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Immagine dal Gay Pride nazionale di Grosseto (2004). Foto G. Dall'Orto.
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Con l'espressione inglese Gay pride (letteralmente: "fierezza gay") si indicano in Italia due concetti distinti:
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l'orgoglio di essere quel che si è, da parte delle persone omosessuali. La resa del termine inglese pride ha creato in italiano numerosi equivoci attraverso la traduzione più usata, "orgoglio" (che in italiano è anche sinonimo di "superbia"), mentre la traduzione più corretta sarebbe semmai "fierezza", cioè il concetto opposto alla vergogna, vista come la condizione in cui vive la maggior parte delle persone omosessuali.
L'"orgoglio gay" si basa su tre assunti:
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1. che le persone dovrebbero essere fiere di ciò che sono,
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2. che la diversità sessuale è un dono e non una vergogna,
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3. che l'orientamento sessuale e l'identità di genere sono innati e non possono essere alterati intenzionalmente.
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L'uso più diffuso affermato in Italia è però quello come abbreviazione di "gay pride parade", cioè "marcia" (o "manifestazione") "dell'orgoglio gay".
In questo senso nel linguaggio colloquiale "gay pride" indica normalmente la manifestazione e le iniziative collegate che si svolgono ogni anno in occasione della "giornata dell'orgoglio LGBT", nei giorni precedenti o successivi alla data del 28 giugno, che commemora la rivolta di Stonewall.
Lo scopo di queste manifestazioni è appunto celebrare l'"orgoglio LGBT".
I simboli del "gay pride" sono la bandiera arcobaleno ed anche il triangolo rosa, riscattato dall'uso fattone dai nazisti ai danni degli omosessuali.
Carro al Gay Pride di Milano, giugno 2003. Foto di G. Dall'Orto.
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Articoli di Giovanni Dall'Orto sul Gay Pride nel presente sito:
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Il papa, il World Pride e noi ("Pride" n. 11, maggio 2000).
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"World Pride 2000": i miracoli esistono ("Pride" n. 13, luglio 2000).
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Possiamo rifarlo ("Pride" n. 16, ottobre 2000).
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Non solo il sesso. Perché è giusto fare un Gay Pride a Milano ("Pride" n. 22, aprile 2001.
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Possiamo migliorare (edito originariamente su Gay.it, 4 luglio 2001).
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Il Gay Pride di Milano mi ha insegnato... ("Pride" n. 26, agosto 2001).
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Gay Pride: l'importante è vincere, non partecipare ("Pride" n. 33, marzo 2002).
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Gay Pride: cosa c'è dietro a due parole (aprile 2002).
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Da dove veniamo: microstoria del movimento GLBT (aprile 2002).
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Gay Pride e uso della violenza [Queer-it e Deviazioni, 6-18/6/2002].
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Degustazione alfabetica dei Gay Pride [10/7/2002].
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Gay Pride: e adesso si cambi ("gay.it", 26/6/2004).
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Dall'Orto: è un no provinciale, lontano dall'Europa ["Repubblica", 18/5/2005].
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Note
[1].Pubblicato su Wikipedia, nel "Progetto omosessualità", come: "Gay Pride".
Edito sotto licenza GNU: può essere riprodotto senza chiedere ulteriori permessi.
Il testo è quello online il 24/4/2006. Il testo di una qualsiasi data successiva può essere stato modificato anche molto rispetto a questo.
Voci correlate su Wikipedia:
Su Wikimedia Commons è presente una galleria d'immagini sul Gay Pride liberamente scaricabili e riproducibili.
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