Due lettere inedite [1 e 2 giugno 1914] [1]
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Monte Ziretto 1-6-14.
Onoratissimo signor capitano [2],
Il mio Pancrazio[3]
ha sentito della possibilità che lei possa scalare l'Etna e credo che
gli farebbe molto piacere parteciparvi. Lei lo troverebbe sgradito o lo
permetterebbe? Per favore, si senta libero di essere assolutamente
franco nella sua risposta. Lui non ha la minima idea del fatto che io
le sto scrivendo.
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Dato che Gloeden vuole
venire quassù per due giorni questa settimana, ovviamente non vorrei
rinunciare a Pancrazio per quei giorni, ma se lei deve lasciare
Taormina a breve e vuole quindi intraprendere presto l'escursione
sull'Etna, allora darei licenza per qualche giorno, nonostante l'arrivo
di Gloeden, al mio P(ancrazio), ovviamente a condizione che lei fosse assolutamente disposto ad accoglierlo.
Per favore mi faccia sapere con tutta franchezza.
Con cordiali saluti, il suo Ludw.<ig> Wüllner. |
Pancrazio D'Allura in una foto di Wilhelm von Gloeden (numero 1521), intitolata "Gelosia", poco prima del 1900.
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2 giugno 1914.
Onorato signor capitano,
Purtroppo P.<ancrazio> non potrà più accompagnarvi: domani verranno quassù Gloeden e sua sorella [4], e inoltre il "piccolo Pancrazio" [5] si è sentito piuttosto male e ha bisogno di cure.
Colgo l'occasione per ringraziarla per la sua gentile disponibilità ad esaudire il suo desiderio.
Le auguro il meglio per il suo Grand Tour!
Per favore, mi faccia sapere come sono andate le cose.
Distinti saluti, Wüllner.
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L'autore ringrazia fin
d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su
persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti.
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Note
[1] Le
due lettere, inedite, appartengono alla collezione privata di
Raimondo Biffi, che ringrazio per la sua disponibilità.
Provengono da un libro di autografi, smembrato, su cui
erano state incollate assieme a una nota su Wüllner.
Malcom Gain, che ringrazio, mi ha assistito nella trascrizione e nella traduzione in italiano.
Chi scrive è il celebre cantante lirico Ludwig Wüllner (1858-1938) che, coinvolto nello scandalo Plüschow nel 1907 (era nello studio, con un ragazzo nudo, nel momento in cui la polizia vi fece irruzione) si rifugiò a Taormina. Qui
fece costruire la "Casa rossa" sul Monte Ziretto, a poca distanza
dalla "Casa bianca" usata da Gloeden per le sue scampagnate, una delle
quali è descritta nel primo testo come imminente e nel secondo come in
corso.
Dalla lettera emerge chiaramente come egli fosse amico di Gloeden, che offriva ricevimenti in suo onore (come segnala: Anonimo, Italy. Jottings from
Taormina, “The New York Herald”, June 13 1913, p. 4. Online
su Gallica.fr).
Peyrefitte lo ha ritratto come un mediocre rivale mondano di Gloeden, immagine contraddetta dai documenti.
[2]
La parola "hauptmann" potrebbe essere anche un cognome, ma l'iniziale è
scritta in minuscolo, quindi va intesa come un titolo ("capitano").
[3] Il taorminese Alfio Barca, che ringrazio, ha riconosciuto in questo "servitore" Pancrazio D'Allura (1882-1967), già modello di Gloeden, e alla morte di Wüllner erede della "Casa rossa", che egli trasformò in un ristorante. L'edificio esiste ancora, ma è proprietà privata.
[4] Sophie Raabe (1847-1930), spesso ospite del fratellastro a Taormina.
[5] In
italiano nel testo. Si tratta chiaramente d'un soprannome, visto che
D'Allura aveva già 32 anni. Del resto dalle foto emerge che era
"piccolo" di statura.
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