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"Avanti!" [1906]

Cartolina di Capri, anni Venti.
Cartolina di Capri.
 
Nell'isola di Tiberio  [22/9/1906] [1].

Nell'isola di Tiberio.

I novelli Krupp. Gli sporcaccioni internazionali. Che cosa scrive un giornale tedesco.


Napoli. 21 (C. G.) per telefono — I casi di Capri destarono, quattro anni or sono, enorme rumore in Europa
[2]. La nostra Propaganda, allo scopo di liberare l'isola maravigliosamente bella da una combriccola di sporcaccioni, rivelò le porcherie sodomistiche di Krupp e dei suoi accoliti. L'accusa fu ripetuta dal Vorwaerts ed il Krupp trovò scampo nel suicidio provocando nuovi fulmini dell'imperatore Guglielmo contro i socialisti. Ci fu poi una querela della famiglia Krupp contro ll Vorwaerts, querela frettolosamente ritirata quando si seppe che il compagno on. Graduaner si era recato per incarico del giornale socialista tedesco a compiere un'inchiesta a Capri.

Per un certo tempo l'isola del nostro golfo è stata un po' risparmiata dai pederasti internazionali e la popolazione si riteneva liberata da questa gente. Ora, invece, siamo da capo
[3].

La Propaganda ha svelato in un suo ultimo numero che un ricco francese
[4] si è fatto costruire a Capri, presso il palazzo dl Tiberio, una sontuosa villa dove si abbandona ai suoi capricci. Questo signore non è altri che l'organizzatore delle famose messe nere a Parigi nelle quali si violavano i bambini. Egli a Parigi fu prima arrestato, poi dichiarato pazzo ed infine rimesso in libertà. Ed egli profitta ora di questa libertà sull'isola bella.

Le nuove rivelazioni della Propaganda hanno destato grande impressione nella colonia internazionale di Capri e la stampa estera se ne è ancora una volta occupata.
La Manchester Post pubblica una terribile corrispondenza di una signora tedesca che ora domicilia a Capri, corrispondenza nella quale si trova di questa roba:
«Vive qui un inglese il quale si dovette separare dalla sua giovine sposa, che indicibilmente lo amava, perché scoprì che il marito preferiva alla sua la compagnia di piccoli sporcaccioni. Egli ora se la spassa a Capri, noto a tutti come un pederasta.

Il sommo della malizia ha raggiunto indiscutibilmente un altro figlio della Gran Bretagna
[5], il quale, separato da sua moglie, ch'egli spinse all'infedeltà con sistematici maltrattamenti, piantò in Capri Ia sue tende con i due figliuoli. Il più piccolo fu restituito alla madre. Il maggiore fu ridotto da quest'infamia di uomo alle sue turpissime voglie!
Quando la madre seppe questo cose, tornò a Capri con la sua cameriera e il più piccolo figliuolo per tentar di strappare suo figlio alle unghie di questo snaturato. Ella si rivolse dal sindaco di Capri, che è anche proprietario del primo albergo del luogo. Il giorno dopo che essa si era confidata al sindaco di Capri il marito sparì col ragazzo.
La tragedia cominciò dopo. Dopo che il marito ebbe posto in sicuro il suo figlio maggiore, tornò a Capri giurando vendetta. E la compì nella maniera che solo poteva essere ispirata ad un delinquente astuto e senza coscienza. Un giorno egli rapì alla madre il figlio minore, dopo avere colpito con pugni la povera donna. Furente di dolore e di sdegno, essa non tardò a querelarsi alle autorità di Capri e di Napoli e da allora non si parla a Napoli e a Capri che del caso Douglas.

Testimoni contro quest'uomo non mancano. Un ragazzo che occupava presso di lui il posto di servitore, può dire in che maniera egli commetteva su suo figlio i propri delitti; altri ragazzi raccontano con raccapricciante esattezza, come egli li voleva tentare e come essi riuscissero a fuggire. Ma il signor Douglas, iI quale, nonostante la sua degenerazione, ha conservato la malizia e lo spirIto di mendacio della sua precedente carriera diplomatica, pone in opera un vero tessuto di menzogne per salvarsi. Portò il fanciullo rubato in casa del console americano Jeròme e gli affidò l'ufficio di complice d'un delinquente.

Sventuratamente il console inglese sig. Trower, è in permesso, circostanza molto propizia a Douglas, perché il console detesta e perseguita questa vergogna di Capri. Lo stesso fanno il pretore di Capri e una minoranza.
Che si dovesse venire ad un tal colpo, che dovesse essere una donna, la quale doveva dare la prima spinta a far la luce sulle gesta dei pederasti di Capri, non è certamente una gloria per il sentimento morale degli italiani (ist
eigentlich kein Ruhm für das italienische Sittlichkeitsgefühl).»
E così, per colpa di quattro porci e per la incoscienza delle autorità locali dobbiamo sentirci complimenti di questo genere.

Ma la popolazione di Capri, buona e lavoratrice protesta con noi contro tante sozzure ed aiuta la Propaganda e tutti i galantuomini nell'opera di epurazione.

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.
Note 

[1] Ho trascritto il testo da: C. G., Nell'isola di Tiberio. I novelli Krupp. Gli sporcaccioni internazionali. Che cosa scrive un giornale tedesco, "Avanti!", 22 settembre 1906, p. 2.

[2] Allude allo scandalo Krupp, scatenato nel 1904 da una camapgna moralizzatrice del quotidiano socialista "La propaganda". Fu uno scandalo di cui parlò tutta l'Europa.

[3] Non mi è chiaro lo scopo di questo tenativo di riattizzare il fuoco dello scandalo, che alla fine si era rivelato difficile da gestire anche per l'aveva innescato.
L'ipotesi per me più probabile è che sia solo una salva sparata al servizio di qualche bega politica locale, come m'induce a pensare l'attacco finale alle autorità che nulla fanno per combattere il flagello. In ogni caso, questa volta lo scandalo non scoppiò.

[4] Si tratta di Jacques d'Adelswaerd Fersen, a cui Roger Peyrefitte ha dedicato il romanzo L'esule di Capri.
Egli da giovane era stato effettivamente al centro di uno scandalo internazionale, quello delle cosiddette "Messes noires".

[5] Visto che più avanti è citato per cognome, è chiaramente riconoscibile lo scrittore Norman Douglas. Ignoro se le gravissime accuse che gli vengono scagliate contro fossero vere o meno.


 


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