Il luogotenente
generale, Kuno Augustus Friedrich Karl Detlev conte von Moltke (1847-1923),
è stato un generale tedesco. Fu aiutante di campo dell'imperatore
Guglielmo II e comandante militare di Berlino.
Le premesse dello Scandalo
Moltke-Eulenburg
Moltke proveniva da un'antica
famiglia aristocratica tedesca ed apparteneva alla cerchia più intima
dell'imperatore, nota come "Cerchia" o "Tavola Rotonda di Liebenberg".
Era considerato come uno
dei più influenti oppositori del "partito della guerra",
che cercava di aumentare l'influenza della Germania per mezzo del confronto
militare. In particolare Moltke era stata fra coloro che si erano opposti,
con successo, all'entrata in guerra con la Francia nel corso della cosiddetta
"crisi
di Tangeri", nel 1905.
Per questo motivo gli ambienti
favorevoli alla guerra fornirono al giornalista Maximilian Harden
informazioni relative a pratiche omosessuali di Moltke e di un altro componente
della cerchia, Philipp
zu Eulenburg-Hertefeld, innescando in questo modo nel 1907
lo "Scandalo
Moltke-Eulenburg" o "Scandalo della Tavola Rotonda"
(dal nome con cui fu soprannominata la "Cerchia di Liebenberg", trasformata
in una "camarilla" (cricca) di omosessuali).
Lo scandalo ebbe un'immensa
eco in tutta Europa, e mise fuori gioco entrambi gli accusati, lasciando
via libera allo scoppio del confronto militare.
Inizia lo "Scandalo Moltke-Eulenburg"
Moltke era stato sposato
con Athalie von Kruse-Neetzow, ma il matrimonio s'era concluso con un divorzio
nel 1899, in seguito alla scoperta da parte della moglie di lettere che
provavano una relazione omosessuale fra suo marito e l'ambasciatore tedesco
a Vienna, il principe Philipp zu Eulenburg-Hertefeld.
Queste lettere furono messe
a disposizione di Harden nel 1906 e Harden scatenò la sua campagna
fra il 1906 e il 1907 sul periodico "Die Zukunft", insinuando che una cerchia
di pervertiti poteva avere solo un'influenza malsana sull'imperatore
e disastrosa per la Germania nel suo insieme.
Il 27 aprile 1907 Harden
fece i nomi su "Die Zukunft": Moltke ed Eulenburg. Moltke dovette dimettersi
per richiesta dell'imperatore, che era stato tirato in ballo a sua volta,
e reagì querelando Harden, e sfidandolo a duello.
Il primo processo Moltke
vs. Harden
Harden non accettò
il duello, e al processo di primo grado fu assolto.
Decisiva per la sentenza
furono le testimonianze della moglie, che dichiarò che dopo i primi
giorni di matrimonio suo marito non aveva più avuto rapporti sessuali
con lei, ma soprattutto la sconcertante deposizione di Magnus
Hirschfeld che, chiamato a testimoniare come "esperto" della materia
affermò che Moltke era "costituzionalmente" omosessuale. (Questa
mossa quasi distrusse l'organizzazione creata da Hirschfeld, il WHK,
nella quale gli omosessuali non dichiarati costituivano la maggioranza
dei soci).
Il giudice sentenziò
quindi che Moltke era omosessuale, ed assolse Harden.
L'avvocato di Moltke però
riuscì a far annullare il processo per un vizio di forma, ed ottenne
che fosse nuovamente celebrato nel 1908.
Il secondo processo Moltke
vs. Harden
Alla ripetizione del processo
contro Harden, che si tenne dal 18 al 25 dicembre 1907, muovendo le sue
pedine Moltke riuscì a fare dichiarare che la sua ex moglie era
affetta da "isteria", e quindi s'era inventata tutto, mentre Magnus Hirschfeld,
già sommerso dalle critiche di tutto quanto il mondo omosessuale,
provvide da sé a rimangiarsi le dichiarazioni precedenti [2].
In questo modo Moltke stavolta
vinse la causa, e Harden dovette scontare quattro mesi di prigione per
diffamazione.
Il terzo processo Moltke
vs. Harden
A bocce ormai ferme, nell'aprile
1908 Harden venne nuovamente condannato senza clamore mediatico, questa
volta al pagamento delle spese processuali di Moltke (4.000 marchi) oltre
a 600 marchi di multa.
Ma ormai i giochi erano
fatti e quanto si voleva ottenere, l'allontanamento di Moltke ed Eulenburg
dalla "stanza dei bottoni", era stato ottenuto.
Il danno all'immagine era
ormai stato fatto, e Moltke non ebbe più alcuna influenza sugli
eventi successivi, che avrebbero portato la Germania all'entrata in guerra
sette anni dopo, e alla dissoluzione dell'Impero tedesco.
Bibliografia
-
Guido Podrecca, La tavola
rotonda in Germania, Mantegazza, Roma 1919. Riedito come: Guido Podrecca,
Sessualità e politica della Germania imperiale, OET, Roma
1946.
-
Isabel Hull, The entourage
of Kaiser Wilhelm II, Cambridge 1982.
-
John Röhl, "Des Kaisers
bester Freund", in: Kaiser, Hof und Staat. Wilhelm II. und die deutsche
Politik, Munich 1988, pp. 35–77, 64 sgg.
-
Nicolaus Sombart, Wilhelm
II. Sündenbock und Herr der Mitte, Berlin 1996.
Olaf Jessen, Die Moltkes.
Biographie einer Familie, C. H. Beck, Munich 2010, ISBN 978-3-406-604997.
|
Note
[1].Pubblicato
anche su Wikipink,
come: Kuno
von Moltke.
Il testo è quello
online il 21/07/2014.
Il testo di una qualsiasi
data successiva può essere stato modificato anche molto rispetto
a questo.
[2]
Sull'episodio si veda: Erwin Haeberle, Justitias zweischneidiges Schwert.
Magnus Hirschfeld als Gutachter in der Eulenburg-Affäre, in: Klaus
M. Beier (a cura di), Sexualität zwischen Medizin und Recht,
Fischer Verlag, Stuttgart 1991, pp. 5-20; online
sull'"Archiv für Sexualwissenschaft". |