Riferta (= denuncia)
[1/12/1776] [1]
Non vidi ne' teatri eccessive
licenze o scandali degni di essere riferite (...) ma ne scoprii
bensì d'importanti nel Teatro
a San Cassiano aperto sei giorni fa.
Donne di mala vita e giovinotti
prostituiti commettono ne' palchi in quarto ordine que' delitti
che il governo, soffrendoli [tollerandoli]
vuole almeno che non siano esposti all'altrui vista.
Così avviene dopo
l'opera.
Un provido comando, che
il teatro non debba rimanere oscuro se non dopo che tutti sieno usciti
da' palchi potrebbe essere un facile rimedio ad una parte di questo male.
Quegli uomini che hanno
l'incombenza di visitare i palchi dopo terminata la rappresentazione, potrebbero
eccitare [incitare] ad uscirne quelli de' quali la soverchia dimora
[l'eccessivo
indugio] può essere facilmente sospettata. |
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Un teatro d'opera veneziano nel Settecento. Si noti nella prima e terza fila di palchi la possibilità di chiudere i palchi stessi con sportelli forati, che permettono di sbirciare fuori lo spettacolo mantenendo la privacy dentro.
L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1] Citata in: Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia italiana, vol. 21, Roma 1978, p. 162.
Questa denuncia (segreta) appartiene all'attività di spia di Giacomo Casanova.
È un breve quanto divertente biglietto che rivela che i nostri avi sodomiti non avevano lasciato passare neppure una settimana completa dalla riapertura stagionale di un teatro per farne un luogo di "battuage"!
Al tempo stesso ci rivela l'esistenza di una prostituzione maschile professionale, nota alle autorità, ma tollerata finché non desse "scandalo".
L'aneddoto si spiega ricordando che prima della televisione l'Opera era uno svago molto diverso da quel che è oggi: nei palchi si cucinava, si giocava d'azzardo, si chiacchierava (!) con amici e famigliari, si concludevano affari... e a quanto pare anche altro. |