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I travestiti
londinesi Frederick Park ("Fanny", 1848/9-1881) ed Ernest Boulton
("Stella Boulton" o "Stella Clinton", 1848-1904) erano due amici che condividevano
una stanza in affitto e si frequentavano assiduamente, in una vita che
alternava prostituzione in abiti femminili e recite en travesti
sui palcoscenici dei teatri di provincia inglesi.
"Stella" aveva inoltre una relazione con il parlamentare e aristocratico Lord Arthur Pelham-Clinton (1840-1870), arrivando al punto di farsi stampare biglietti da visita come "Stella Clinton".
La vicenda
Fanny e Stella, dopo una
frettolosa (e illegale, perché eseguita senza mandato) visita medica
all'ano, furono incriminati per "aver cospirato ed aver incitato altre
persone a commettere un delitto contro natura".
Lord Arthur Pelham-Clinton,
che era figlioccio di Lord Gladstone, morì però improvvisamente
"di scarlattina" il giorno dopo essere stato coinvolto nel processo e fu
sepolto con velocità fulminea [2].
Il processo iniziò
il 9 maggio 1871 ed attrasse un enorme interesse di pubblico e di stampa.
La polizia non riuscì però a provare che fossero effettivamente
avvenuti atti di sodomia, né che il travestitismo, per quanto scandaloso,
avesse scopo sessuale, e si vide contestare dal giudice stesso di avere
agito senza chiedere le necessarie autorizzazioni a procedere.
Fanny sarebbe morto precocemente a New York, dove aveva vissuto di una piccola rendita, secondo McKenna per le conseguenze d'una sifilide (all'epoca, incurabile) che lo tormentava da molti anni. Qui era stato raggiunto dal fratello Harry, anch'egli omosessuale, che era stato processato e condannato per "buggery". Stella proseguì invece una modesta carriera teatrale, senza mai raggiungere la fama, anzi vedendosi costretto a cambiare nome d'arte per evitare la cattiva fama che gli era derivata dal processo. La fama dello scandalo fu duratura, se ancora nel 1881 un romanzo pornografico in gran parte a carattere omosessuale, The sins of the cities of the plain, inserì una scena di sodomia omosessuale che ha come protagonisti i personaggi di Boulton e Park.
Significato del processo
Al contrario, il principale
studioso dell'episodio, Harry Cocks [3],
argomenta sul fatto che sia i testimoni che la polizia che i diretti interessati
avevano invece una chiara percezione dell'esistenza dell'omosessualità,
ma che la Corte prese una decisa posizione contro un aumento della persecuzione
aperta degli omosessuali nell'esplicita convinzione, assai diffusa nel
periodo vittoriano, secondo cui discutere di questo argomento, anche solo
per reprimerlo, ne favoriva la diffusione.
Significativo da questo punto di vista il richiamo fatto dal giudice al medico della polizia per avere utilizzato un tipo di esame fisico che nel resto d'Europa era ampiamente diffuso. Pertanto secondo Cocks il processo segnala una precisa scelta politica, che grazie al processo fu ampiamente pubblicizzata, fatta dalle autorità britanniche nel periodo vittoriano. Una scelta destinata a durare per molti altri decenni.
Bibliografia
Link esterni
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Note
[1].Pubblicato anche su Wikipink, come: Ernest Boulton e Frederick Park. Il testo è quello online il 21/07/2014. Il testo di una qualsiasi data successiva può essere stato modificato anche molto rispetto a questo. [2] Ciò mise in circolazione la voce secondo cui un medico compiacente aveva firmato il certificato di morte per permettere al lord di sparire dalla circolazione, evitando imbarazzo ai parenti e al governo: Neil McKenna, a p. 359 della sua monografia, cita a sostegno di questa tesi il curioso testamento d'un nipote di Clinton che nel 1927 diseredava lo zio "che si dice sia morto" e i suoi "eventuali" eredi. [3] Harry Cocks, Nameless offences: homosexual desire in the nineteenth century, Tauris & Co, London 2003 e 2009. |