentapoli.
Capitolo
117
|
Pentapolis
es una region çerca de Aravia & de Palestina que es asi llamada
por las .v. çibdades de los sodomitas que se hundieron en
el abismo por el pecado contra natura. |
Pentapoli
("Cinquecittà")
è una regione assai vicina all’Arabia e alla Palestina ed è
chiamata così per le cinque città dei sodomiti che
sprofondarono nell’abisso a causa del peccato contro natura. |
Esta
tierra era en el tiempo pasado mas abundante que la tierra de promision
& agora es destruida por este pecado que comunmente
es punido en la vida del que lo continua. |
Questa
terra era nei tempi passati più rigogliosa della Terra Promessa
ed ora appare distrutta per questo peccato, che comunemente
è punito con la vita di chi lo commette. |
El
fuego deçendio del çielo & quemo toda esta tierra fasta
la tornar en polvo & aun fasta agora queda la memoria, ca creçen
unas maçanas tan hermosas que todos los que las veen han apetito
de las comer, pero quando las cortan por medio no se halla salvo çeniza
de dentro & dan fumo como si agora ardiessen, segund dize Isidoro
a los .xv. de las Etimologias. |
Il
fuoco scese dal cielo e bruciò tutta questa terra fino
a ridurla in polvere e ne resta ancora la memoria, perché vi crescono
mele così belle che tutti coloro che le vedono hanno voglia di
mangiarne,
però quando le tagliano a metà dentro non resta altro che
cenere, e fumano come se ancora bruciassero, come dice Isidoro
al capitolo XV delle Etimologie. |
Esta
provinçia antes que fuese destruida era tan rica que ende se hallavan
los çafires & las piedras preçiosas entre las piedras
comunes y entre los terrones de tierra hallavan el oro, como pareçe
a los .xxxviii. capitulos de Job. |
Questa
provincia prima di essere distrutta era così ricca che vi si trovavano
gli zaffiri e le pietre preziose tra le pietre comuni e tra le zolle di
terra si trovava l’oro, come appare al capitolo
38 di Giobbe.[7]. |
Mas toda
esta region fue convertida en abismo y es al presente ende el mar
Muerto,
do ninguna cosa puede morar, ca ende no han ni peçes ni aves ni
sufre sobre si alguna nave, ca todas cosas que han vida van al baxo
&
la candela ençendida nada ençima & quando es amortada
se va al baxo, segund dize Isidoro a los .xiiii. libros. |
Ma tutta questa
regione fu ridotta in un abisso e al presente si trova nel mar Morto,
dove
nessuna cosa può vivere e non vi sono pesci né uccelli, e
che non sopporta alcuna nave, perché tutte le cose che hanno vita
vanno a fondo mentre la candela accesa nuota a pelo e quando si smorza
affonda, come dice Isidoro nel libro
decimoquarto. |
So la rivera
deste mar naçen las mançanas sobredichas muy hermosas de
ver, pero muy hedientes & amargas a gustar, como dize la glosa
sobre
el .ii. capitulo de la .ii. Epistola de Sant Pedro. |
Sulle rive
di questo mare nascono le mele di cui si è detto: molto belle da
vedere, però puzzolentissime e amare nel gusto, come dice la glossa
relativa al secondo
capitolo della seconda Epistola di San Pietro. |
L'autore
ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti.
|
Note
[1]
Dal sito del dizionario
della
RAE, alle voci Sodoma e sodomitas, che ripubblica
il
testo tratto da: Fray Vicente de Burgos, Traducción de El
libro de proprietatibus rerum de Bartolomé Anglicus, Universidad
de Salamanca, Salamanca 1999.
Si
tratta appunto
di una traduzione in spagnolo, del 1494, col titolo Libro
de
las proprietades de todas las cosas, di un testo latino, Il
libro
delle proprietà delle cose di Bartolomeo
Anglico (sec. XIII).
La traduzione
in italiano, inedita, m'è stata offerta da Salvatore
Grillo, che ringrazio.
Per
altri testi
sul mito di Sodoma si
veda qui.
I
brani qui
proposti trattano dei luoghi in cui si pensava fossero sorte le cinque
città bibliche condannate per il "peccato di Sodoma".
Bartolomeo
Anglico raccoglie una serie di pie leggende, indicando con scrupolo le
sue fonti, che all'epoca erano tutte considerate assai autorevoli.
[2]
In realtà la citazione è a XXVIII,
28.
[3]
Qui e oltre, quando di allude alla "glossa" s'intende, come di
solito
all'epoca, la Glossa
ordinaria, un commento a spiegazione dei termini e dei
concetti
della Bibbia considerato
particolarmente autorevole.
[4]
Le Etymologiae
di Isidoro di Siviglia sono la prima, grande, enciclopedia del medioevo.
[5]
Le altre notizie sono pura leggenda, nata lavorando di fantasia a
partire
dalla particolare
concentrazione di sale, che rende insolitamente facile il
galleggiamento;
invece i "pomi di Sodoma" sono un arbusto effettivamente esistente.
Esso
produce bacche che, seccate, rilasciano i semi assieme a una sottile
polvere
grigiastra che ricorda la cenere, e che trasportata dal vento può
ricordare il fumo.
[6]
In realtà il cap. XV dell'Isaia attuale non contiene questo passo,
e la parola spagnola veçerra non appare nemmeno nel
"Diccionario de la Real Academia Española"
se non come apax in questo testo. Abbiamo quindi tradotto come "becerra"
(vitella), ma se qualcuno fosse in grado di darci maggiori lumi, per
favore
ci
scriva.
[7].In
realtà: XXVIII, 6.
|