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James Bidgood (nato
a Madison,
Wisconsin
il 28 marzo 1933) è un fotografo e un regista cinematografico gay
statunitense.
Vita e opera
Iniziò la sua carriera nella fotografia
negli
anni Cinquanta come fotografo
di nudo maschile nello stile beefcake, ma si distaccò
rapidamente dalla produzione di massa dell'epoca, caratterizzando la sua
opera per la presenza di ambientazioni fantastiche e fantasiose. Gli artisti
ispiratori della sua opera, come ha indicato lui stesso, sono costumisti
e scenografi gay
della
Hollywood
d'anteguerra,
come Erté
o
Adrian, dei quali riutilizza ironicamente
ma con fascinazione gli aspetti più
camp
ed "eccessivi".
Utilizzando la sua esperienza di vetrinista
e scenografo, Bidgood immerse i suoi modelli in luci colorate e in ambientazioni
sempre più improbabili: se le scene di nudo ambientate nei "ranch"
facevano infatti ancora parte (luci color fucsia a parte...) dell'immaginario
erotico
di quel tipo di produzione, quelle ambientate fra i tritoni
sotto il mare, facevano già parte di un universo onirico che non
è scorretto definire delirante.
L'originalità di Bidgood, e il suo gusto divertito e insistito per il camp (che egli usava coscientemente come categoria estetica gay) hanno meritato in anni recenti la riscoperta della sua opera, a differenza di quanto accaduto con la massima parte dei fotografi "beefcake" della sua epoca. Al tempo stesso, però, gli resero difficile lo smercio delle sue immagini, che si discostavano eccessivamente dalla produzione commerciale, nella quale l'intento erotico era prevalente e quello estetico, spesso e volentieri, solo pretestuoso. La sua produzione si concentrò pertanto in un breve arco di tempo, fra il 1963 e il 1970 circa. Al contrario Bidgood, che pure amava l'erotismo
ed aveva una visione positiva della sessualità e dell'omosessualità,
lo prendeva come spunto per "esercizi di stile" (ricchi di citazioni stravolte
e ironiche a elementi della cultura popolare e della cultura "alta", della
sottocultura
gay e della sottocultura hollywoodiana, mescolati in un allegro guazzabuglio
camp)
che non sempre erano alla portata del grande pubblico che acquistava le
riviste a cui proponeva i suoi lavori.
Pink
Narcissus
L'opera uscì nel 1971, dopo essere rimasta in lavorazione per ben otto anni (le riprese erano iniziate nel 1963), in parte per problemi di finanziamento, in parte invece per la scontentezza cronica del regista, che lo portavano a modificare di continuo il soggetto a seconda dell'estro e dell'ispirazione. Il che non faceva altro, ovviamente, che aggravare i problemi coi finanziatori. Concepito come prodotto erotico della durata di dieci minuti (un ragazzo che si denudava in un'atmosfera onirica), divenne infine un mediometraggio, destinato al circuito genericamente "erotico" esistente in quegli anni immediatamente precedenti la liberalizzazione della pornografia vera e propria. Nelle mani di Bidgood il film (girato interamente nel suo appartamento, anche per le scene di "esterni") divenne una metafora del cammino verso il coming out di un giovane prostituto (interpretato dall'efebico Bobby Kendall), innamorato di se stesso e del proprio corpo (ovviamente, esibito generosamente), che ha paura dell'omosessualità: quella propria e quella degli altri. Il protagonista-Narciso si rifugia nella contemplazione del proprio corpo davanti allo specchio, masturbandosi grazie alle fantasie erotiche più barocche e sfrenate, per evitare di affrontare il mondo dei suoi simili, che gli appare cupo e terrorizzante (la scena in cui Kendall passeggia per una strada popolata di personaggi gay, che mescola elementi d'inferno e di paradiso, è un vero "classico" del genere). Nelle sue fantasie, di cui egli è sempre il protagonista, è di volta in volta un torero, uno schiavo dell'antica Roma, un sultano orientale o il Narciso della mitologia greca e romana. Alla fine il giovane "rompe lo specchio",
e accetta la propria omosessualità
e quella degli altri: una nuova vita lo attende.
Purtroppo i finanziatori, esasperati dai ritardi, letteralmente rubarono la pellicola dall'appartamento di Bidgood e la fecero uscire con un montaggio non approvato dal regista (e una colonna sonora musicale che piacque molto al pubblico, ma non all'incontentabile Bidgood), che ritirò per protesta la propria firma. Pink Narcissus uscì così a firma di "Anonymus", e per anni circolarono voci sul fatto che l'autore fosse in realtà Andy Warhol. La voce non aveva palesemente fondamento, come mostra al primo sguardo la differenza inconciliabile di stile fra i due artisti, ma certamente non nocque alla fama underground del film, che iniziò così una "lunga marcia" che lo portò a poco a poco a diventare un'opera quasi mitica, un film "cult". Scaduti i diritti del distributore, nel 1981, l'opera sparì quasi totalmente dalla circolazione, diventando uno di quei film di cui tutti parlavano o avevano sentito parlare, ma che era possibile vedere (con molta fortuna) solo in qualche rarissima retrospettiva nei cineforum gay. L'avvento dell'home video ha però riportato in vita, moltiplicandone le copie, Pink Narcissus, al quale ormai è riconosciuto un posto indiscusso fra i "classici" della storia del cinema gay, al punto che qualcuno ha parlato di un'influenza di questo film (che il mai contento Bidgood s'è affrettato a negare) sull'uso delle luci e delle ambientazioni in Querelle de Brest di Fassbinder. Infine, nel 1999 , in un libro retrospettivo dedicato al suo lavoro, Bidgood ammise finalmente la paternità dell'opera, di cui peraltro nelle interviste continua a disconoscere l'esito finale. Anni recenti
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Note
[1].Pubblicato su Wikipedia, nel "Progetto omosessualità", come: "James Bidgood". Il mio testo ingloba in parte la traduzione dell'abbozzo biografico presente sulla WIkipedia inglese, messa online dall'utente "Malemar". La voce è edita sotto licenza GNU: può essere riprodotta senza chiedere ulteriori permessi se si rispettano i termini di tale licenza. Il testo è quello online il 12/8/2006. Il testo di una qualsiasi data successiva può essere stato modificato anche molto rispetto a questo. Voci correlateBibliografia
Filmografia
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