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Giovanni Dall'Orto, Presenze gay, lesbiche, bisessuali e transessuali nella narrativa di fantascienza.
Ho
qui riunito schede di lettura di romanzi e racconti nei quali la presenza
omosessuale fa una breve apparizione, non meritevole di una recensione
più ampia.
Per
le recensioni dettagliate si
veda qui.
I
dati bibliografici completi dei libri recensiti si trovano al link ancorato
nel titolo.
(Nota:
Una wiki di fantascienza in inglese dedica pagine aggiornate ai
personaggi lesbici nella fantascienza, alle antologie
di fantascienza "queer"... ed altro
ancora.)
AA.VV., Al suono di una musica aliena, "Urania Millemondi Estate" 2000 [1999].
AA.VV. (a cura di Aldiss, Brian), Avventure tra i mondi, Fanucci, Roma 1982 [1978].
Un cavernicolo inventa il mercato dell'arte, grazie anche alla complicità di Pavone, altro cavernicolo effeminatissimo che "guarda caso" fa l'arredatore, ed è rivale invidiosissimo di Cacatoa, un suo ex-amante.
Il personaggio omosessuale è decisamente ridicolo, come da regola non scritta degli anni Sessanta che permetteva di parlare di personaggi omosessuali unicamente a patto di metterli in cattiva luce, tuttavia l'insieme è divertente.
AA.VV., La casa della vita e della morte, "Urania" n. 561, 7 marzo 1971.
Un
professore omosessuale della fu Germania-est (comunista) vuole fuggire
in Occidente. Vi riesce solo grazie a uno scambio di persone congegnato
in modo piuttosto insolito: un trapianto di cervelli, grazie al
quale il professore finisce (e fugge) nel corpo di una bella donna!
Cosa
che gli consentirà finalmente di poter cercare di sedurre maschi
eterosessuali, sin lì al di fuori della sua portata...
AA.VV., C'è sempre una guerra, "Urania" n. 450, 4 dicembre 1966.
Esseri
del futuro cercano di far accoppiare, nel passato, l'ultima androide e
uno dei due ultimi esseri umani sopravvissuti dopo una catastrofica guerra
fra uomini e androidi: da questo accoppiamento dipende la loro stessa esistenza,
dato che loro discendono da quell'ultima coppia.
Nel
loro tentativo sono però ripetutamente ostacolati dal compagno del
giovane prescelto, che ne è geloso, ma si ammanta di tutt'altre
motivazioni (tutte molto morali e patriottiche) per tenerlo lontano dalla
donna ex-nemica.
L'omosessualità repressa di questo misogino soldato è finemente descritta, sia pure con qualche stereotipo ("lui" è così perché aveva una madre dominatrice...), che però risulta non eccessivo, per un'opera del 1962.
AA.VV. (a cura di Ellison, Harlan), Dangerous visions, Mondadori, Milano 1991 [1967].
AA.VV. (a cura di Wollheim, Donald), Destinazione spazio n. 2, "Urania" n. 1169, 29 dicembre 1992.
Non sempre è facile trattare con un uomo il cui sviluppo fisico si è bloccato a nove anni: lui può ricattarti facendoti passare per un pedofilo, e anche i tuoi amici possono arrivare a pensare che tu lo sia (cfr. pp. 184, 192, 199).
La letteratura mondiale avrebbe potuto sopravvivere anche se questo racconto non fosse stato mai scritto...
Ellen Datlow (a cura di), Fantasex. Racconti erotici e amori alieni, "Urania Millemondi Estate" 1998 [1990].
AA.VV.
(a cura di Hartwell, David G.), Mille
e una galassia. Il meglio della fantascienza, supplemento al n.
1493 di "Urania", dicembre 2004 [2000].
AA.VV. (a cura di Sterling, Bruce), Mirrorshades, Bompiani, Milano 1994 [1986].
AA.VV. (a cura di Elwood, Roger), Mostra di mostri, "Urania" n. 795, 5 agosto 1979.
Contiene
alle pp. 42-62 il racconto di Harry Harrison intitolato "Incontro
finale" (The final encounter, "Galaxy", april 1964).
La
razza umana, espandendosi per l'Universo, ha prodotto coi secoli molte
sotto-varietà. L'esponente di una sotto-razza di soli maschi in
grado di concepire e partorire (quindi, a rigor di logica, si tratta semmai
di ermafroditi con fattezze maschili...), è presente sull'astronave
che parte alla volta di un segnale misterioso.
Egli
parla con rimpianto del suo amore per il compagno ormai morto.
Lo
accompagna una coppia di sposini novelli che dapprima fatica a capirlo,
ma poi si adegua alla sua "diversità".
In
uno scritto del 1964, si trattava d'un atteggiamento di grande apertura
mentale.
Il racconto, uno dei migliori del periodo pre-movimento gay ad affrontare il tema del "mondo senza donne", è stato antologizzato molte altre volte; in particolare in lingua italiana anche come:
AA.VV. (a cura di Asimov, Isaac), I Premi Hugo 1955-1975, Milano, Nord 1978 [1978].
AA.VV. (a cura di Pergameno, Sandro), Storie dello spazio esterno, Nord, Milano 1982.
Un alieno di una razza alata, mutilato e incapace di volare, salva un giovane che ha tentato il suicidio e s'innamora di lui. Quando il giovane se ne andrà, scivolerà a poco a poco verso la morte, ma prima di morire vedrà tornare il giovane, che ha deciso di ricambiare il suo amore, e che lo seppellirà con tutti i riti funebri della sua razza.
Non so se essere commosso o raccapricciato...
AA.VV. (a cura di Scortia, Thomas), Strani compagni di letto, Longanesi, Milano 1977 [1972].
AA.VV. (a cura di Nicolazzini, Piergiorgio), Strani universi. I cinque romanzi brevi finalisti al Premio Hugo 1999 [1999, trad. it. 1999]
AA.VV., Umani e transumani. Il meglio della fantascienza 2, "Urania" n. 1462, 26/3/2003 [2000].
Nel racconto di Lucy Sussex "La
regina di Erewhon" ("The queen of Erewhon", "F&SF", 1999) un'antropologa
lesbica giunge in un paese della Nuova Zelanda del futuro post-Catastrofe,
per seguire un processo.
Le imputate sono due donne che, innamorate
l'una dell'altra, hanno sfidato la regola poliandrica della loro cultura,
suscitando la violenta reazione dei fratelli.
Il bello è che il racconto descrive
come normale la relazione sessuale fra maschi nei matrimoni poliandrici...
Contiene alle pp. 250-326 il romanzo di
John Crowey, Ingranaggi del tempo (Great work of time,
1989), un po' farraginoso, basato sui viaggi nel tempo.
Alle pp. 298-299 vi si parla del debole
di Cecil
Rhodes, l'imperialista inglese che conquistò buona parte
dell'Africa del Sud, per i giovanotti sui ventitré anni: una debolezza
che si vuole sfruttare per farlo avvicinare da un emissario del futuro
per cambiare il corso della storia.
Nelle pagine 314 e seguenti il protagonista
incontra un altro se stesso, proveniente da un'altra linea temporale, che
gli racconta di quando, ventitreenne, s'era trovato vicino a Rhodes con
l'incarico di affascinarlo per poi trovare l'occasione per ucciderlo, ma
gli aveva in realtà salvato la vita...
Alle pp. 327-350 appare inoltre il racconto:
"La notte della lotteria" ("Lottery night", 1989) del tailandese Sucharitkul
Somtow.
Si tratta d'un bizzarro e buffo racconto
fantastico (non fantascientifico) che mischia mitologia oltretombale
tailandese e personaggi contemporanei.
Fra loro la "zia Joom", che è un
"katoey", cioè
un ballerino travestito (pp. 331, 338 e 345).
AA.VV., Urania millemondiestate 1991, n. 30, estate 1991.
Contiene
alle pp. 135-220, di Gregory
Benford, Dallo spazio profondo ("A snark in the night"
[1977]), soporifero romanzo breve che descrive prolissamente l'agonia d'una
donna malata, amata da un uomo e da un'altra donna, che con lei costituiscono
un terzetto affettivo-sessuale.
L'arrivo
dell'alienus ex machina però la salverà in extremis.
AA.VV., Urania millemondinverno 1986, Mondadori, Milano 1986.
Gli indigeni del pianeta Hainu sono bellissimi, e ciò crea imbarazzo fra i diplomatici terrestri. Questo imbarazzo sarà comunque inferiore a quello provocato dalla scoperta che essi possono manipolare i sessi e trasformare un uomo in una donna e viceversa.
Curiosamente,
come in molti racconto di questo tipo, la tendenza sessuale cambia
automaticamente assieme all'apparenza esteriore del sesso, cosa
che non si verifica mai nelle reali operazioni di cambio di sesso.
Sarebbe
carino scoprire chi abbia mai detto agli autori di fantascienza che la
tendenza sessuale è legata all'aspetto esteriore del corpo...
AA.VV. Urania millemondinverno 1988, Mondadori, Milano 1988.
Alle
pp. 357-407 contiene il racconto umoristico di Wayne Wightman intitolato
"Il tensore del desiderio" ("The tensor of desire", 1985).
Alle
pp. 404-405 l'eroe positivo, Lanyon, riesce a battere il malvagio Strattor
cospargendosi di un ormone sessuale che fa impazzire di desiderio l'avversario.
(Ehi, non ho mica mai detto che io recensivo solo libri intelligenti!).
Aldiss, Brian, La lampada del sesso, La tribuna, Piacenza 1964. (Riedito anche da Rizzoli ("Bur" n. 262) 1978, e nei "Classici di Urania" n. 244 (Mondadori, Milano 1997) col titolo di "La lampada dell'amore") [1961]. (Ne ho usato l'edizione Rizzoli).
Allo
scopo di migliorare i rapporti sociali favorendo la sincerità nell'interazione
quotidiana, in Inghilterra viene inventato e reso obbligatorio un segnalatore
di desiderio sessuale.
La
decisione suscita ovviamente reazioni sfavorevoli: e fra gli oppositori
ci sono proprio coloro che verrebbero costretti ad un coming out non
desiderato, come le persone omosessuali: la lesbica Jean (incontrata
dal protagonista a casa di Donald, anch'egli omosessuale), l'amante
di Jean (Andreine), e un anonimo omosessuale amico di Donald (cfr.
le pp. 145-158).
Il
testo oggi ha perso molto del suo mordente, ma si ricordi che fu scritto
prima della rivoluzione sessuale, quando la società inglese si stava
rendendo conto del fatto che il mantenimento ad oltranza dell'ipocrisia
sociale in materia di sesso era impossibile.
Il
romanzo di Aldiss si basava tutto sulla domanda: "cosa succederebbe
se i nostri desideri sessuali non fossero tenuti nascosti dalle convenzioni
sociali? Saremmo tutti più liberi o no?".
La reazione dei personaggi omosessuali del romanzo è una delle risposte al quesito. Nel 1961 l'omosessualità maschile in Inghilterra era un reato (e tale sarebbe rimasta fino al 1967) e che per questa ragione scoppiava uno scandalo dietro l'altro. Per gli omosessuali, una maggiore sincerità sociale, sarebbe stata un outing, e non un coming out.
Per fortuna nel frattempo il mondo si è evoluto perfino più di quanto potesse immaginare l'utopia "fantascientifica" di Aldiss...
Aldiss, Brian, Galassie come granelli di sabbia, "Classici di Urania" n. 231, giugno 1996 [1960].
Una delle più precoci apparizioni del tema omoerotico nel campo della fantascienza.
Aldiss, Brian, Dal buio degli anni luce, "I romanzi del "Cosmo" n. 175, 1 settembre 1965 [1964].
Nel corso della vicenda due amanti omosessuali cercano (pp. 81-83) la libertà nel "ghetto felice" (in inglese: "gay ghetto") dove sono confinati, nella Londra del futuro, tutti i disadattati. (Nel 1964, anno in cui fu pubblicato il romanzo, l'omosessualità era illegale nel Regno Unito).
Commenti sulla loro sorte appaiono successivamente alle pp. 94-95.
Alexander, Ric (a cura di), La macchina che uccide, "Urania Millemondi Inverno" n. 18, dicembre 1998 [1997].
Amis, Kingsley, Modificazione H. A., Sonzogno, Milano 1977 [1976].
In un mondo parallelo dove non c'è
mai stata la Riforma protestante, i cantori castrati Mirabilis e Viaventosa
vivono assieme, e la loro amicizia ha forti connotazioni omoerotiche.
Cenni espliciti all'omosessualità
si trovano però solo alle pp. 153 e 215.
Non rilevante per il nostro tema.
Anderson, Poul, Le amazzoni [1959], "Urania" n. 235, 31 luglio 1960. Riedito in "Urania" n. 563, 4 aprile 1971.
La ragion d'essere di questa narrazione sta nell'incontro/scontro fra le donne di un pianeta evolutosi da un naufragio, rimaste senza maschi e costrette quindi a riprodursi per partenogenesi, e un astronauta terrestre, inequivocabilmente maschio, che le riscopre.
A quanto ho letto sulle recensioni straniere (ma chi sa l'inglese troverà online anche il testo dei primi 5 dei 20 capitoli di questo romanzo), l'eroe, con uno sforzo ammirevole (grazie a fatiche notturne che non stentiamo a immaginare erculee), dimostra alle diffidenti signorine di essere davvero un maschio di homo sapiens e non un mostruoso alieno da eliminare quanto prima (come qualcuna, saggiamente, vorrebbe fare)... e fa sparire il lesbismo dal pianeta.
Ma di tutto ciò, nessuna traccia nella traduzione: più che un "mondo senza maschi", questo è un "mondo senza sesso"... come i censori cattolici desideravano che fosse l'Italia nel 1960.
Si noti che in anni successivi il topos letterario fantascientifico (tutto maschile) del "mondo senza maschi" (un postaccio, abitato da lesbiche selvagge!) avrebbe avuto comunque una diretta e polemica risposta sotto la penna di autrici come Joanna Russ (che la trovava un'ottima idea!) o Marion Zimmer Bradley, per citare solo due nomi fra i tanti.
(Nota: il titolo originale contiene un gioco di parole fra "pianeta vergine" e "pianeta delle vergini").
Alle
pp. 291-293 una scena - ambientata proprio in tale futuro - è dedicata
allo sconcerto e al dolore di Aliyat, una di questi "sopravvissuti
dell'epoca della mortalità", che scopre che il suo amante Raphael
s'è fatto modificare il corpo, diventando donna.
Raphael
(che ora si chiama Fiera) giustifica la scelta col fatto che ormai nel
corpo maschile non riusciva più a provare alcuna emozione nuova,
suggerendo ad Aliyat (che da parte sua non ha nessuna intenzione di impelagarsi
in una relazione lesbica: a lei il suo amante andava benissimo maschio!)
di provare a cambiare sesso a sua volta. Cosa che Aliyat rifiuta decisamente
di fare.
Al di là di questa scena, la tematica lgbt non fa ulteriori apparizioni nel resto del romanzo.
Anderson, Poul, Mondo senza stelle, "Urania" n. 925, 22 agosto 1982.
In
una piccola città le donne costituiscono un esercito per prendere
il potere. Fra loro le più crudeli e caparbie sono le lesbiche,
descritte come superficiali e violente.
La
rivoluzione fallirà per i disaccordi fra le donne stesse.
Anderson, Poul, Il sogno e la follia, in: "Robot speciale" n. 8 (suppl. al n. 27 di "Robot") Armenia, Milano 1978, pp. 114-158.
L'ideologia sottesa da Anderson ha trovato pieno rispecchiamento oggi nella destra americana, che sostiene che i gay non chiedono, banalmente, pari diritti rispetto alle persone eterosessuali, bensì odiosi privilegi per poter discriminare le persone normali e "naturali".
In
questo senso Anderson mostra come una certa mentalità di destra
sia incapace di concepire rapporti fra maggioranze e minoranze sessuali
che siano su un piede di parità. Per quelli come lui, già
la semplice richiesta di pari diritti è in sé un'odiosa sopraffazione
da parte delle minoranze, lesiva dei diritti (termine col quale designano
i privilegi) delle maggioranze.
Prosit.
Farraginoso (cosa vuol dimostrare?) anche se non mal scritto.
Arnason, Eleanor, Sigma Draconis, "Uraniargento" n. 4, 13 giugno 1996. [19..]
Arnason, Eleanor, Meduse, "Urania argento" n. 11, 14 novembre 1995 [1993].
Baird, Wilhelmina, Filmlive. Contratto mortale, Nord, Milano 1997 [1993].
Non ci sono altri accenni alla tematica omosessuale.
Barbieri, Daniele & Mancini, Riccardo, Di futuri ce n'è tanti. Otto sentieri di buona fantascienza, 2006.
Purtroppo il pregio
di quest'opera, cioè il fatto di offrire una selezione del
meglio prodotto nel passato fra quanto è stato tradotto in lingua
italiana, è anche il suo limite maggiore, dato che "tagliando
fuori" tutta la letteratura più recente, trascura proprio il periodo
in cui si concentra la parte maggiore degli scritti con tematiche lgbt
della fantascienza!
Ciò nonostante
la tematica lgbt non è del tutto assente dal volume:
Barnes, John, Peccato originale, "Urania" n. 1097, 26 marzo 1989 [1988].
Il romanzo è bello ma, per quanto riguarda il tema gay, l'interesse è nullo.
Barr, Mike & Bolland, Brian, Camelot 3000 , Magic Press, Roma 1999 [1988]
Barrington, Bayley, La caduta di Cronopolis, Nord, Milano 1976 [1974].
Infine, a p. 157 appare la menzione del "favorito" del perfido Hulmu.
Bear, Greg, La regina degli angeli, Nord, Milano 1991 [1990].
Un'altra allusione all'omosessualità, questa volta priva d'importanza, è a p. 293.
Belen, Rapsodia dei sensi, L'Airone, Roma 1969 [1966].
Per il nostro tema si vedano i racconti:
Benford, Gregory, Attraverso un mare di soli, Nord, Milano 1987 [1984].
L'autore
approfitta dell'apertura del settore fantascientifico al tema prima tabù
del sesso per introdurre l'inosabile... l'inaudito... l'inconcepibile...
ciò che vi darà un fremito di trasgressione al solo leggerlo...
Ebbene sì: tre personaggi che hanno un ménage à
trois (e sono due donne e un uomo, of course. "Trasgressivi"
sì, ma senza esagerare!).
Una
delle due donne, a un certo punto, cambia addirittura sesso. Audaceeeee!
Si vedano soprattutto le pp. 220, 267, 273-276, 285-294.
Bevilacqua, Sergio, Androginomachia. La guerra dei sessi, libro primo, Biesse edizioni, Reggio Emilia 2006.
Bishop, Michael, Occhi di fuoco, Nord, Milano 1987 [1980].
Bova, Ben, La vendetta di Orion, "Urania" n. 1095, 26 febbraio 1989 [1988].
Bova, Ben, Giove chiama Terra, "Urania" n. 924, 8 agosto 1982 [1981].
Bradley, Marion Zimmer, Le più belle storie di Marion Zimmer Bradley, Tea, Milano 1993 [1985].
Bradley, Marion Zimmer, Le rovine di Isis, Fanucci, Roma 1998 [1978].
Questo è il prequel del ciclo di Darkover di Marion Zimmler Bradley, che comprende quasi quaranta opere (se si contano anche i racconti brevi) scritte nel corso di altrettanti anni.
Femminista,
anticlericale, Bradley fu anche una
(precocissima) militante lesbica, collaborò con le "Daughters of
Bilitis" (il primo movimento lesbico negli Usa), e fra le altre cose
(pochissimi lo sanno!) scrisse nel 1960 assieme a Barbara Grier una bibliografia
sul lesbismo in letteratura.
Ma
al tempo stesso visse un intenso e sincero desiderio di avere figli, ed
accettò la trafila che la società dell'epoca imponeva allora
a una donna che ne voleva: matrimonio e tutto il resto. Si sposò
(e divorziò) due volte, una delle quali con un gay, ed ebbe tre
figli biologici e diversi altri adottivi.
Questa sua condizione umana si rispecchia nei suoi romanzi, che vedono spesso donne combattute e lacerate fra due desideri inconciliabili, come libertà e realizzazione personale da un lato e amore per i figli, con le rinunce alla libertà che esso comporta, dall'altra.
Il suo ciclo più famoso è questo del pianeta Darkover, che su premesse fantascientifiche "tradizionali" innesta uno sviluppo fantasy del tutto originale.
I terrestri naufragati su un pianeta al di fuori di tutte le rotte, infatti, scoprono che in alcuni di loro certe pietre (le pietre "matrici") focalizzano un "laran" (dono) conferendo super-poteri parapsichichi (come per esempio la telepatia).
Coloro che scoprono di avere il laran si costituiscono allora in aristocrazia dominante e danno vita a una società semifeudale, a bassa tecnologia. Che l'autrice esamina nel periodo in cui, mille anni dopo il naufragio, il pianeta viene scoperto dalle astronavi umane, e si ha lo scontro fra due culture e due civiltà diversissime.
Questa la cornice. Nella quale le Bradley inserisce spessissimo e volentieri storie e realtà omosessuali.
In questo stesso volume il tema appare alle pp.:
Bradley, Marion Zimmer, L'erede di Hastur, Nord, Milano 1980 [1975].
Bradley, Marion Zimmer, L'esilio di Sharra, Nord, Milano 1983 [1981].
Bradley, Marion Zimmer, La torre proibita, Nord, Milano 1990 [1977].
Bradley, Marion Zimmer, La catena spezzata, Nord, Milano 1981 [1976].
Bradley, Marion Zimmer, Il sapiente di Darkover, Tea, Milano 1991 [1980].
Bradley, Marion Zimmer, Il signore di Storn, Tea, Milano 1993 [1970].
Brantenberg, Gerd, Le figlie di Egalia, &stro, Firenze 1992 [1977].
Quando uno dei protagonisti, Petronio,
si ribella a questo stato di cose, scopre la possibilità d'amare
finalmente un uomo, il suo amico Baldriano (pp. 169-175, 208-209, 221).
I due visitano insieme un locale lesbico,
dove incontrano un altro personaggio omosessuale, Lisa Scoglionudo.
Esilarante la descrizione di questo locale,
satira dei locali gay (maschili) scandinavi degli anni Settanta.
Un romanzo che nessuno, uomo o donna, può leggere senza sgomento, e che obbliga a pensare.
Brunner, John, Dramma d'avanguardia, Nord, Milano 1981 [1966].
Un
misterioso regista argentino raduna in una casa isolata un gruppo di attori
"rovinati" ciascuno da un vizio diverso.
Fra
loro Ida Marr, attrice lesbica che tenta di circuire la giovane
e bella Heather Carson, e Adrian Gardner, coinvolto in uno
scandalo per aver adescato un ragazzo di quattordici anni.
Il
romanzo è soprattutto un thrilling destinato ai cinefili,
che nei personaggi "a chiave" riconosceranno divi del passato.
Fra
le persone scelte da una misteriosa razza aliena per procurarle emozioni
esotiche "per procura" appare alle pp. 70-71 una coppia d'omosessuali.
Uno
dei due è un veggente; il suo partner Anders ha però un problema:
ha erezioni rarissime e imprevedibili. Brunner si diverte a nominare Aleister
(Crowley), il veggente omosessale che teorizzava la magia sexualis
coi suoi seguaci, uno dei quali a quanto pare era stato Anders... un po'
più giovane e funzionante...
Brunner, John, L'isola del caos, Nord, Milano 1989 [1984].
Alle pp. 54-66 il rapporto fra lord Arthur e Osman Effendi, emersi dal passato, è chiaramente (anche se non esplicitamente) un rapporto omosessuale.
Due allusioni alle pp. 123 e 128.
Brunner, John, Ospiti dal passato, "Omicron fantascienza" n. 2, febbraio 1981 [1969].
Per
il lancio pubblicitario della prima "macchina del tempo", un industriale
decide di presentare alla festa nove suoi illustri antenati.
Ma
che fare quando si scopre che uno di loro è un inveterato pedofilo
omosessuale... per non dire degli altri?
L'impostazione ha comunque risentito del passare degli anni (il romanzo è del 1969), al punto che la lettura di quest'opera non lascia certo dietro di sé un ricordo indimenticabile...
Brunner, John, Il pianeta della follia, MEB, Torino 1979 [1973].
L'Inghilterra è in preda a sussulti
fascisti, e squadre di teppisti cristiani spadroneggiano.
Due i personaggi omosessuali: il simpatico
Billy Cohen, "dichiarato" e aperto di idee (che brucia vivo nel rogo di
un bar gay appiccato dai cristiani), e Tarquin, checca velata e segretario
della thatcheriana dirigente suprema dei cristiano-fascisti.
Vedi le pp. 23, 39, 111-113, 158, 161.
Brunner, John, Il visitatore, Longanesi, Milano 1977 [1974].
Nella
società futura reduce da un periodo di guerre e disordini, la popolazione
femminile è stata falcidiata da un virus bellico.
In
questo mondo quasi senza donne, l'omosessualità è perciò
(faute de mieux) una necessità per molti, sebbene non manchino
quanti la praticano per passione, come il poeta Mustafà, che mantiene
un harem di giovanissimi amanti-apprendisti.
Vedi le pp. 31, 45, 50-51, 59, 64, 110.
Burgess, Anthony, Il seme inquieto, De Carlo, Milano 1974 [1962] e Fanucci, Roma 2002.
Per
combattere una terribile sovrappopolazione i governi incoraggiano l'omosessualità.
I
"froci" imperversano, sebbene siano esseri estremamente odiosi ed effeminati.
Ma
quando la natura si adegua alla politica di "infertilità", l'umanità
per sopravvivere si deve dare a riti di fertilità. Le eccedenze
di popolazione verranno allora liquidate in un'artificiale guerra fra i
sessi e usate come carne in scatola.
Morale (reazionaria) della favola: sono più naturali e accettabili guerra e cannibalismo di quanto non sia l'omosessualità (e la contraccezione!).
Questa robaccia nazista è stata inspiegabilmente ristampata nel 2002 da Fanucci, e spacciata come "romanzo visionario" di grande lucidità. Alla faccia...
Burns, Stephen L., S.O.S. da un altro pianeta, "Urania" n. 1484, marzo 2004 [2000].
L'omosessualità è trattata in modo naturale e simpatetico.
Burroughs, William, Le città della notte rossa, Arcana, Milano 2006 [1981] .
Callenbach, Ernest, Ecotopia, Interno giallo, Milano 1991 [1975].
Un cenno insignificante all'esistenza di coppie omossessuali è a p. 79. Ci si sarebbe potuti sforzare un pochino di più, signor Callenbach...
Card, Orson Scott, Wyrm, "Urania" n. 1107, 13 agosto 1989 [1987].
Alle
pp. 144-149 appare Kristiano, un ragazzo della bellissima razza mista dei
gaunti (mezzo umani e mezzo extraterrestri) spesso usati come prostituti
dagli umani.
Lui
stesso per vivere ha dovuto adattarsi a lavorare come ballerino in uno
spettacolo pornografico.
Carter,
Lin, La
torre sull'orlo del tempo, "Urania"
n. 709, 7/11/1976 [1968].
Card, Orson Scott, I ribelli di Treason, Nord, Milano 1989 [1979].
Alle pp. 78-79 e 87 il protagonista, travestito da donna, subisce le avances lesbiche della negra Mwabao Mawa, che però alla fine del romanzo si scoprirà essere, a sua volta, un uomo travestito da donna...
Mi è consentito definirlo "patetico"?
Chalker, Jack, I danzatori del crepuscolo, "Urania" n. 1065, 3 gennaio 1988 [1978].
Romanzo di fantascienza.Sul pianeta Ondine invaso da extraterrestri, numerosi episodi lesbici costellano il racconto della resistenza opposta dagli esseri umani, ma al momento del "lavaggio del cervello" della popolazione prigioniera, omosessuali e transessuali confessano la loro sostanziale infelicità.
Si veda alle pp. 35, 51, 65, 69, 76-77, 89-91.
Clarke, Arthur, Storie di terra e spazio, "Urania" n. 1039, 4 gennaio 1987 [1963].
Un viscido agente comunista russo parla
di un progetto di TV mondiale via satellite che sfrutti la decadenza dei
cittadini dell'Occidente per fare propaganda.
Fra i vizi da sfruttare, anche quello
contemplato nel progettato Angolo dei diversi (p. 11), con atleti
nudi a go-go. In altre parole, l'omosessualità
è un complotto comunista, o una debolezza che i perfidi comunisti
sono abili a sfruttare per minare la salda fibra del mondo anticomunista.
Squallidamente reazionario ed omofobo.
Clarke, Arthur, Voci di terra lontana, Euroclub, s.l. 1989 [1986].
Nel cap. 18 (p. 92) si accenna a rapporti omosessuali del personaggio Kumar.
Nel cap. 35 (p. 181) il tenente Horton frequenta un gruppo di indigeni omosessuali, nonostante sia eterosessuale.
Infine nel cap. 37 (pp. 188-189) Kumar e Loren si svegliano a letto insieme, dopo una generosa bevuta.
Clarke, Arthur & Baxter, Stephen, L'occhio del Sole, Nord, Milano 2009 [2005].
Comini, Sergio, A lunedì, signorina Masterson, Editoriale Sette, Firenze 1985.
In
un laboratorio si sperimenta una macchina che rivela alle persone il loro
miglior possibile partner. Quando due tecnici del laboratorio, amici per
la pelle, usano la macchina per tararla, essa sentenzia: loro due sarebbero
partner perfetti.
E
dopo una sorda resistenza contro la "sentenza", ecco che finalmente sboccia
l'amore fra loro, un amore bellissimo, (emotivo e fisico) che però...
Un romanzo ben scritto.
Compton, David, Marte, colore di sangue, "Galassia" n. 209, 1 settembre 1975 [1966].
Il romanzo risale al 1966, dunque questa è una trattazione dell'omosessualità piuttosto precoce, per gli standard del bigotissimo genere fantascientifico dell'epoca, ma l'audacia in qualche modo si "giustifica" con l'ambiente carcerario, dove notoriamente "quelli lì" abbondano, e anzi ne fanno di tutti i colori.
Coney, Michael, Certi strani amici, "Galassia" n. 232, 1 aprile 1978 [1973].
Oltre alla tematica alquanto raccapricciante, si noti come l'autore (che scriveva nel 1973) non s'era ancora liberato dall'equivoco dell'omosessualità intesa come "terzo sesso", con tratti in pratica confusi con quelli della transessualità.
Copi (pseud. Raul Damonte-Taborda), Storie puttanesche, Rizzoli, Milano 1977.
Crichton, Michael, Il terminale uomo, Garzanti, Milano 2006 [1972].
A p. 168, parlando di Los Angeles, si fa un cenno al fatto che alberga una popolazione di omosessuali.
E in effetti a p. 171 la dottoressa, incontrando le donne che stanno usando la piscina del suo paziente evaso, "si rese conto che [sic] a queste ragazze piacevano le donne".
Infine a p. 225 è riprodotto il facsimile di un modulo della polizia di Los Angeles per la segnalazione di reati. Le caselle 21-23 prevedono l'omosessualità e la sodomia come motivi di arresto.
Gli accenni all'omosessualità non
hanno in questo romanzo alcuna conseguenza sullo sviluppo della vicenda,
e sono pure note di "colore".
Per una mia recensione più ampia
di questo romanzo, al di fuori degli accenni alla tematica lgbt, si
veda qui.
Crichton, Michael, Timeline, XXXXXXXX, 2008 [1999].
Per una mia recensione dettagliata del romanzo si veda qui.
Cunningham, Michael, Carne e sangue, Bompiani, Milano 2001 [1995].
Del Rey, Lester, Fratelli mostri, "Galassia" n. 108, dicembre 1969 [1965].
Raccolta di racconti di fantascienza.
Contiene alle pp. 164-178 il racconto a tematica gay "A fil di logica", del 1963.Due alieni, ultimi della loro razza, rapiscono una coppia di terrestri.
Con loro fuggono su un pianeta lontano perché "facciano razza" (per avere una razza di schiavi ai loro ordini), percependo in loro "sentimenti riproduttivi, e di eccezionale intensità" (p. 177).
Troppo tardi si accorgeranno del fatto che i due sono... entrambi maschi.L'omosessualità è introdotta con malizia, quasi sbadatamente (nel 1963 era un tema ancora molto tabù), ma il racconto si basa interamente su questo errore di valutazione.
Delany, Samuel, Stella imperiale, in "Robot" n. 13, aprile 1977, pp. 21-88. Poi in: Samuel Delany, Le stelle lontane, Interno giallo, Milano 1992, pp. 85-210 [illustrato] [1966].
Da allusioni e richiami obliqui (a Oscar Wilde e Alfred Douglas ("Bosie"), o a Jean Cocteau e Raymond Radiguet) al lettore viene fatto capire che il rapporto fra il giovane e dotato scrittore Ni Ty e l'alieno Muels Aranlyde è in realtà un legame omoerotico (cosa notevole nel 1966, quando il tema in questo genere letterario era assolutamente tabù: da qui la necessità di ricorrere ad allusioni in codice), ma l'omosessualità non ha rilievo ai fini della trama.
Delany (che è anche black American, circostanza che può avere influito sulla sua scelta, qui, di una coppia decisamente molto multirazziale: il tema nel 1966 era scottante) è uno dei più celebri scrittori statunitensi di fantascienza ad avere fatto il coming out, dichiarando la sua omosessualità.
Delany, Samuel, Babel 17, La tribuna, Piacenza 1971 [1966].
Romanzo di fantascienza [che ho letto nella riedizione "Classici di Urania" n. 130, Mondadori, Milano, gennaio 1988].La bellezza di questo romanzo non sta nel messaggio sulla libertà sessuale quanto nella sua originale riflessione sugli slittamenti del linguaggio umano, metaforica "arma" oltre che mezzo di comunicazione.
Splendido è anche l'incastro di avvenimenti che l'autore è riuscito a tirar fuori da una poesia della moglie (Delany non aveva ancora fatto il suo coming out), in un modo tale che alla fine "tutto quadra", pur non avendo la poesia nulla a che vedere, inizialmente, con la trama del romanzo.Tuttavia Delany ha anche qualcosa da raccontare sulla libertà sessuale, e in questo romanzo gli spaziali hanno creato un nuovo tipo di relazione, il "terzetto": tre individui che hanno legami affettivi e sessuali (p. 48 dell'edizione Urania).
È in questa cornice che la protagonista Rydra, alle pp. 90-95, parla affettuosamente del suo ex-menage "triplo" per aiutare il giovane Ron a superare i suoi problemi con l'uomo e la donna che ama. Una bella scena.
Delany, Samuel, Dhalgren, Libra, Milano 1982 [1975].
Questo pretenzioso mattone di 888 pagine, per la sua disperata pretesa d'essere un'"opera-d'arte-con-messaggio-filosofico", anziché un onesto e godibile romanzo di fantascienza, è oggi praticamente illeggibile. (Eppure è il solo romanzo importante di Delany ad essere attualmente in commercio... Misteri del mercato).La narrazione descrive la vita anticonformista di Bellona, città dalle due lune collocata da qualche parte degli Usa, in cui la vita si svolge a metà strada fra lo stile degli hippies e quello degli Hell's angels.
L'omosessualità è spesso presente nella narrazione, ad esempio nel personaggio di Tak (sadomasochista che ha un rapporto orale col protagonista, Kidd, la sera stessa del suo arrivo in città) e in quello di Denny, o in Kidd stesso che "lo fa" con le ragazze ma non disprezza i rapporti con i gay.
In questo atteggiamento d'ondeggiamento sessuale c'è probabilmente un riflesso della condizione di Delany, gay, ma con una lunga "carriera" eterosessuale alle spalle...Assai dettagliata la descrizione degli atti sessuali, che è valsa a Delany l'accusa di "pornografia".
A mio parere questa accusa è completamente infondata: il carattere esplicito di queste descrizioni nasce infatti dal desiderio (forse, in effetti, "un attimino" troppo zelante) di introdurre infine nella fantascienza un tema fin lì ossessivamente censurato, quale era stata fino a quel momento la sessualità.
E del resto, chi mai sarebbe tanto cretino da sciropparsi 888 pagine di delirio fantascientifico, in più punti di lettura leggera quanto il cemento, al solo scopo di masturbarsi?
Delany, Samuel, Einstein perduto, "Galassia" n. 147, 1 agosto 1971 [1967].
Romanzo di fantascienza.
Abbandonata per ragioni non meglio specificate dagli umani, la Terra è stata popolata da una razza trisessuale (maschi, femmine ed ermafroditi) che ha adottato miti e memorie dei terrestri.Uno dei nuovi abitanti, Lo Lobe, ha avuto da adolescente una storia d'amore con un ermafrodita, Le Dorik.
Un altro ermafrodito, Le Colomba, appare alla fine del romanzo.
Delany, Samuel, Storie di Nevèrÿon, Armenia, Milano 1980 [1979].
Delany, Samuel, Triton, Armenia, Milano 1978 [1976].
Romanzo di fantascienza.
Sul satellite di Nettuno, Tritone, la cui colonia umana si è liberata dal sessismo, la gente può scegliere di cambiare sesso e tendenza a volontà.
Bron, il protagonista, dopo aver cercato una impossibile love story con una donna, decide di cambiare sesso alla fine del racconto.
Il suo amico Lawrence è omosessuale dichiarato e gli fa esplicitamente la corte. E dopo il cambiamento di sesso, sarà la sua capufficio, Audri, che è lesbica, a innamorarsi di Bron.
Infine il protagonista ha un amore impossibile per il nevrotico adolescente Alfred, che per sei mesi è stato omosessuale, per poi tornare eterosessuale... ed impotente.Altri personaggi minori omosessuali (Mirianne ecc.) completano la fitta rappresentanza glbtq di questo romanzo.
In questa società sono addirittura previste unità abitative specifiche per gli omosessuali che vogliono stare con altri come loro... (fantascienza, o descrizione della "scena gay" di New York nel 1976?).
Di quest'opera esiste una riedizione col titolo: Triton. Un'ambigua eterotopia, Nord, Milano 1995.
Deligia, Sabrina e Minicangeli, Marco, Dumpingirls, in: "Futuro Europa", anno IX n. 14, gennaio/agosto 1996, pp. 152-155.
Racconto di fantascienza un po' cyberpunk che presenta due "lesbo-girls" che vivono nel sottobosco di una città del futuro.
Per aver fatto uno sgarro alla mafia ne subiscono la vendetta: una delle due forse morirà per le ferite.Il lesbismo delle due ragazze non ha un ruolo importante nella vicenda, che si gioca nel finale a sorpresa, ed è solo un elemento di contorno.
Di Filippo, Paul, "Blasfemie temporali I & II", in: L'imperatore di Gondwana, "Urania" n. 1520, marzo 2007 [1994].
Di Rienzo, Maria Giuseppina, Favole per adultere, Babilonia, Milano 1994.
Raccolta di racconti lesbici, integrati da due commedie dello stesso tema.
L'autrice è capace di mescolare umorismo e grande partecipazione umana nelle sue vicende, che risultano così al tempo stesso avvincenti e divertenti.
Il libro costituisce insomma una piccola satira della realtà lesbica italiana, compiuta però senza acrimonia, anzi con grande simpatia umana.
La versatilità dall'autrice, che passa senza sforzo apparente dal racconto di fantasy alla pièce teatrale al racconto drammatico, è un ulteriore elemento positivo della raccolta.
Consigliata.
Dick, Philip, La svastica sul sole, Nord, Milano 1977 (1966).
Romanzo di fantascienza, tra i più noti di questo grande scrittore del genere, ambientata in un universo alternativo in cui gli l'Asse ha vinto la seconda guerra mondiale e gli Stati Uniti sono occupati dalle potenze vincitrici.Dick segue da pecorone la tendenza tipica della sinistra di quegli anni (1966) per denigrare il nazismo qualificandone come omosessuali gli esponenti, cosicché qui le SS sono qualificate di "invertiti" (p. 35), e una discussione politica riporta in ballo le tendenze (omo)sessuali di Hermann Goering (p. 109).
Per il resto, il romanzo è assolutamente insignificante per il nostro tema.
Dick,
Philip, Episodio temporale Nord, Milano 1977 [1974].
Riedito
come: Dick, Philip, Scorrete, lacrime, disse il poliziotto, Fanucci,
Roma 2007.
Romanzo di fantascienza (tra i più riusciti di questo celebre scrittore), ambientato in una totalitaria ed ingiusta società futura.Quando (pp. 100-113) la polizia fa irruzione nell'appartamento di un privilegiato, lo trova a letto con un ragazzino di tredici anni (il che è lecito, perciò cui non può farci nulla).
Inoltre il personaggio di Alys ha una relazione lesbica con Heather Hart, l'ex amante del protagonista (pp. 136, 174, 191, 213 dell'edizione Nord, 1977). E quando Alys muore, lascia la sua eredità ad un'organizzazione lesbica!Il romanzo è stato successivamente riedito rispettandone il titolo originale (Flow my tears, the policeman said): Scorrete, lacrime, disse il poliziotto.
Disch, Thomas, Le ali della mente, "UraniArgento" n. 13, 9 gennaio 1996 [1979].
Se ne veda la recensione dettagliata qui.
Disch, Thomas, La stanza vuota, "Urania" n. 752, 2 luglio 1978.
Antologia di racconti di fantascienza e fantastico.
Contiene alle pp. 4-9 "Apollo" [1973], una rivisitazione camp in chiave fantascientifica degli amori del dio greco Apollo. Alle pp. 6-7 c'è l'amore per il bel Giacinto.Disch è un autore di fantascienza dichiaratamente gay.
Disch,
Thomas, Campo Archimede "Galassia" n. 160, 15/2/1972 [1968].
Riedito
anche, con titolo invariato, nei "Classici Urania" n. 147, giugno 1989.
Romanzo di fantascienza che contiene due brevi cenni all'omosessualità.Alle pp. 12-13 (17-18 nell'edizione del 1989) appaiono e scompaiono i personaggi di due prigionieri-amanti un po' bisbetici.
A p. 146 (= p. 158) un'infezione a trasmissione sessuale (una sorta di super-sifilide che riduce la durata della vita, ma... rende più intelligenti) si diffonde più rapidamente fra gli omosessuali: una prefigurazione dell'Aids?
Disch, Thomas, Il prete, Fanucci, Roma 2001 [1994].
Effinger, George, Senza tregua, Nord, Milano 1989 [1987]. Riedito come: L'inganno della gravità, Hobby & Work, Bresso (Milano) 2009.
Effinger, George, Programma Fenice, Nord, Milano 1991 [1989]. Riedito come: Fuoco nel Sole, Hobby & Work, Bresso (Milano) 2008.
Effinger, George, Esilio dal Budayeen, Nord, Milano 1993 [1991]. Riedito come: La guerra di Marid Audran - Esiliato dal Budayeen, Nord, Milano, 1996.
Egan, Greg, Axiomatic, "Urania" n. 1470, 16 luglio 2003 [1995].
Se ne veda la recensione dettagliata qui.
Egan, Greg, Distress, "Urania" n. 1437, 21/4/2002.
Egan è un grande scrittore della tradizione "scientifica" (cosiddetta hard) della fantascienza più recente.In questo denso romanzo l'omosessualità non ha un ruolo di primo piano per lo sviluppo della trama, ma ne ha per l'io narrante, che a poco a poco scopre con sgomento di essersi innamorato di Akili, un asex, una delle persone che hanno rimosso chirurgicamente qualunque connotato sessuale, per non dover dipendere dalle catene della parte animale del loro organismo.
Dopo una lunga discussione in cui spiega le sue ragioni, Akili offre un rapporto fisico al suo amico/alleato... che però ognuno dei due vivrà a modo suo (pp. 325-334-5, 377-383; ed anche 53 e 82).
Merita una visita il sito (in inglese) di Greg Egan.
Egan, Greg, Luminous, "Urania" n. 1412, 22/4/2001 [1998].
Se ne veda la recensione dettagliata qui.
Egan, Greg, Teranesia, Fanucci, Roma 2001 ("Solaria" n. 8) [1999].
Ellis, Warren / Hitch, Bryan, The Authority. Implacabili, Magic Press, Roma 2003 [1999].
Albo a fumetti. Se ne veda la recensione dettagliata qui.
Farmer, Philip José, Cristo marziano, "Classici di Urania" n. 175, ottobre 1991 [1979].
Alle pp. 74-75 di questo delirante romanzo di fantascienza, si apprende che l'incredibile società umana/aliena di Marte ha eliminato l'omosessualità, scoprendo che è sempre di origine genetica e modificando i cromosomi che la causano.
Se per via di mutazione nasce un omosessuale, lo/la si cura, come si curerebbe un diabetico.
Un altro cenno a p. 67.Di questo romanzo esiste anche una rara edizione per collezionisti, Cristo marziano, Sevagram, Torino 1984.
Farmer, Philip José, Il grande disegno, Nord, Milano 1978 [1977].
Romanzo di fantascienza ambientato su un misterioso pianeta in cui tutti gli esseri umani mai vissuti sono resuscitati.Fra i protagonisti l'affascinante personaggio di Jill, energica e intelligente donna del XX secolo, bisessuale.
Sulle sue relazioni lesbiche vedi le pp. 44 (relazione con donna turca del XVIII secolo), 53 (relazione con Marie, nel XX secolo), 66-67 (riflessioni sulla sua identità sessuale: lesbica, bisessuale o "amante femminile?"), e 191.Una coppia di marinai omosessuali appare infine alle pp. 150 e 155.
Un buon romanzo.
Farmer, Philip José, Gli dei del fiume, Nord, Milano 1985 [1984].
Romanzo.
Alle pp. 204-205 l'autore disserta sul carattere genetico ed innato dell'omosessualità, polemizzando con la frangia del movimento gay che parlava di "scelta omosessuale".
Farmer, Philip José, Il figlio del sole, Nord, Milano 1992 [1960].
Romanzo di fantascienza erotica.Un astronauta torna dopo ottocento anni ed è costretto a trasformarsi in stallone per riti di fecondità, nella Terra tribale ed agricola del futuro.
Ad un certo punto (cap. 11, alle pp. 102-113) è perfino rapito da una tribù di guerrieri omosessuali, isterici, effeminati e maschilisti.
Dopo aver sedotto un carceriere, lo uccide, massacra i rapitori e fugge.
Ecco un vero maschio...
Singolare romanzo di fantascienza che "rapina" personaggi alla letteratura d'avventura (Tarzan, Doc Savage...), mettendo in burla i suoi eccessi di sesso e violenza.
Infatti, ogni volta che il protagonista Tarzan e il suo antagonista Savage/Caliban si danno alla violenza (cioè spesso) sperimentano erezioni ed eiaculazioni degne d'un romanzo porno (pp. 33, 85, 122, 132, 142 ecc.). Anche la lotta stessa fra i due ha beffardi risvolti erotici.Inoltre, alle pp. 94-99 Tarzan, prigioniero, deve subire ripetute sodomie da parte di Noli, un improbabile omosessuale albanese.
Un libro colmo di violenza e sesso ma, nella sua divertente esagerazione, satira efficace d'una certa letteratura di consumo.
Se ne veda la recensione dettagliata qui.
Fast, Jonathan, La pietra sincronica, "Urania" n. 742, 12 febbraio 1978 [1977].
Romanzo di fantascienza.Fast appartiene alla pattuglia di testa degli autori che dal 1970 utilizzano la progressiva caduta del tabù sul tema omosessuale nella fantascienza per parlarne, ma lo fa nel modo più scontato e trito immaginabile.
Introduce infatti il malvagio Callow, guardiano degli schiavi su un pianeta-miniera, che è omosessuale, e che ovviamente approfitta della sua posizione per abusare di loro (pp. 8-11).
Irrilevante.
Fast, Julius, Occhi grigi, Nord, Milano 1971 [1969].
La telepatia è apparsa nella razza umana come mutazione recessiva legata al sesso femminile.
Le donne telepati non riescono, a causa della loro estrema sensibilità, a convivere con un non-telepate, e quindi vivono assieme, a coppie.
Per uscire da questa situazione escogitano un affascinante esperimento per risvegliare la telepatia in un uomo, per dare il via a una nuova razza di esseri umani telepatici.Questo romanzo (per lo meno nella traduzione italiana) non fa menzione esplicita del lesbismo, ma il modo un po' stereotipato in cui sono delineate le telepati (alcune iper-femminili, altre virili) e la loro storia personale (la solitudine, il "venir fuori", lo scoprire le altre "come loro") indica chiaramente che l'autore ha scritto come metafora del lesbismo questo affascinante esempio di romanzo omosessuale privo di omosessualità...
Dopo un rimescolamento della realtà che ha causato la sparizione del marito, la protagonista scopre infatti in casa gli indumenti di un amico, Miles, che incontrandola la saluta con familiarità. Lei cerca in tutti i modi di evitare quello che pensa essere un fidanzato spuntato dal nulla a causa del suddetto rimescolamento, mentre invece (p. 336) si tratta solo del fidanzato... del fratello, che prende in prestito la sua casa di tanto in tanto per le "ore liete". Tutto qui.
Di certo nessuno comprerà mai per così poco questo libro come romanzo gay, tuttavia invito a dare un'occhiata alla mia recensione del ciclo qui, trattandosi comunque d'una serie splendida, all'altezza della ben più celebre saga di Harry Potter... e senza maghetti saputelli.
Fitz Gibbon, Constantine, E sulla terra l'amore finì, Garzanti, Milano 1963 [1960].
Nell'Inghilterra del futuro i biechi sovversivi e pacifisti a poco a poco permettono ai cattivissimi sovietici di prendere il potere.
Fra i loro agenti c'è Mark, patetico, incapace "invertito" comunista dell'alta società, che lavora come spia.C'è qui sicuramente un richiamo al caso di spionaggio che aveva coinvolto Guy Burgess, Anthony Blunt e Kim Philby, e che aveva scosso la Gran Bretagna.
Flynn, Michael, La grande congiura, Nord, Milano 1997 [1990].
Garcia y Robertson, Rodrigo, La vergine e il dinosauro, in: "Isaac Asimov science fiction magazine", n. 6, settembre 1993, pp. 12-57 [1992].
Racconto di fantascienza con viaggio nel tempo: fra i dinosauri.
La co-protagonista del racconto può esibire ottime referenze, da associazioni di ogni tipo, "dal Congresso paleontologico mondiale alle Giovani lesbiche" (p. 37).
E in effetti si scopre (p. 52) che non ha mai avuto rapporti eterosessuali... prima che il virile co-protagonista rimettesse tutto "a posto".
Bah...
Gerrold, David, Le ultime ore di Shaleen, "Urania" n. 1310, 25 maggio 1997 [1995].
Romanzo di fantascienza.
Alle pp. 127-131 il personaggio Armstrong ha sensi di colpa dopo aver fatto l'amore con un gruppo di entità collegate telepaticamente, le (sic) Quilla, una delle quali (ahi ahi ahi) di sesso maschile.
Costui, dal simbolico nome di "Lambda" (lettera greca che negli anni Settanta era usata come simbolo del movimento di liberazione gay) gli fa un lungo discorso per spiegargli quanto sbagli ad aver preconcetti sulla componente omosessuale del rapporto, e quanto il gruppo delle Quilla sia al di là di simili pregiudizi (i membri femmine hanno anche rapporti lesbici fra loro, dato che c'è un solo maschio nel gruppo).
Alla fine della discussione il povero Armstrong sembra rinfrancato. Tanto che a p. 270, quando Lambda muore, ha una crisi di disperazione.Infine a p. 299 Bach, insoddisfatta del rapporto sessuale con Brik, grida che forse è meglio farsi ricondizionare per diventare lesbica. (Idea, in effetti, non malvagia...).
Gerrold, David, La guerra contro gli Chtorr, "Urania" n. 1194, 13 dicembre 1992 [1983].
Il protagonista condivide una camera con Jim, che si diverte a far credere agli altri che loro due sono una coppia gay, creando una marea di pettegolezzi.
Solo alla fine della narrazione Jim rivela di essere davvero innamorato del protagonista e lo bacia.Vedi per il nostro tema le pp. 99, 120, 132, 135, 137 (lesbismo), 247-248, 260-261.
Gibson, William, Giù nel ciberspazio, "Urania" n. 1179, 17 maggio 1992 [1986].
Celebre romanzo di fantascienza.A p. 63 della presente edizione (ma questo romanzo ha avuto diverse altre ristampe) si apprende che una donna, Webber, è lesbica, e che lei e la sua compagna hanno avuto una bambina attraverso la giunzione del Dna di due loro ovuli.
La donna è impegnata in una pericolosa missione proprio per pagare il costo dell'operazione.
Romanzo di fantascienza.Benché narrativamente non sia un capolavoro, è uno dei primissimi romanzi di questo genere ad avere percepito l'"aria nuova" portata dalla nascita del movimento gay (nel 1969), inserendo un personaggio omosessuale non cattivo e non negativo.
Una carovana di superstiti al grande collasso degli Usa si muove verso una speranza di salvezza.
A loro si unisce Mercer, omosessuale dichiarato, che suscita le ire d'un bigotto, che ne chiede l'espulsione.
Ma il gruppo, dopo un'accesa riunione-processo (pp. 66-70) decide che non si può dare inizio alla nuova esistenza inaugurandola con l'intolleranza, e Mercer, validamente difeso da alcuni componenti, resta.
Wow!
Goulart, Ron, La minaccia degli esmeraldiani, "Urania" n. 956, 30 ottobre 1983 [1981].
Romanzo di fantascienza.Goulart è un autore che propone un prodotto di onesta routine, di livello sempre omogeneo, mai disastroso ma neppure mai geniale: il classico prodotto di consumo (ha scritto cinquanta romanzi...).
Da esperto artigiano, ha inserito qualche personaggio omosessuale in diversi suoi scritti, tanto per speziare un po' la minestra.In particolare, in questo volume, alle pp. 34-38, Goulart s'è divertito con il tema del matrimonio omosessuale. Assicurando che nella società del futuro sarebbe stato consentito (ed il futuro del 1981 è il presente di oggi, in effetti; ma all'epoca questa era una previsione paradossale e un po' grottesca).
Anzi, ribaltando i ruoli il paradosso si spinge al punto che il personaggio gay, fresco di nozze, cerca di convincere il protagonista, donnaiolo impenitente, a gustare anche lui le gioie del matrimonio!
Goulart, Ron, La grande clessidra, "Urania" n. 761, 5 novembre 1978 [1976].
Romanzetto di fantascienza.Il losco contrabbandiere temporale di oggetti, Whitelaw, è pure "checca" (pp. 20-22 e 36 e 94), ma ciò serve solo a dare un po' di colore morboso alla vicenda, e non influisce in alcun modo sugli avvenimenti.
Goulart, Ron, Dopo la catastrofe, "Galassia" n. 214, 1 aprile 1976 [1970].
Delirante romanzo di fantascienza.La California e gli Usa sono stati invasi da commandos cinesi, che sono stati sconfitti ma hanno creato il caos politico (non tecnologico, però) nella nazione, che si è frammentata.
In questa società in cui tutto è diventato possibile (anche una Mafia dilettante che discrimina gli italiani) un detective privato va a caccia di una banda di lesbiche (cfr. pp. 102-112) giustiziere di uomini politici.
Nel corso d'una delle sue avventure s'imbatte anche (pp. 68-75) in una troupe d'omosessuali molto "checche", i quali girano un western gay.
Numerosi insomma i personaggi di gay e lesbiche, trattati con toni molto satirici.Divertente, nonostante lo sfottò un tantino omofobico.
Griffith, Nicola, Ammonite, Perseo Libri, Bologna 2007 [1992].
Haldeman, Joe, Missione eterna, "Urania" n. 1413, 6 maggio 2001 [1999].
Continuazione del romanzo di fantascienza Guerra eterna, del 1974 (i protagonisti sono gli stessi), ma a differenza del primo volume questo non è un capolavoro del genere e, a differenza che nel primo, il tema omosessuale (sia pure presente) qui è un semplice dato di contorno, privo della potente valenza metaforica di Guerra eterna.Troviamo così (alle pp. 17, 27, 59, 120-121, 173), coppie omosessuali, oltre alla possibilità di cambiare tendenza sessuale a volontà, ma l'ambiente del romanzo è ora il pianeta-riserva genetica riservato ai pochi eterosessuali superstiti, e l'omosessualità è qui un dato puramente marginale.
Haldeman, Joe, L'astronave immortale, "Urania" n. 1530, gennaio 2008 [2005].
Romanzo di fantascienza.Alle pp. 223, 231, e 254 è brevemente tratteggiata la vicenda di Kate, moglie del protagonista Jacob, che decide che la sua amica Vivian è per lei una partner sessuale migliore, e che per lei abbandona il marito (nonostante dichiari di non essere lesbica).
La vicenda è marginale rispetto allo sviluppo della trama del romanzo.
Haldeman, Joe, I protomorfi, "Urania" n. 1530, gennaio 2008 [2004].
Se ne veda la recensione dettagliata qui.
Haldeman, Joe, Guerra eterna, Nord, Milano 1977 [1973].
Haldeman, Joe, Guerra eterna: ultimo atto, "Urania" n. 1543, febbraio 2009 [1973-1998].
Hamilton, Peter, Il sogno del vuoto, "Millemondi Urania", n. 51, maggio 2010 [2000....].
Se ne veda la recensione dettagliata qui.
La
tematica lgbt vi continua a far capolino, ma sempre come elemento di colore,
per speziare il polpettone, e mai con un ruolo di primo piano per lo svolgimento
della vicenda:
Harris, Anne, Creature accidentali, "Urania" n. 1461, 12 marzo 2003 [1998].
Romanzo molto triste e disperato: la vita di un gruppo di lavoratori nelle grinfie di una multinazionale potentissima che non si cura per nulla della loro vita.
I legami di solidarietà fra loro includono ovviamente anche relazioni sessuali, anche di tipo omosessuale.Fra i protagonisti la coppia formata da Benny e Hugo, morente perché contaminato dalle sostanze che ha manipolato, e la coppia lesbica formata da Pele e Chango, la quale avrà rapporti anche con Helix, una mutante con quattro braccia (vedi le pp. 33, 65, 71, 102-103, 112-113, 120, 123, 134, 227).
Harris, Robert, Fatherland , Mondadori, Milano 1993 [1992].
Romanzo di fanta-storia, costruito come un "giallo", che presenta un'indagine di polizia nella Germania di un dopoguerra in cui Hitler ha vinto la guerra.Il testimone del delitto-chiave, Jost, è probabilmente omosessuale (pp. 24-25, 80-84), ma siccome l'omosessualità è reato capitale (p. 102) l'ispettore non riesce a ottenere da lui una testimonianza non reticente.
Hartwell, David e Cramer, Kathryn (a cura di), Venti galassie. I migliori racconti dell'anno, "Urania millemondi" n. 44, estate 2007 [2004].
Se ne veda la recensione dettagliata qui.
Heinlein, Robert, Straniero in terra straniera, Club degli editori, Milano 1987 [1961].
Romanzo di fantascienza (del 1961) su un ragazzo umano allevato dai marziani che "scopre" la Terra e fonda una nuova religione.
L'autore rivela un concezione della sessualità decisamente mandrillesca, e confonde le sue aspirazioni da maniaco sessuale con aspirazioni a una "liberazione sessuale".
- A p. 175 dell'edizione del 1987 (parte II, cap. 17) il protagonista Mike "scopre" il bacio, ed entusiasta vuole mostrarlo al suo mentore Jubal, che declina l'offerta.
- A p. 265 (parte III, cap. 24) Jubal scherza sulla storia di Sodoma.
- A p. 309 (parte III, cap. 29) Mike è istruito ad evitare gli omosessuali, e comprende che esiste una "ingiustizia" nei "poveracci del terzo sesso" (bontà sua).
- Infine a p. 371 (parte III, cap. 33), si specifica che il bacio scambiato fra gli adepti della nuova religione "non è un gesto da invertiti".
Heinlein, Robert, Non temerò alcun male, Bompiani, Milano 1972 [1972].
Il
primo uomo che tenta il trapianto di cervello si risveglia nel corpo della
giovane ex-segretaria, il quale misteriosamente conserva la presenza della
psiche precedente.
Con
rapidità l'uomo si adatta al suo corpo femminile, guidato dalla
voce interiore della precedente "proprietaria", fino a diventare una "puttanella"
(sic) e sedurre il migliore amico di un tempo.
Un libro confusionario per ciò che riguarda la tendenza sessuale (che qui cambia di botto al cambiare del corpo) e sotto molti aspetti maschilista.
Herbert, Brian & Anderson, Kevin, Preludio a Dune 3, Il: I ribelli dell'impero, "Urania" n, 1485, 1/4/2004 [2000].
A p.
151 si apprende che fra i guerreschi abitanti di Dosadi solo gli omosessuali
mancano di spirito di sopravvivenza, e per questo vengono usati
in battaglia per le missioni suicide.
L'omofobia
allo stato puro...
Fra i personaggi principali, il crudele e ributtante barone Harkonnen, che fra i tanti vizi ha guarda caso anche l'amore per i ragazzi (cfr. pp. 14, 20, 171, 193, 376).
La sua caratterizzazione come omosessuale fa parte dei "trucchi del mestiere" tipici del periodo (1965), ed ovviamente s'accoppia con una disposizione sadico-omicida che appare inscindibile dai suoi gusti "pervertiti".
Come in mille altri romanzi dell'epoca, insomma, caratterizzare come "invertito" il cattivo del libro serviva a dare la misura di quanto privo di limiti fosse nella sua malvagità, dato che l'omicidio lo perpetravano anche i "buoni" (ma "a fin di bene", sia chiaro).
Harkonnen concupisce il giovane e buonissimo (e pertanto eterosessuale) eroe del romanzo, il quindicenne Paul Atreides, fondatore di una mirabolante religione degna di Hollywood...
Dopo la morte del padre Frank Herbert, Brian Herbert ha scritto un prequel, nel quale l'omosessualità di Harkonnen è sì ripresa in quanto dato caratterizzante del personaggio, ma per fortuna senza più la morbosità compiaciuta che ci aveva messo il padre.
Fra
i personaggi di un'Inghilterra sconvolta dalla violenza provocata dalla
fuga accidentale d'un virus bellico, appaiono (pp. 36-39 e 42-43) un insegnante
omosessuale e pedofilo con un passato scandaloso, e che si scoprirà
essere anche masochista, e (pp. 69-75) una lesbica che decide di
suicidarsi perché... la sua amica l'ha lasciata.
Era
l'epoca in cui tutti i romanzieri "sapevano", e quindi lo scrivevano, che
gli amori contro natura portano infallibilmente alla perversione o alla
morte... Peccato che Herbert non si sia astenuto dallo scrivere quel che
"sapeva"...
Howard, Robert Ervin, Conan di Cimmeria, Nord, Milano 1978 [anni Trenta].
A un
certo punto il protagonista, un adolescente dotato di poteri paranormali,
inizia una relazione affettivo-sessuale con il suo insegnante di scultura,
Avila, provocando la rottura con il precedente "fidanzato" di Avila.
La
vicenda è tratteggiata con pudore (ma vedi soprattutto pp. 108-109).
Altri cenni all'omosessualità alle pp. 228 e 245.
Oggi questo problema è stato superato, e in un romanzo come questo due delle protagoniste, Gail e Nan, si sentono attratte, finiscono a letto assieme, e iniziano una relazione. Nel modo più normale di questo mondo, senza che l'autrice se ne dimostri sconvolta, né che lo facciano gli altri personaggi. È un dato di fatto, e basta. Che non incide sulla vicenda nel bene, ma neppure nel male: si limita ad esserci.
Ma allora perché si prova una certa delusione proprio per questo fatto? "Aridatece l'alieni froci e puzzoni"?
No, più probabilmente è solo il fatto che l'autrice è tutta tesa a costruire l'incontro con due razze aliene, con un racconto ottimo (ci sono idee sufficienti per innescare un intero "ciclo" di romanzi, e il finale "aperto" lascia presagire che il "ciclo" ci sarà), per cui le vicende sentimentali (di tutti) passano un poco in secondo piano, risultando sfocate.
Del resto, è una tale sorpresa che "Urania" ultimamente, riesca a proporre un romanzo non decente, ma addirittura buono, che le lacrime di gioia offuscano la vista al lettore al punto che gli/le è difficile rimarcare qualunque altra cosa...
Kress, Nancy, La città della luce, Nord, Milano 1989 [1988].
Sulla
Terra nascono troppe poche donne e lo stupro dilaga.
Per
regolarizzare la situazione le autorità incoraggiano l'omosessualità
(alla quale gli etero si convertono con strana facilità!) proibiscono
il lesbismo (a cui le donne si erano date per "consolarsi" a vicenda) e
manda i ragazzi in sovrannumero a farsi ammazzare in una guerra fatta scoppiare
a questo solo scopo.
Evidente plagio svilente di Il seme inquieto di Anthony Burgess.
Qui l'ambasciatrice Sutty tiene d'occhio il pianeta Ozkat-Ozkat, schiacciato da una "Rivoluzione culturale" che tenta di annientare l'antica cultura, filosofia e religione. E qualunque forma di devianza (pp. 64-66).
Ma
Sutty è lei stessa deviante: nel suo passato c'è una
storia d'amore con Pao (pp. 84-85, 88-90, 223-226), una donna che le è
stata uccisa in un attentato terroristico. E una volta entrata in contatto
con le zone marginali del pianeta, dove l'antica cultura è tenuta
segretamente in vita, conosce Elyed, una donna che è stata incarcerata
per aver amato un'altra donna (pp. 111, 136-137), ed avrà un rapporto
con un'altra donna ancora, Kieri (p. 176).
E
infine riuscirà pure a salvare i resti dell'antica cultura perseguitata.
Pur essendo relativamente breve, come tutti i romanzi della Le Guin anche questo è ricco, affascinante: un vero "viaggio antropologico" in una cultura aliena.
Il personaggio Huru Dipilota, amico stretto del protagonista Jakob, è esplicitamente omosessuale (cosa pionieristica in un romanzo di questo tipo del 1966), ma ciò non ha conseguenze sulla vicenda, se non per una certa sollecitudine (molto significativa) di Huru per la sorte di Jakob (vedi soprattutto le pp. 28 e 116-117 dell'edizione del 1979).
Bedap
è un personaggio marginale, ma da vari accenni (pp. 45, 49, 140-141,
213, 227, 319) si capisce che nella sua società utopica e non sessista
di Anarres l'omosessualità è vista come un comportamento
legittimo, e che non crea scandalo alcuno, fin dall'infanzia.
Una
visione innovativa se non "utopica" nel lontano 1974, e ancor più
nell'ambiente ancora chiuso e sessista della fantascienza.
I romanzi
della Le Guin sono giustamente celebri per il loro equilibrio e il loro
fascino.
Questa
autrice esplora infatti sempre di preferenza gli uomini e le società
umane possibili, costruendo scenari utopici in cui mettere alla prova valori
come la tolleranza per la diversità, il dialogo fra culture
diverse, il pacifismo, la nonviolenza e il rispetto della Natura.
In particolare questo romanzo è considerto un "classico", e meritatamente. Peccato quindi che il tema omosessuale non vi giochi un ruolo significativo...
A differenza di altre opere della Le Guin, in questo pregevole romanzo breve (o racconto lungo che dir si voglia) il tema omosessuale ha un ruolo minimo.
Nell'edizione
del 1977 (l'opera è stata ristampata in italiano altre volte), appaiono
giusto due brevissimi accenni, alle pp. 4 e 70, al fatto che fra i terrestri
invasori del pianeta Athshel l'omosessualità è cosa normale.
Tutto
qui.
Alle pp. 13-16 è descritta la sua "scandalosa" fascinazione per Batikam, schiavo e artista "makil" (travestito/omosessuale), con cui inizia una relazione.
A p. 53 la protagonista corregge dunque chi definisce Batikan un "pagliaccio omosessuale": "Attore bisessuale", ribatte...
Strana
gente gli abitanti del pianeta Gethen, esseri perfettamente bisessuati
che possono cambiare sesso ogni mese, e possono farsi ingravidare, oppure
fecondare altri connazionali.
L'inviato
terrestre sul pianeta è visto dagli indigeni come un pervertito
sessuale sempre in calore e "fissato" su un solo sesso: un "diverso",
insomma; ma è capace di suscitare qualche desiderio erotico...
Fra tutti i romanzi della Le Guin, questo è probabilmente il più riuscito, e da molti è considerato il suo capolavoro.
Nel
racconto "Il re d'inverno" [del 1969], edito alle pp. 92-115, appartenente
al "ciclo dell'Ecumene", ritornano gli esseri del pianeta Gethen, già
visti ne La mano sinistra delle tenebre,
che possono cambiare sesso.
Niente
però di chiaramente omosessuale.
Ecco
un'utopica società del futuro in cui è possibile cambiare
sesso a volontà, ed il cambio di sesso è cosa di tutti
i giorni. I personaggi sono quindi alternativamente maschi e femmine, e
fanno l'amore ora con l'uno e ora con l'altro sesso.
Non
appare però mai l'omosessualità in quanto tale, anche se
da questa descrizione è palese che tutti gli abitanti di questa
società debbano per forza di cose essere tutti bisessuali.
Come ciò sia stato possibile, quasi che le tendenze si potessero variare a comando, l'autrice non è in grado di spiegarlo. Ma del resto, più che alla fantascienza, mi pare che la sua scrittura rimandi a "Biancaneve e i sette nani"...
Non contenta di aver infierito con questo "romanzo", l'autrice ne ha partorito anche un sequel, Vino di zaffiro.
Anche
qui è presente il cambio di corpi e di sesso, ma questa volta appaiono
due donne, Nilla e Felain, che si amano, pur rifiutando entrambe di cambiare
sesso (pp. 121-125).
Alla
fine (p. 178) "inventeranno"... il lesbismo. Wow.
Alle pp. 10-11 il demone Azhrarn s'innamora del sedicenne mortale Sivesh, ne fa "il suo compagno", e lo sodomizza allegramente, riempiendolo di "milioni di brividi di incredibile gioia". Questi demoni evidentemente ne sanno una più del diavolo...
Alle pp. 91-92 la Serpentessa fa avances un po' troppo ardite ad una barcollante statua di se stessa e ne finisce schiacciata. Chi ha detto che il narcisismo non ha mai fatto male a nessuno?
Analogamente alle pp. 99-104 la strega Zorayas va in estasi per la propria immagine riflessa in uno specchio, e capisce che lei ama solo se stessa. Poi non riesce più a pensare ad altro che allo specchio, e torna a vederlo. Ahilei, lo specchio è fatato: toccando e baciando la propria immagine Zorayas si fonde in essa e scompare. (Non male come trucco).
Infine alle pp. 149-150 Azhrarn incontra il fantasma di Sivesh, morto da millenni, che lo incita a salvare il mondo.
Uff...
Leiber, Fritz, Il meglio di Fritz Leiber, racconti 1979
Leiber, Fritz, Novilunio, romanzo 1972
Leibscher, Walt, "Gli androidi fanno sogni d'amore elettrico?" ["Do androids dream of electric love?", 1972].
Lethem, Jonathan, "Per sempre", disse il papero, racconti 1994
Lo, Malinda, Ash, Elliot, _____ 2010.
Lupoff, Richard, Trenta milioni bruceranno vivi, romanzo 1979
Lynn, Elisabeth, Watchtower, Fanucci, Roma 1987 [1978].
Maine, Charles Eric, Mondo di donne, romanzo 1965
Malzberg, Barry, Oltre Apollo, romanzo 1978
Martini, Virgilio, Il mondo senza donne, romanzo 1974
Masoni, Tullio, Car-week, romanzo 1981
McHugh, Maureen, Angeli di seta [1992, trad. it. 2002]
McHugh, Maureen, Coney Island della mente, racconti 1995
McIntyre, Vonda, Passaggio alle stelle, romanzo 1994
Merwin, Sam, Le Amazzoni, [1953] romanzo 1955
Le
squadre d'operai tutte maschili che lavorano sulla Luna ricevono l'inattesa
visita d'un bordello spaziale, che suscita lo scompiglio.
A
p. 96 due personaggi discutono del fatto che le donne terrestri si scandalizzerebbero
di più per il bordello che per rapporti omosessuali di compensazione,
perché non temono la concorrenza di "surrogati di donne".
E citano il caso di due operai omosessuali.
Un'altra
allusione è a p. 75.
Tutto qui (un po' poco)...
Moffet, Judith, Incontro con gli Hefn, romanzo 1992
Mongai, Massimo, Alienati, romanzo 2005
Mongai, Massimo & Panicucci, Alberto, Guida galattica dei gourmet, Robin, Roma 2008.
Mongai, Massimo, Memorie di un cuoco d'astronave, "Urania" n. 1320, 12/10/1997.
Mongai, Massimo, Memorie di un cuoco di un bordello spaziale, Robin, Roma 2003 e 2011..
Contiene alle pp. 81-150 il racconto "Ombre antiche" [titolo originale: "Ancient shadows", 1976], un po' delirante, ma divertente.
In esso la pudibonda Dafnis Armatruce,
giunta alla Fine del Tempo su una macchina del tempo, incontra miss Ming,
che le dichiara il suo amore e le fa esplicite proposte sessuali.
Null'altro (ma all'epoca era già
audace così).
Fra i personaggi, l'omosessuale (e decadente) lord Pewter e il suo mantenuto, il giovane ed un po' masochista Carmoso.
Alle
pp. 134-137 appare Pauline Urthiel, che - si scopre - un tempo era
Paul Urthiel.
Quando
il romanzo fu pubblicato, nel 1976, il cambio di sesso (che era osteggiato
dalla legge e dalla società) poteva ancora dare un fremito di stupore
ai lettori, ma oggi dubito che riesca ancora a stupire chicchessia...
Un mediocre scrittore di fantascienza muore e si risveglia nell'Inferno dantesco, riattualizzato. Sua guida verso l'uscita sarà... Benito Mussolini.
Alle pp. 139-144 i due attraverseranno a tutto gas, su un'automobile, il girone dei sodomiti.
Nella capanna di due minatori del West, intrappolati dall'inverno, arrivano dal futuro due uomini e una donna per risolvere con un duello (alla maniera antica) una rivalità amorosa.
Quando dopo il duello un minatore si complimenta con l'uomo sembra essere il vincitore, costui ribatte, sorpreso: "Caro signore, io non ho vinto. Io ero il premio".
Gli sperimentatori di una nuova arma che mira a bruciare gli esseri viventi aprendo un buco nella barriera d'ozono attorno alla Terra, scatenano senza saperlo una "entità" che li stermina lentamente con fulmini e tempeste.
Fra
questi sperimentatori appare Tregaskis, qualificato fin dal suo
apparire come "checca" (e lo è, sgradevolmente).
Il
fulmine lo colpirà mentre, tremante e frignante, sta fuggendo assieme
al suo amichetto.
Sulla sua vicenda vedi le pp. 11, 76, 108-117.
Pagliacci, Aldo, Le città del vizio, romanzo 1967
Pangborn, Edgar, Davy, e oltre, racconti 1986
Pangborn, Edgar, La compagnia della gloria, romanzo 1977
Panshin, Alexei, La rivoluzione Thurb, romanzo 1971
Panshin, Alexei, Un mondo in maschera, romanzo 1973
Paul, Barbara, Ragazza del 2051, romanzo 1980
Perry, Steve, Matadora, romanzo 1987
Piercy, Marge, Sul filo del tempo, romanzo 1990
Piers Anthony (pseud. di Piers Anthony Dillingham Jacob), Mercenario, romanzo 1995
Pohl, Frederick, Il tunnel sotto il mondo, racconti 1980
Pohl, Frederick, La porta dell'infinito, romanzo 1979
Pohl, Frederick / Kornbluth, Cyril, I mercanti dello spazio, romanzo 1975
Preuss, Paul, Avventura in fondo al cosmo, romanzo 1983
Quaglia,
Roberto, Lassù qualcuno mi concupisce, miscellanea
1996
Reynolds, Mack, Il segreto delle amazzoni, romanzo 1967
Reynolds, Mack, Le Comuni del 2000, romanzo 1981
Ronsisvalle, Vanni, La grande mummia, romanzo 1980
Rucker, Rudy, Signore dello spazio e del tempo, romanzo 1986
Rucker, Rudy, Il segreto di Conrad, "Urania" n. 1463, 2003 [1985].
L'episodio è insignificante per
la vicenda.
Un'allusione altrettanto insignificante
anche a p. 69.
Rucker, Rudy / Sterling, Bruce, La grande medusa, racconti 1995
Russ, Joanna, Female man, romanzo 1989
Russ, Joanna, Quando cambiò, racconti 1977
Salmonsson, Jessica (a cura di), Amazzoni ed eroine. L'heroic fantasy al femminile, Fanucci, Roma 1987.
Santi, Piero, Sic, romanzo 1985
L'autore immagina che per un accidente in un esperimento venga sbalzato nel nostro universo uno scienziato proveniente da un universo parallelo, nel quale a prevalere sono stati gli Uomini di Neanderthal, e in cui l'Uomo di Cro-Magnon (il tipo di Homo sapiens da cui discendiamo tutti noi) s'è estinto.
Il romanzo è decisamente carino, anche se è a tratti è scritto tutto col cervello e troppo poco con l'anima.
L'autore
non rinuncia infatti a darci i dati più aggiornati sulle scoperte
relative agli uomini di Neanderthal, e affida senza veli all'isolato esemplare
di Homo sapiens Neanderthalensis giunto nel nostro mondo il ruolo
tipico del "noble sauvage" nei romanzi illuministici del Settecento,
facendolo meravigliare della nostra stoltezza e illogicità come
società e come razza.
Per
quanto non perfetta, infatti, la società dell'universo parallelo
è decisamente più "utopistica" di quella del nostro universo.
Se
l'apologo morale è privo di veli (e in quanto tale narrativamente
poco interessante), assai più gustosa è la cura che l'autore
ha nel costruire una società "altra" nell'universo parallelo, immaginando
nei minimi e bizzarri dettagli una struttura sociale assai più razionale
e soprattutto di assai maggiore successo nel sopprimere la violenza.
La
sessualità dei neanderthaliani (e qui siamo più nella parte
"fanta-" che in quella "-scienza" del termine "fantascienza") è
modellata dal fatto che le donne hanno tutte quante l'ovulazione contemporaneamente
e "vanno in estro", per cui uomini e donne preferiscono vivere separati,
salvo il periodo (una volta al mese) in cui ogni attività si ferma
in modo da poter procedere all'accoppiamento. Per tutto il resto del tempo,
è con una persona del loro stesso sesso che tanto i maschi quanto
le femmine convivono, hanno relazioni affettive e relazioni sessuali...
Buona
parte della vicenda ruota così attorno alla figura del partner sessuale
e di lavoro dello scienziato sbalzato nel nostro universo, e al conflitto
(è accusato di avere ucciso il compagno) tra il suo legame e quello
della famiglia "biologica" dello scomparso (che ha due figlie).
Alla
fine, dei neanderthaliani storici il romanzo ci dice ben poco. L'epigrafe
di Richard Wrangham chiarisce che questo è semmai un romanzo su
"come avrebbe potuto essere" la nostra società, e non è
stata.
L'omosessualità nel romanzo ha un ruolo pervasivo (praticamente in ogni pagina) in tutta la parte della vicenda ambientata nell'universo parallelo, ma non è mai in primo piano, né le abitudini erotico-affettive dell'ospite hanno il minimo effetto sulla nostra società. Anche se ammetto che è particolarmente divertente il momento in cui l'ospite svela la struttura famigliare neanderthaliana per sentirsi esclamare addosso "Sei gay! Troppo forte!" (p. 239).
Insomma,
paradossalmente in questo romanzo l'omosessualità è al
tempo stesso onnipresente, ma sempre in secondo piano.
Questo
non implica un imbarazzo da parte dell'autore, che si sforza di essere
sempre molto "politically correct", quanto il tentativo di vedere
la società aliena attraverso gli occhi dei suoi componenti, per
i quali i comportamenti alieni (ivi inclusa la perfetta bisessualità
di tutti i suoi componenti) sono perfettamente normali e logici, e non
meritevoli di particolare attenzione.
Non è un romanzo fondamentale per la tematica gay (anche perché si dovrebbe parlare semmai di bisessualità), ma al tempo stesso segnala quale grado di integrazione abbia orai raggiunto il tema lgbt in un genere letterario che solo tre decenni fa lo considerava del tutto tabù.
Non nella mia top ten dei migliori romanzi di fantascienza con tematiche gay, ma comunque una lettura che penso valga la pena di fare, se si ama il genere fantascientifico.
Shaw, Bob, Una Magnum per Billy Greg, racconti 1980
Shirley, John, Transmaniacon, romanzo 1980
Silverberg, Robert, Base Hawksbill, romanzo 1979
Silverberg, Robert, Monade 116, romanzo 1973
Silverberg, Robert, Le maschere del tempo, romanzo 1977
Silverberg, Robert, Morire dentro, romanzo 1978
Silverberg, Robert, Via Roma, racconti 1995
Silverberg, Robert, Il paradosso del passato, romanzo 1994
Simak, Clifford / Anderson, Poul, Cratere e caverna racconti 1970
Simmons, Dan, Il grande amante (Lovedeath); Vulcano, racconti 1998
Sladek, John, Bugs, romanzo 1995
Slonczewski, Joan, Le mura dell'Eden, romanzo 1991
Slonczewski, Joan, La difesa di Shora, romanzo 1988
Smith, Cordwainer, Giù nei vecchi mondi, racconti 1975
L'anno in cui fu scritto il romanzo (1964) e le idee politiche dell'autore (decisamente di destra) spiegano agevolmente la sua visione della donna lesbica come una specie di uomo nato per errore in un corpo di donna.
Soldati, Mario, Lo smeraldo, romanzo 1974
Spinrad, Norman, Tra due fuochi, romanzo 1982
Sturgeon,
Theodore, E pluribus unicorn, racconti 1985
Sturgeon, Theodore, "Il mondo ben perduto" ["The world well lost", 1953].
Sturgeon, Theodore, Profumo d'infinito, racconti 1964
Sturgeon, Theodore, Venere più X, romanzo 1987
Il romanzo è bello, e merita la lettura, ma nella vicenda l'omosessualità è solo marginale.
Da
un'antica registrazione magnetica (!) di personalità, alcuni uomini
del futuro ricostruiscono una persona del nostro tempo, dotando della stessa
memoria/personalità due corpi (maschile e femminile), che
diventano amanti.
Non
sfugga lo sbadato scambio di battute a p. 128: la donna afferma di non
essere lesbica perché le donne non l'attraggono, e "sa" che neanche
l'uomo ne è attratto.
L'intero
racconto è dunque un esercizio, una volta tanto raffinato e non
volgare, sulla tesi del "narcisismo" e sulla ricerca del "doppio" da
parte dell'omosessuale.
Una
volta che trova un altro se stesso in versione femminile, infatti, anche
l'uomo ex-gay è attratto dall'eterosessualità.
Non è condivisibile la tesi centrale di questo racconto, ma va ammesso il fatto il paradosso su cui esso si basa è sviluppato ottimamente.
Un'astronave
compie per errore un balzo nel futuro, e trova una Terra in cui i maschi
sono estinti da secoli e la popolazione, molto ridotta, è
composta solo da donne che si riproducono per clonazione e si amano fra
loro.
L'autrice
(il vero nome di "James" Tiptree è infatti Alice Sheldon) descrive
con finezza le reazioni di questi "alieni" a una società
in cui non c'è più posto per i valori maschili di aggressività
e dominio, in cui i tre astronauti figurano al più come una nociva
perturbazione della serenità, elementi ormai estrani che non
sapranno adattarsi.
Un po' raccapricciante, ma scritto bene.
Tiptree, James, "Mi troverai lì quando la piscina sarà vuota" [1971]. Sta in: Gerrold, David (a cura di), Protostar, Longanesi, Milano 1977, pp. 12-25.
Se ne veda la
recensione dettagliata qui.
Trillo, Carlos / Risso, Eduardo, Borderline 1, Free books, Città di Castello (PG) 2005 [19..].
A p. 287, dopo che l'infermiera è diventata catatonica a sua volta, un medico ipotizza (a torto) che la causa di ciò possa essere stato una qualche forma di contagio, data la "gran quantità di contatto pelle a pelle" fra le due, durante i bagni.
Il lesbismo non ha altro ruolo in tutto il resto della vicenda (e le due donne alla fine guariranno).
Ho publicato qui una recensione più dettagliata di questo romanzo.
Qui un giovane (che era nato femmina, ma il cui sesso è stato cambiato da piccolo, cfr. p. 170), scopre che la "madre adottiva" altri non è che suo padre che ha cambiato anch'egli sesso per far da madre al bambino, dopo il divorzio dalla madre biologica del bimbo (p. 180).
In
esso gli umani superstiti a un'invasione extraterrestre, rifugiatisi sulla
Luna, possono cambiare corpo (e sesso) a volontà.
Il
protagonista, adolescente, scopre che il suo migliore amico ha fatto il
primo Cambiamento ed è diventato femmina... ed è anche deciso
a far l'amore con lui (specie a pp. 148-149 e 155).
Come
facciano tutti a cambiare tendenza sessuale con tanta facilità,
però, l'autore non ce lo spiega.
Sia
come sia, dopo una storia d'amore avventurosa, qui il protagonista diverrà
donna, il suo amico tornerà uomo, e fileranno d'amore e d'accordo...
Segnalo
in margine che in questa antologia appare anche, di Philip José
Farmer, "La matricola" ("The freshman", 1979) alle pp. 228-246.
Si
tratta d'un racconto di... stregoneria con due allusioni all'omosessualità
alle pp. 233 e 235. Assolutamente insignificante per il nostro tema.
Viaggio
alla scoperta di un fantastico satellite alieno che orbita intorno a Giove.
La
capitano dell'astronave, Cirocco, a poco a poco si orienta verso
il lesbismo grazie all'amore di Gaby, che fa parte dell'equipaggio.
Una bella e garbata vicenda.
Cfr.
soprattutto le pp. 34-36, 129, 153 (dell'edizione "Urania") e il finale.
Il romanzo ha un séguito nel volume: Nel segno di Titano.
Cirocco è stata inglobata nella bizzarra ecologia di Titano, Gaby la ama ancora e la segue con affettuosa devozione (pp. 128, 161 eccetera), aiutandola a reggere il peso del ruolo di semidea-prigioniera a cui è stata costretta dal capricciosa e tirannico computer biologico che regola il satellite artificiale.
La
vera novità è però l'arrivo di Robin, nata
in una comune lesbico-femminista ritiratasi molto tempo prima in una stazione
in orbita attorno alla Terra (variante del tema del "Mondo
senza maschi").
Il
suo primo contatto con i maschi è descritto con divertimento ma
senza sciovinismo, come anche le sue storie d'amore con donne (vedi soprattutto
alle pp. 26-34, 40-47, 128, 173, 180).
Del resto Varley si diverte un mondo a descrivere la complicatissima sessualità dei "centauri" di Titano.
Un bel romanzo, con un approccio positivo all'omosessualità.
Si
veda soprattutto alle pp.:
Alle
pp. 18-24 il protagonista commenta le reazioni dei suoi colleghi di lavoro
al suo cambiamento di sesso: è diventato donna. I colleghi sono
curiosi di sapere se ora ami gli uomini o le donne, ma dopo il "Cambiamento"
la protagonista ama gli uomini...
A
p. 67 un accenno a un rapporto lesbico.
Segnalo in margine che nello stesso fascicolo della rivista appaiono anche due insignificanti accenni al lesbismo nel racconto: "Il posto della follia" ("Madness has its place", "Isaac Asimov science fiction magazine", June 1990) di Larry Niven, alle pp. 135-159.
Vaughan,
Brian / Guerra, Pia / Marzán Jr, José Y: l'ultimo
uomo - Cicli. Volume 2 fumetti 2003
Albo a fumetti.
Vaughan,
Brian / Guerra, Pia / Marzán Jr, José Y: l'ultimo
uomo - Un piccolo passo. Volume 3 fumetti 2004
Albo a fumetti.
Vaughan,
Brian / Guerra, Pia / Chadwick, Paul Y: l'ultimo uomo - Legàmi.
Volume 4. fumetti 2005
Albo a fumetti.
La razza umana s'è estinta, salvo pochi superstiti rinchiusi in "bolle temporali" che viaggiano verso il futuro, attendendo un miglioramento della situazione ambientale, per ricominciare.
Fra
Marta e Yelen Korolev, le due intrepide organizzatrici e leader del recupero
dei pochissimi superstiti, esiste un rapporto d'amore (cfr. pp. 33 e 51).
Quando
Marta sarà assassinata guastando la sua macchina del tempo
- e quindi "abbandonandola nel tempo reale" (come dice il titolo originale)
- mentre i suoi compagni ignari continuano il viaggio verso un futuro migliore
- lascerà un diario colmo di messaggi d'amore per Yelen, perché
sia ritrovato dopo la sua morte (pp. 125-127).
Per quanto riguarda invece il solo tema
lgbt si vedano i cenni alle pagine:
Un quarantenne rievoca la sua vita passata: alle pp. 73 e 76 ricorda tre sue amiche ed ex-amanti diventate nel frattempo lesbiche.
Irrilevante per il nostro tema.
Nella società extraterrestre in cui vive la protagonista le donne hanno un ruolo assolutamente paritario con gli uomini. Solo i "fratelli", un gruppo di omosessuali, sogna un'impossibile rivalsa contro le donne (pp. 18-19).
Privo d'interesse per il nostro tema.
Il capitano dell'astronave della spedizione, Hsi, personaggio tranquillo e per tutto il romanzo decisamente sullo sfondo, è omosessuale ed amante del paranoico e xenofobo pilota "Sixkiller", che a sua volta è amante anche di una donna, Clemencia Venáges.
Codesto Sixkiller si mette "in orbita ora attorno a una ora attorno a un'altra di quelle due persone, che in qualche modo mantenevano il rapporto con lui in uno stato di precario equilibrio" (pp. 28-29, e 98).
Si tratta comunque solo d'una nota di colore, che non ha effetti sulla trama del romanzo.
Fra
le due o tre vicende pricipali che si intrecciano nel romanzo, appare e
scompare la storia della relazione amorosa fra la terrestre Rana Harter
e la nemica donna bionica Herd, guerriera Rix (il popolo di
sole donne guerriere, in simbiosi culturale con intelligenze artificiali
di dimensioni planetarie) di cui si è innamorata dopo esser stata
presa in ostaggio da lei.
La
passione fra le due va oltre le barriere fra i due popoli nemici, ed anche
oltre la morte che colpirà Rana nel corso della missione della guerriera:
"risvegliare" l'intelligenza del pianeta su cui si trovano entrambe per
darle l'autocoscienza rendendola così un "dio".
Grazie
a questo amore Herd perderà parte della sua spietatezza quasi da
macchina, e la cosa avrà conseguenze sullo sviluppo finale del romanzo
(ovviamente non posso rivelare come).
Viceversa,
quando Herd viene risvegliata dalla morte, e ci si aspetta da lei che i
suoi sentimenti passati inizino a sfumare a poco a poco grazie all'influenza
del "Simbionte" che le ha ridato la vita, la passione per la Rix riuscirà
ad oltrepassare il condizionamento e le attese.
Nonostante questa relazione non sia il punto focale di tutto il romanzo, è sicuramente uno degli eventi-chiave, nonché una delle due relazioni amorose (la seconda è eterosessuale) che muovono la vicenda.
Tutto questo, cari bambini, ci insegna che toccarsi il pipino a vicenda è una cosa cattiva che fa piangere la Madonna (invece provocare catastrofi ecologiche e nucleari, no...), e che "se tutti facessero così la razza umana si estinguerebbe"... Amen.
Wilson, Richard et all., I fantasmi della radura e altri racconti - racconti,1964.
In
esso, alle pp. 8-10 alcuni pettegolezzi mostrano che "il capitano" e "il
tenente" hanno una relazione omosessuale. I
due
sono descritti come pettegoli, meschini e vanesii. Nel 1964, questo era
lo standard...
Wyndham, John, I figli dell'invasione - romanzo, 1959 [1957].
Fra
i molti romanzi dell'epoca della "guerra fredda" che esprimevano il
terrore d'essere "invasi dall'interno" (da traditori, comunisti, gay,
pacifisti...) questo di John
Wyndham è uno dei più rappresentativi. L'invasione aliena
avviene infatti qui talmente "dall'interno" che più "dall'interno"
sarebbe impossibile: ha infatti luogo ingravidando in modo misterioso le
donne di un paesino inglese.
Fra
le donne gravide c'è anche la signorina Lamb, nubile. Quando lei
scopre d'essere incinta la sua "amica", la signorina Latterly, ne
è talmente sconvolta da dimostrare che fra loro due c'è qualcosa
di più di una semplice "amicizia" (cfr. le pp. 71, 90, 98 dell'edizione
Oscar, 1973).
Wyndham, John, I racconti del tempo - racconti, 1963. Contiene "Mondo senza maschi" [1956].
Per
un esperimento con le droghe una donna si risveglia nella terrificante
società del futuro, composta da sole donne (gli uomini si sono estinti)
e modellata come un formicaio. Nel
racconto non c'è lesbismo esplicito (la censura era occhiuta), ma
solo l'implicito assunto che le donne possono far da sé.
Poche
donne soltanto vogliono il ritorno degli uomini, e sono bollate come "reazionarie".
Le
donne però, prive della sapiente guida politica dei maschi (gli
Stati, a quanto pare, si governano non col cervello ma coi c..... -- e
forse è per questo che tanti uomini politici sono tali) hanno costruito
una società follemente gerarchica e divisa in caste: esattamente
modellato sul formicaio o l'alveare (come dire che il modello politico
delle "femmine" può essere solo quello!).
Questo
scritto è alquanto ributtante come racconto, ma è molto interessante
per la psicologia che sottintende e per l'ideologia che svela sfacciatamente.
Zelazny, Roger, Fuoco e gelo , "Urania" n. 1199, 21 febbraio 1993 [1989].
Alle
pp. 121-124 contiene il brevissimo "L'ultimo eroe" ("Quest's end", 1987),
sciocco racconto di fantasy, in cui il campione del Male non riesce
a prevalere sul campione del Bene perché all'ultimo momento, in
pieno duello, se ne innamora, e ciò gli costa la vittoria e la vita...
Puerile.
Zelazny, Roger, Signore della luce, Nord, Milano 1975 [1967].
L'elite
di un pianeta colonizzato dai terrestri mantiene il potere attraverso il
trasferimento delle menti da un corpo all'altro, e l'autoattribuzione dei
nomi e dei poteri degli dèi dell'India.
Fra
gli dèi appare una donna lesbica che ha preso il corpo maschile
di Brahma per meglio sedurre le donne (cfr. pp. 66-67).
L'anno
di pubblicazione (1967) spiega in parte questa ennesima e fastidiosa presentazione
dell'omosessualità come "terzo
sesso", e come tale affine più al transessualismo che
al lesbismo vero e proprio.