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Note
[1]
Il testo da: Henry Peacham, Minerva Britanna, or a garden of
heroical deuises, furnished, and adorned with emblemes and impresa's [sic] of
sundry natures, Dight, London
1612, p. 48. (Online su
Archive.org). I
versi sono la didascalia d'un emblema che simboleggia i reati meritevoli di morte, in cui è disegnato Ganimede, che simboleggia la sodomia, seduto sul gallo dell'incesto,
con in mano: la coppa dell'assassinio, la bacchetta magica della
stregoneria, e una borsa di monete false, che simboleggia il falso monetario. [2] L'inglese usa la parola "cock", galletto, che ha il medesimo doppio senso di "uccello" in italiano. [3] Tutti i termini inglesi di questa frase (cavalcare, montare, didietro) hanno doppi sensi sessuali, che ho cercato di conservare in traduzione. L'aquila di Giove è quella in cui si tramutò il dio per rapire Ganimede, per farne il suo amante. Il testo originario ha un rimando a lato della pagina con la citazione di due versi latini di Tibullo, che incitano a evitare l'amore per i ragazzi. |
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